American Crime StoryEpisodi 1×04 – 1×06

Diciamoci la verità, American Crime Story è per ovvi motivi dedicato interamente a due questioni principali indissolubilmente legate tra loro: il razzismo e la discriminazione che ne consegue. Sarebbe incorretto dire che queste tematiche giochino un ruolo secondario all’interno della storia, poiché vengono più volte riprese in quasi ogni dinamica fra i personaggi, oltre che […]

0.0

Diciamoci la verità, American Crime Story è per ovvi motivi dedicato interamente a due questioni principali indissolubilmente legate tra loro: il razzismo e la discriminazione che ne consegue. Sarebbe incorretto dire che queste tematiche giochino un ruolo secondario all’interno della storia, poiché vengono più volte riprese in quasi ogni dinamica fra i personaggi, oltre che ovviamente nell’ambito del processo e di tutto ciò che vi ruota attorno.

100% Not Guilty – The Race Card

Questi tre episodi sono legati tra loro in modo inequivocabile: fin dalla scelta della giuria in 100% Not Guilty e dalla ricerca dell’approvazione mediatica da parte dell’accusa, colpita duramente dai media che ricercano in Marcia il loro capro espiatorio, la denuncia sociale che rappresenta il leitmotif di questa prima stagione di American Crime Story prende prepotentemente spazio nella narrazione: l’accusa sceglie di proposito una giuria composta prevalentemente da persone di colore, con il dichiarato intento di smontare l’impianto della difesa che punta dritta al vero e proprio processo razziale.

Il razzismo è un tema centrale, quindi, ma nell’impianto di denuncia sociale che sta alla base della serie non manca lo sciacallaggio tipico di chi vuole approfittare del processo a O.J. per i propri tornaconti personali. La tematica è ancora molto attuale, e viene perfettamente impersonificata da una Connie Britton decisamente sopra le righe, nel ruolo di Faye Resnik, amica di lunga data di Nicole della quale racconta in un libro best seller i segreti più reconditi, e dal Robert Shapiro, ormai sempre più abbandonato a se stesso dai colleghi del Dream Team.

american crime story 1x04 100% not guilty the dream team marcia marcia marcia 1x05 1x06 recensione

Se la discriminazione delle persone di colore costituisce la base della narrazione, la scena iniziale di The Race Card (episodio in cui, finalmente, si entra più nel vivo del processo) è la perfetta rappresentazione di tale questione: una società dominata da un’uguaglianza solo apparente, in cui l’accettazione della diversità (come se l’essere bianchi fosse lo standard su cui basarsi) ha ancora molta strada da fare. Tutto ciò è riassunto perfettamente dallo sguardo di Cochran, ammanettato per nessun apparente motivo mentre porta le proprie figlie a cenare.

The Race Card è il confronto diretto fra Johnnie Cochran e Christopher Darden. I due (entrambi afroamericani), veri e propri avversari all’interno del processo, sono pronti a combattere. Darden sa bene che la difesa utilizzerà la questione razziale per poter accaparrarsi le simpatie della giuria, composta principalmente da minoranze; perciò cerca di elaborare una strategia che possa far capire perché un afroamericano non sia dalla parte di O.J. Il suo discorso iniziale è obiettivamente fondato su delle logiche ben precise e coerenti, egli spiega infatti come il colore della pelle di un individuo non debba pregiudicare il ruolo della giustizia e di conseguenza non si può aver clemenza nei confronti dell’imputato solamente perché è un”fratello”. Le prove ritenute schiaccianti sono poi un argomento a favore della sua tesi.

Le cose sembrano andare per il verso giusto, ma Cochran ribalta completamente la situazione: egli si sente offeso dalle parole di Darden e parlando a nome dell’intera comunità afro-americana esprime il suo rammarico per il suo discorso. Secondo Cochran, Darden sta facendo il gioco della contorta giustizia che domina il paese pretendendo punizioni esemplare per un uomo che avrebbe un processo diverso se solo fosse bianco, egli è inoltre una sorta di burattino nelle mani dell’accusa, un fantoccio da utilizzare per non apparire razzista.

american crime story 1x04 100% not guilty the dream team marcia marcia marcia 1x05 1x06 recensione

Entrambe le parti devono, comunque, affrontare dei problemi interni: da un lato Shapiro non è più a suo agio all’interno di un team che in qualche modo non lo rispetta più come prima e per la presenza di Lee Bailey – presunto responsabile della fuga di notizie al Daily News – dall’altro Darden è alle prese con una sorta di conflitto interiore per via della delicata veste che si trova a ricoprire. Darden è in qualche modo soggetto alle continue pressioni della folla e della stampa. Più volte si interroga sul suo ruolo all’interno del processo e ipotizza probabilmente di essere dal lato sbagliato.

Le cose si complicano quando scopre che tra i suoi testimoni ci sarà anche Mark Fuhrman, il poliziotto razzista che ha trovato il guanto insanguinato. Le continue tensioni con i suoi colleghi, le lunghe discussioni con Marcia Clark e la discussione con O.J. vanno solo a peggiorare un equilibrio instabile che rischia di essere sempre più compromesso dalle fin troppe parti coinvolte. In un mondo in cui essere diversi rischia di rovinare la tua vita Darden deve quindi andare contro la sua “gente” per seguire il proprio istinto, ma i castelli di carta dentro cui si rifugia rischiano di crollare da un momento all’altro.

The Race Card si pone come obiettivo quello di enfatizzare come Cochran sembri aver detto addio ad alcuni suoi principi; l’uomo è ormai disposto a tutto pur di salvare O.J., anche giocare in modo sporco sulla questione etnica e dar vita ad un processo scorretto per mettere in difficoltà una sempre più debole accusa. La trasformazione del suo personaggio dalle prime puntate è a dir poco impressionante, soprattuto per il ruolo che il processo ha assunto nella sua vita. Salvare O.J. non equivale a salvare un uomo innocente, O.J. è ormai un simbolo, il simbolo dell’oppressione. Perdere il processo significherebbe attestare la supremazia bianca, un regno di ingiustizie che la comunità afroamericana non può più sopportare.

Marcia, Marcia, Marcia

Poteva non andare in onda durante la festa della donna un episodio in cui non venisse sottolineato il coraggio, ma anche la forza e la determinazione di una donna discriminata esclusivamente per il fatto di essere una donna? Marcia, Marcia, Marcia è infatti un’approfondita analisi di Marcia Clark.

american crime story 1x04 100% not guilty the dream team marcia marcia marcia 1x05 1x06 recensione

È davvero agghiacciante vedere come un caso di così grande portata possa perdere qualsiasi tipo di valenza davanti ai più piccoli ed insignificanti dettagli. In una corte dominata da uomini, la presenza di una donna è in qualche modo in contrasto con la terrificante logica patriarcale a cui purtroppo siamo ancora abituati per certi versi. Marcia è una donna decisa, che sa cosa vuole e, seppur non perfettamente, che riesce a giostrarsi fra la sua vita lavorativa e la sua vita privata, ma questo equilibrio viene praticamente demolito da chiunque. L’ex marito vuole la custodia dei figli perché sente che la donna li sta trascurando, la stampa le si accanisce inspiegabilmente contro attaccandola dove un uomo per qualche assurdo motivo non viene mai attaccato: il suo aspetto.

Marcia è dipinta quasi come un mostro, principalmente per il suo ruolo all’interno del processo e la difesa, astutamente, gioca questa carta a suo favore macchiandosi più volte di affermazioni sessiste ed aberranti. Neanche chi le sta vicino ha molta voce in capitolo ed il conforto è l’unica arma a loro disposizione. La magistrale Sarah Paulson è perfetta nel rappresentare l’isolamento e la solitudine di una donna che vuole solo fare il proprio lavoro e dare giustizia alle due persone innocenti brutalmente uccise.

Ciò ci spinge perciò ad interrogarci: se Marcia fosse stata un uomo, le sorti del processo sarebbero state diverse? Il resto della storia fa qualche passo avanti, ma è più che altro un contorno quasi del tutto irrilevante poiché l’introspezione della Clark è ciò su cui gli autori si soffermano maggiormente. La crudeltà sessista messa in scena non è poi così lontana da quella, seppur più velata, dei giorni nostri. Viviamo in una società in cui le donne vengono continuamente spinte agli estremi, costrette a dover dare sempre di più e quasi sempre, quel di più non basta mai.
Le donne vengono tutt’oggi additate per essere a proprio agio con la propria sessualità o semplicemente per preferire la carriera al sogno “tradizionale” di dare vita ad una famiglia ed è proprio per questo che Marcia, Marcia, Marcia riesce ad essere di un’attualità sconcertante. Ulteriori riflessioni sull’episodio sarebbero superflue: è decisamente chiaro il messaggio di uguaglianza e rispetto che doveva passare dai suoi frammenti.

In definitiva, la serie sta dimostrando, episodio dopo episodio, la parte più politicamente scorretta della civiltà americana. Il modo in cui continua a dedicarsi a temi così scottanti (ma purtroppo ancora estremamente di attualità) rende American Crime Story un autentico gioiellino di questa stagione televisiva. Gli episodi rimanenti andranno a coprire probabilmente sia l’intera durata del processo che quello che avverrà immediatamente dopo e, date le premesse, dobbiamo aspettarci di tutto.

4

 

Vota l'episodio!

Sei d'accordo con noi o avresti dato un voto diverso? Dai i tuoi porcamiseria all'episodio e dicci che ne pensi nei commenti!

1 Porcamiseria2 Porcamiseria3 Porcamiseria4 Porcamiseria5 Porcamiseria
Hanno votato questo episodio 5 lettori, con una media di 4,40 porcamiseria su 5.
Loading...

 

Ti è piaciuto l'episodio?

like
0
Mi è piaciuto
love
0
Tutto!
haha
0
Divertente
wow
0
Porcamiseria!
sad
0
Meh...
angry
0
Che schifo

Commenta l'articolo

Simili a American Crime Story