American Horror Story8×10 Apocalypse Then

Season Finale Il piano di Cordelia sembra precipitare quando Michael ha la meglio su tutte le sue sorelle, ma Mallory si rivela davvero l'ultimo asso nella manica.

5.2

L’ottava stagione di American Horror Story è giunta al termine, ma è davvero valsa la pena aspettare?

Gli ultimi momenti che precedono la grande battaglia per la salvezza del mondo continuano a creare hype circa la grandiosità dello scontro, distrutto però da una serie di scene che risolve il tutto in modo quanto meno approssimativo e frettoloso. 

La prima parte dell’episodio spiega il piano di Cordelia e, nonostante ne conoscessimo quasi ogni dettaglio, è stato utile per colmare alcuni degli spazi bianchi: come per esempio Myrtle che costringe Jeff e Mutt a liberare spazio nell’Outpost 3 e l’ossessione della Venable per il viola. 

Il citofonato incantesimo d’identità su Coco e Mallory spazza via dalle loro menti tutti i ricordi magici al fine di mantenere soppressi i poteri di Mallory e nel contempo dar loro la possibilità di crescere, fortificarsi e dar vita alla nuova personalità di Coco – modellata su Madison, naturalmente – con lo scopo di sminuire Mallory e mutare la sua rabbia in qualcosa di grandioso. Degno di nota è senza dubbio il discorso che Coco fa a Mallory prima che l’incantesimo avvenga, scusandosi di qualsiasi tipo di maltrattamento futuro.

La battaglia per salvare l’umanità è letteralmente un inseguimento in corridoio senza alcun tipo di pathos o crescendo

Partono da qui una serie di salti temporali che riportano indietro (in avanti?) al primo episodio della stagione, con Coco e Mallory che arrivano per la prima volta al salone di Gallant, e successivamente al grosso cliffhanger a cui eravamo rimasti prima di conoscere qualsiasi retroscena della storia: l’incontro di tutte le streghe con Michael. La resurrezione di Mallory, Coco e Dinah ci aveva fatto ipotizzare che Cordelia avesse volutamente riportato in vita Dinah per fronteggiare l’Anticristo, ma la verità è che la Suprema potrebbe addirittura essere più sadica della madre: Dinah viene brutalmente uccisa una seconda volta davanti ai suoi occhi da Marie Laveau (sorpresa totalmente rovinata dai titoli di testa che annunciavano la comparsa della Bassett).

Proprio in questo momento, il grande scontro finale si tramuta in più sequenze dove le streghe affrontano una alla volta Michael, fallendo miseramente e morendo una dopo l’altra. La stessa Mallory viene ferita da Brock (chi?) e le sue precarie condizioni di salute rischiano di compromettere l’intero piano di Cordelia. Avete letto bene, la battaglia per salvare l’umanità è letteralmente un inseguimento in corridoio senza alcun tipo di pathos o crescendo. La stessa Cordelia decide di arrendersi in un grandioso atto di coraggio e un discorso sulla sorellanza che, se usato in un contesto ben più apocalittico, avrebbe avuto una risonanza molto più forte. Mallory è in qualche modo rianimata dal sacrificio di Cordelia e riesce a tornare indietro nel tempo per uccidere Michael prima che egli si renda conto della sua vera natura. Sì, Mallory torna indietro nel tempo per investire Michael più e più volte sotto gli occhi impotenti di Constance, che assiste alla scena quasi compiaciuta…

Il nastro si riavvolge, tutto torna alla normalità e nessuno ricorda niente. Mallory diventa improvvisamente la narratrice della storia e l’unica che ha memoria della fine del mondo. il suo ingresso nella congrega è celebrato da tutti, comprese le streghe che avevamo visto morire negli episodi precedenti. Myrtle è ancora morta, Madison è ancora all’Inferno (anche se Mallory ci giura che ancora per poco), Queenie non andrà all’Hotel Cortez. Una sorta di lieto fine per una horror story che lascia per ovvi motivi il tempo che trova. La stagione è stata strutturata degnamente, con qualche pecca di tanto in tanto, ma senza la pretesa di dare alla luce una storia che quantomeno catturi la nostra attenzione. Abbiamo anche deciso di andare oltre i momenti di fan service spudorati, ma che pian piano hanno evidentemente portato ad un finale che non poteva accontentare tutti… fin quando si è deciso di accontentare tutti. Prima di un “colpo di scena finale” la serie si chiude all’insegna dei sorrisi e della felicità. Mancherebbe solo una chitarra acustica e una canzone di Taylor Swift. 

L’ultimo monologo interiore di Mallory l’ha portata a mettere in discussione gli effetti che le sue azioni potrebbero avere sul futuro, facendo un altro salto nel 2020. Qui, Emily e Timothy – sì, la coppia non ricca “scelta” per vivere nell’ Outpost 3 – si incontrano per la prima volta durante una protesta, presumibilmente quella in cui è stata arrestata la versione alternativa di Emily nel futuro non futuro che abbiamo visto durante la stagione. A ogni modo, i due si innamorano e mettono al mondo un neonato che risulta essere – WAIT FOR IT – l’Anticristo. Il ciclo infernale è quindi pronto a ricominciare o, in questo caso, cominciare per la prima volta. 

Il finale non conclude la stagione come ci saremmo aspettati, ma il web si divide. La mancanza di una struttura solida che regga l’intero progetto è però evidente e risulta nell’incompletezza di una storia che, se sviluppata meglio, avrebbe potuto portare alla migliore stagione della serie. A dimostrarlo anche il ritorno senza senso di Marie Laveau, ulteriore pretesto per far sorridere i fan accaniti della serie senza un motivo ben preciso.

  • 5.6/10
    Storia - 5.6/10
  • 5.2/10
    Tecnica - 5.2/10
  • 4.7/10
    Emozione - 4.7/10
5.2/10

In breve

Il finale di stagione chiude la storia in modo approssimativo, senza esplorare in profondità le dinamiche fra i personaggi fino ad ora costruite.

Porcamiseria

5.2

Il finale di stagione chiude la storia in modo approssimativo, senza esplorare in profondità le dinamiche fra i personaggi fino ad ora costruite.

Storia 5.6 Tecnica 5.2 Emozione 4.7
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