American Horror Story8×07 Traitor

Cordelia ha qualche asso nella manica nella lotta contro Michael, ma le risorse a sua disposizione stanno per esaurirsi. Nel frattempo, un'importante rivelazione su Mallory potrebbe cambiare la carte in tavola.

8.0

Iniziamo col dire che la più grande sorpresa dell’episodio è senza ombra di dubbio il ritorno di Joan Collins, impegnata ad interpretare un secondo ruolo che ci viene presentato come familiare, nonostante si tratti di una strega che non abbiamo mai visto. Bubbles compare all’improvviso, reinterpretando uno degli episodi più celebri di Tales From The Crypt, rivelando di conseguenza la sua sua duplice identità di strega potente e attrice di B-movies. A quanto pare, ha un’abilità molto speciale (come Coco, ma più utile e rilevante) che le streghe devono utilizzare per tentare di salvare il mondo dalla sua fine: leggere nel pensiero.

A proposito di “ritorni”, ben due figure della mitologia di Coven ritornano in scena: si tratta di Nan e Papa Legba. Cordelia ha però una morale ed è inorridita dalla rivelazione che Nan sia stata offerta in sacrificio a Papa Legba. La Suprema ricorre alla misura più estrema, chiedere a Papa Legba un aiuto per poter fermare Michael, ma il prezzo da pagare è troppo alto: la vita di tutta la sua congrega. Il rifiuto di Cordelia è netto e pregiudica l’aiuto del demone, che però sembra adorare la compagnia di Nan all’Inferno. Dinah, anch’essa introdotta in quest’episodio come la nuova Vodoo Queen dopo la scomparsa di Marie Laveau, non è esattamente entusiasta di questa scelta, ma il suo personaggio ricopre paradossalmente un ruolo marginale all’interno dell’episodio e non è ancora chiaro quale sia la funzione della donna nella lotta all’Anticristo. Sappiamo che Dinah è fra le streghe che hanno dimenticato la propria identità nel bunker, ma sembra ancora impossibile tracciare un percorso ben preciso che possa condurre la storia all’Apocalisse. 

Fortunatamente, Cordelia ha altre opzioni e si sta lentamente facendo strada tra i cospiratori di Michael per cercare di fermare i suoi piani prima che assumano una forma ben precisa. Myrtle e Bubbles si auto-invitano nella congrega degli stregoni con il pretesto di porgere le proprie scuse, ma l’obiettivo è in realtà scoprire chi sia il responsabile della fumosa morte di John Henry. Una volta ottenuto un quadro preciso della schiera dei nemici che in un modo o in un altro proteggono Michael, Cordelia agisce. Se però affronta personalmente gli stregoni, ricorre a Coco per poter catturare Miriam. La mossa è un uso intelligente del personaggio, protagonista delle scene più comiche della stagione, quasi quanto Madison (la sua conversazione con Bubbles ha dell’iconico). 

I due stregoni e Miriam vengono di conseguenza condannati a morte ed è proprio John Henry ad appiccare il fuoco. Lo stregone è stato riportato in vita da Mallory, la timida strega che riesce a compiere imprese straordinarie senza il minimo sforzo. La sua potenza era chiara fin dai primi episodi della stagione, ma c’è qualcosa riguardo alla nascita di questo nuovo potere che non ci convince particolarmente. Sarebbe stato più efficace conoscere meglio il personaggio che, per ora, rimane l’unico grande punto interrogativo della stagione. 

Jennifer Lynch, regista di questa settimana, fa un ottimo lavoro con i segmenti dedicati al valore della sorellanza delle streghe, ponendosi in netto contrasto con il clima descritto da Coven: oscuro e particolarmente competitivo. La scelta dei colori incide molto su come queste scene siano percepite dal pubblico a casa, mostrando come le streghe siano davvero disposte a sostenersi a vicenda in un clima sereno e familiare. Le scelte stilistiche di Traitor, in particolare il segmento dei film in stile ’70 e l’apertura a freddo a tema voodoo, funzionano molto bene. Lynch ha un grande occhio ed è particolarmente evidente nel cinegiornale della resurrezione di John Henry. Menzione d’onore la scelta di avere Miriam che affronta la sua morte infuocata con un ghigno stampato in faccia. La donna sarà pure una mortale, ma c’è qualcosa di veramente cattivo in lei che le dà una sorta di potere che gli altri non possono replicare.

Nel complesso, Traitor scorre molto velocemente e, nonostante sappiamo che l’Apocalisse avverrà, continuiamo a sperare che possa accadere qualcosa che eviti la catastrofe.  

La trama, probabilmente per la prima volta nella storia della serie, non si sta muovendo molto velocemente e sta dando il tempo a tutti gli elementi che la compongono di fare il proprio corso ed esaurirsi davanti agli occhi del pubblico, che mai come adesso è guidato in ogni capitolo. Il nostro augurio è che la stagione possa concludere degnamente e logicamente una storia che è riuscita a creare un puzzle complesso, ma che funziona in ogni suo tassello. 

  • 8/10
    Storia - 8/10
  • 8/10
    Tecnica - 8/10
  • 8/10
    Emozione - 8/10
8/10

Summary

La stagione continua a guidare lo spettatore, dando un ruolo ben preciso ad ogni tassello che compone il puzzle. Mai come adesso, ogni elemento della narrazione sembra quadrare logicamente in funzione di un disegno più grande.

Porcamiseria

8

La stagione continua a guidare lo spettatore, dando un ruolo ben preciso ad ogni tassello che compone il puzzle. Mai come adesso, ogni elemento della narrazione sembra quadrare logicamente in funzione di un disegno più grande.

Storia 8 Tecnica 8 Emozione 8
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