American Horror Story4×13 Curtain Call

E siamo giunti all’ultimo appuntamento con American Horror Story: Freak Show, stagione un po’ altalenante che ci ha regalato momenti di grande pathos e impatto, ma anche alcune delle puntate più noiose di tutta la serie. Dandy ha comprato il Freak Show con la stessa facilità con cui io potrei comprare un pacchetto di noccioline […]

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E siamo giunti all’ultimo appuntamento con American Horror Story: Freak Show, stagione un po’ altalenante che ci ha regalato momenti di grande pathos e impatto, ma anche alcune delle puntate più noiose di tutta la serie.

Dandy ha comprato il Freak Show con la stessa facilità con cui io potrei comprare un pacchetto di noccioline al supermercato, e non può fare a meno di mostrare da subito il suo lato più psicolabile, insubordinando in modo molto duro tutti i suoi nuovi collaboratori senza un’apparente ragione che vada oltre il “io sono il meglio e voi non siete niente”.

Ovviamente loro non stanno al gioco, e umiliano Dandy atterrandolo, sputandogli in faccia perchè, in breve, a nessuno interessa vedere sul palco un presuntuoso incapace come lui (finalmente qualcuno che non gliele manda a dire…).

Il mattino seguente, Dandy medita la sua vendetta (basta poco a farlo incazzare, è risaputo) e, truccato e armato di rivoltella dai colpi infiniti, compie una strage come raramente se ne sono viste. Uccide praticamente tutti a sangue freddo: Paul e fidanzata, la donna senza arti inferiori, la cicciona che tentava di nascondersi (non riuscendoci, ovviamente), Amazon Eve e anche un altro paio di persone mai viste né sentite. Dopodiché accatasta i cadaveri davanti al palco.

Rimangono in vita solo Bette&Dot, Desirée fuggita per miracolo e (purtroppo) Jimmy, che si trovava altrove a provare le sue nuove protesi a forma di chela. Mai che sia nel posto giusto al momento giusto, ‘sto ragazzo.

I tre superstiti avranno però modo di gustarsi la loro contro-vendetta in modo esemplare: addormentano Dandy, lo mettono in una gabbia di vetro da escapista, la riempiono d’acqua e si siedono a godersi lo spettacolo (con tanto di pop corn) mentre lo psicopatico affoga.

That boy is a star!

That boy is a star!

Mi sarei aspettato una fine più cruenta per il nostro amico Dandy, ma questa vendetta, anche se è nulla paragonato a tutto il male che ha fatto lui ai freaks, me la sono proprio goduta.

E qui finiscono sostanzialmente le note più positive di questo finale di stagione, perchè il resto della puntata è interamente dedicato senza soluzione di continuità a Elsa Mars, che, scappata di corsa dal Freak Show in cerca di fortuna, riesce dopo diversi anni a intrappolare tra le sue grinfie un produttore di Hollywood e a produrre il suo stramaledetto programma televisivo “The Elsa Mars Hour, di cui, francamente a me è sempre interessato poco.

Lei è ormai diventata una star, ma la storia riprende proprio nel punto di non ritorno della sua carriera: l’emittente televisiva scopre tutto sia dello snuff-movie in cui perse l’uso delle gambe, sia del fatto che fosse a capo del Freak Show, licenziandola in tronco.

Lei decide quindi di tentare il suicidio performando ad Halloween. Edward Mordrake si presenta in diretta tv (anche se nessuno a parte lei lo può vedere), peccato che Elsa faccia così schifo che nemmeno lui la vuole, salvo poi ucciderla ugualmente.

Lei quindi passerà il resto dell’eternità nel suo vecchio tendone, circondata dai suoi amati freaks defunti (Ma Petite!), felice e riposata perchè tanto, come le dice Ethel, “Le star non pagano mai” per le loro colpe.

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I tre Freaks vivi si sono rifatti una vita, Desirée con l’uomo conosciuto nelle ultime puntate e Bett&Dot insieme a Jimmy.

Ora, spiegatemi il senso di tutto ciò. Io capisco il lieto fine a tutti i costi, ma davvero era questo l’unico modo di terminare la stagione? Tutti felici, tutti contenti, dopo la morte si vogliono tutti bene anche se alcuni (tipo Ethel ed Elsa) si sarebbero pugnalati reciprocamente alle spalle fino a ieri?

Diciamo che io non ho mai apprezzato molto il personaggio di Elsa, mi sembra la solita macchietta della donna senza scrupoli, con la sigaretta sempre in mano e in cerca di fama e potere, con qualche ravvedimento temporaneo qua e là quando i sensi di colpa superano la sete di ricchezza. Insomma, lo stesso personaggio interpretato da tre stagioni a questa parte da Jessica Lange.

So che questo mio pensiero è un po’ controcorrente, ma spero che nella prossima stagione l’assenza di Jessica (una delle migliori attrici della serie e dell’intero panorama televisivo attuale) permetta a Murphy di staccarsi un po’ dalla trama totalmente Lange-centrica che ha caratterizzato le ultime tre stagioni, dando più spazio al resto del cast che è uno dei punti di forza della serie.
Anzi, a dirla proprio tutta, la trama orizzontale di questa stagione è stata un po’ costruita in fretta e furia, in favore di trame verticali poco incisive e poco tipicamente horror, anche per i canoni di AHS. Se la serie è risultata comunque godibile è proprio per merito di TUTTO il main cast (oltre che di una regia sempre eccellente e mai banale); quindi, magari, un bel rinforzino alla trama orizzontale e alla caratterizzazione di tutto il cast potrebbero dare un fresh start alla prossima stagione.

Detto questo, non posso che dare una stretta sufficienza di tre PORCAMISERIA su cinque alla puntata finale, di sicuro sottotono rispetto a quanto la stagione aveva offerto negli ultimi episodi (e nei primi) e con una conclusione non del tutto soddisfacente.

Porcamiseria

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