Il recente Emmy per Tatiana Maslany consacra Orphan Black come un must-see dell’universo seriale. Azione, fantascienza, poliedricità tra intenso drama e azzeccatissimi momenti comedy, assieme a una trama solida portata avanti con pochissime incertezze fanno di questa serie tv un piccolo capolavoro.
Orphan Black segue le vicende di Sarah Manning, una ragazza orfana e dallo stile di vita irregolare, che dopo aver assistito al suicidio di una donna del tutto identica a lei, ne assume l’identità. Questo è solo l’inizio di un percorso che porterà Sarah a scoprire che lei e la suicida sono solo due di molti cloni sparsi per il mondo che qualcuno, ora, sta cercando di uccidere.
Dopo 5 anni, l'intreccio dei fili narrativi di Orphan Black giunge a una conclusione dolceamara, dove ciascun personaggio sembra avere trovato il proprio posto nel mondo. Addio, Sestras!
La lotta contro Neolution è alle sue battute finali, con Mrs. S. che prima o poi dovrà giocare a carte scoperte, ed Helena, l'ultimo clone ancora prezioso per Westmoreland. Orphan Black miete le sue vittime, ma le sestras stringono i denti, lottando fino alla fine.
Il Clone Club è pronto alla controffensiva, in cerca di ogni possibile mezzo per contrastare Neolution e il suo leader. Westmoreland getta la maschera, mentre Rachel apre gli occhi sul suo reale ruolo nella storia. È una doppietta di episodi altalenante, ma anche dimostrazione di quanto Orphan Black riesca a mantenere alta la qualità, quando necessario.
Per Orphan Black è tempo di andare in profondità nella gerarchia di Neolution, mettendo al loro posto gli ultimi tasselli di un passato fumoso e raccontandoci i metodi spietati di P. T. Westmoreland. Il temperamento del patriarca di Leda e Castor suggerisce che dietro l'arroganza e la spavalderia ci sia poco altro, e che a volte il bene per la scienza celi oscuri benefici privati.
Anche Alison Hendrix ha lo spazio che merita nella lotta contro Neolution, e ci dimostra che Orphan Black riesce a dare il meglio quando coniuga efficacemente cospirazioni scientifiche e necessaria introspezione, sia essa con o senza funghi allucinogeni.
Tutto il Clone Club è schiacciato nella morsa stritolante di Neolution: Sarah e Mrs. S. pensano a come uscirne fuori, mentre Cosima incontra il patriarca del progetto Leda. Orphan Black ci offre qualche drammatico colpo di scena, ma complessivamente tutto risulta sottotono rispetto ai fasti del passato.
Nel cuore di Neolution, Sarah cerca di sopravvivere e di trovare Cosima, mentre Rachel e Westmoreland iniziano la ricerca dei cloni. Assistiamo a una premiere di Orphan Black godibile, ma priva di quella scintilla che ci aspetteremmo da un inizio di stagione.
Il finale di Orphan Black conferma il livello qualitativo della stagione. Quando c'è di mezzo Neolution, ma soprattutto quando è chiara la direzione intrapresa dagli autori dello show, la serie sfrutta al massimo il suo potenziale.
In Orphan Black uove strade si aprono per combattere la malattia delle sestras, mentre Mrs. S. persegue la sua vendetta personale. Altri membri del Clone Club tornano e vengono nuovamente accolti nello spirito unificatrice di Sarah, verso un finale di stagione aperto ad ogni possibilità.
Per il Clone Club si profilano interessanti trattative con Susan Duncan, e mentre le protagoniste dovranno fare i conti con un decisivo colpo di scena, lo spettatore ha davanti a sé il meglio di Orphan Black, in un perfetto connubio di azione, intrighi ed introspezione.
I piani di M.K. vengono alla luce, mentre Sarah cerca di capire come liberarsi dallo strano parassita nella sua guancia. Si aprono intanto le porte sul progetto Brightborn e sulle ambizioni di Susan Duncan, in una missione di spionaggio in pieno stile Orphan Black. Due episodi impeccabili, in una stagione ampiamente all'altezza delle aspettative.
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