Un po’ tutti temevamo che Ash Vs Evil Dead perdesse la grinta a causa del cambio di regia, “Bait” e “Books from Beyond” invece non deludono e riescono a divertire e stupire invidiando ben poco al pilot di “papà” Raimi.
Due episodi completamente diversi ma con le solite costanti: battute affilate, ottimi effetti speciali e una strizzata d’occhio ai b-movie.
Recensire due episodi insieme non sempre paga ma questa volta si è rivelato utile.
Il “pit stop” a casa di Kelly prescinde dall’essere solo spassoso ma diventa anche funzionale e non solo per rinsaldare il legame dei tre protagonisti.
Il collegamento fra i due episodi è nei dettagli o meglio, nei fotogrammi.
Ash, Pablo è Lionel invocano Eligos, un demone minore che possiede la conoscenza delle cose nascoste e il controllo della mente che preda principalmente persone emotivamente deboli. Come descrivereste una persona dopo che la madre risorta dal mondo dei morti le ha ucciso il padre con una forchettata in un occhio?
Dopo che Kelly con un colpa di libro fa dissolvere Eligos in una nuvola nera, parte di questo fumo sembra essere assorbito proprio dalla ragazza.
Un dettaglio minuscolo ma che potrebbe risultare fondamentale per il futuro e che ci costringe a tenere gli occhi puntati su Kelly per poter notare ogni minimo segno di una sua possessione.
Ash:You’re kinda like a young me. Deadites ruined your life, and you’re hot as hell.
Un altro dettaglio da fotogramma lo abbiamo in Bait quando una mosca si aggira attorno alla madre di Kelly mettendoci sull’allerta e dandoci l’indizio chiave per capire che la donna è un deadite.
La regia di Micheal J. Basset soddisfa a pieno e ricalca, se non scopiazza, quella di Raimi nello stile. Sicuramente meno frenetica e coinvolgente ma con spunti interessanti e non scontati.
In Bait spicca la camera montata sul fucile mentre in Books From Beyond fanno da padrone le scene con il demone in cui il punto focale rimane sulla bocca mentre il resto del corpo trema.
Ancora una volta tocca plaudere al trucco prostetico che da il suo meglio con il demone Eligos. Notevelo l’uso della CG che funge da supporto agli special FX e diventa invasiva e posticcia solo in qualche occasione con lo scopo di omaggiare le produzioni a basso costo.
Ash: First of all, you don’t look anything like your photo, so you might want to update that.
Tutti sembrano rincorrere freneticamente lo stile di Raimi, riuscendoci senza risultare stucchevole.
Le musiche continuano a calzare a pennello, passando con disinvoltura dai Deep Purple a Giuseppe Verdi.
Certo, dopo un inizio con il botto il ritmo è calato ma non si rivela un difetto, così come vincente è la scelta di episodi da 30 minuti, riuscendo ad evitare episodi vuoti con poco “happening” e molto “yappening”.
L’attenzione riesce ad essere costante e seppur il gore spicciolo sia drasticamente diminuito, il ritmo non viene penalizzato grazie anche alla sceneggiatura che si concentra sul lato comedy, che rimane una costante nonostante la natura diversa degli episodi.
Ash: Look, if we get this done quick enough, we might have time to stop for churros. And look, that’s not a racist thing, Pablo. That’s just a great dessert.
Qualche difetto a voler cercare lo si trova, soprattutto nelle interpretazioni.
Lo si nota soprattutto nelle scene fra Kelly e Pablo e in alcune di Amanda. Se i primi due compensano con una forte chimica fra i personaggi, anche in mancanza di Ash, Jill Marie Jones risulta un po’ fuori luogo, come se all’improvviso l’avessero buttata in scena senza dirle cosa fare. Sono piccole cose che non incidono molto ma appunto per questo fanno un po’ arrabbiare, rigirare la scena sarebbe stato sufficiente.
Amanda Fisher convince ancora poco e questa debolezza è probabilmente correlata al “misterioso” personaggio di Ruby e le motivazioni che porteranno le due ad incrociarsi nuovamente.
L’apparizione del pugnale Kandarian nella mani di Ruby lascia intendere che abbia fatto visita alla Casa e che lì abbia scoperto i resti della famiglia Knowby.
Fra di loro Annie, figlia del professore che per primo scoprì il Necronomicon Ex-Mortis, che è stata uccisa dalla Evil Hand proprio con quel pugnale.
Questo dettaglio ci lascia liberi di speculare sul perché la mano posticcia di Ash sia rimasta da Books From Beyond, funzionando da semplice espediente narrativo e permettendo a Ruby di collocare Ash alla Casa e alla morte della famiglia Knowby.
Ash Vs Evil Dead procede non deludendo le aspettative mantenendo una coerenza qualitativa senza cadere nella banalità. La lentezza è da ricercare nell’eccezionalità del pilot, entrambi riescono a giostrare il tempo in modo ottimo.
Ash: Just stay behind me, let the boomstick do the talkin’, if things get hairy, use your bottle.
La trama si incastra a dovere dando allo spettatore di volta in volta un nuovo tassello e nuovo materiale, variando e approfondendo sia il nuovo che il vecchio.
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