Baby1×01 Superpoteri

Series Premiere Dopo Suburra, il Netflix Made in Italy propone Baby, teen drama incentrato sulla Roma dei Parioli e ispirato allo scandalo delle baby squillo di qualche anno fa. Il pilot, un po' troppo ingabbiato dalla sua necessaria funzione introduttiva e dalle dinamiche di genere, non centra l'obiettivo di sorprendere, rischiando di perdere potenziali spettatori d'oltreoceano.

6.7

Dopo Suburra, la serialità italiana ha una seconda opportunità di arrivare sugli schermi di tutto il mondo grazie a Baby, serie in sei episodi ispirata allo scandalo delle baby squillo dei Parioli che campeggiò le pagine dei giornali appena qualche anno fa.

Sotto la guida del giovane regista Andrea De Sica, il primo episodio è per forza di cose introduttivo, impegnato a tratteggiare il contesto che farà da sfondo alle vicende che si spera entreranno più nel vivo già dall’episodio successivo. Chi si aspettava un episodio a tinte forti o connotato da un certo voyeurismo di fondo, avrà un’amara sorpresa: il pilot di Baby rimane fedele alla più classica tradizione di tutti i teen drama che vogliono raccontare vizi e malesseri di una generazione, dal capolavoro Skins al recentissimo Elite, con cui i paragoni si sprecano necessariamente.

Baby recensione Pilot

Le dinamiche di un prestigioso liceo romano non sono poi così lontane da quelle messe in scena dalla serie spagnola: ragazzini viziati, tormentati, che soffrono un vuoto esistenziale, colmato da droghe più o meno leggere, nascosto accuratamente dalla propria immagine social, con genitori assenti, egoisti, preoccupati di tutto fuorché dei propri figli.

Diversamente da Elite, Baby assume toni un po più seriosi, senza cedere al trash o al colore macchiettistico della romanità tipico di molte produzioni nostrane; come Elite è presente invece una certa strizzata d’occhio alle produzioni americane nella rappresentazione della vita dei ragazzi tra i corridoi della scuola, dalle divise d’ordinanza alla figura della queen bee, con conseguente ostracizzazione degli outsider.

Nonostante un soggetto forte, che si presterebbe sin da subito ad una rottura degli schemi, Baby non centra l’obiettivo di sorprendere.

Se lo scenario raccontato è dunque assolutamente nulla di nuovo per chi mastica serie, apparirà però sicuramente sconfortante agli occhi dello spettatore italiano medio assuefatto alle fiction delle nostre reti generaliste, sempre attente a non urtare la sensibilità di qualche associazione di genitori o di qualche cattolico benpensante.

Tra il cast si mettono in luce sicuramente le due protagoniste Chiara e Ludovica, interpretate da Benedetta Porcaroli e dalla brava Alice Pagani, perfette nella rappresentazione dei loro archetipi, rispettivamente la classica ragazza acqua e sapone dai grandi sogni, annoiata, delusa dai propri genitori, e la ragazza problematica, che rifugge il suo malessere nel buio della notte romana o nelle dirette Instagram in intimo, alla ricerca di qualche like o commento che possa alleviare il suo tormento.

baby pilot

Il cast degli adulti è invece campeggiato da tantissimi volti noti della nostra serialità, da Isabella Ferrari a Claudia Pandolfi, passando per Edoardo Purgatori: lo screentime a loro dedicato è troppo poco per poter esprimere un giudizio, ma certo è che per loro potrebbe essere un’ottima occasione per mettersi in mostra oltreoceano.

A livello tecnico, abbiamo apprezzato sicuramente l’aderenza alla realtà odierna, specificatamente  nell’uso dei social network, nelle dinamiche quanto proprio nelle interfacce, tra cui possono essere riconosciuti Spotify e Instagram, senza ricorrere a goffi tentativi di emulazione attraverso schermate di dubbio gusto che rischiano di rendere molto finto il tutto. Anche a livello musicale, particolarmente apprezzate le musiche che fanno da sottofondo, che assolvono al compito di tenere il tono grave delle vicende, nonché la scelta di attingere al nostro repertorio pop attuale, con la piacevole “Da sola / In the night“, a firma Takagi & Ketra, con le voci di Elisa e Tommaso Paradiso dei The Giornalisti.

  • 6/10
    Storia - 6/10
  • 7.5/10
    Tecnica - 7.5/10
  • 6.5/10
    Emozione - 6.5/10
6.7/10

Summary

Il pilot, un po’ troppo ingabbiato dalla sua necessaria funzione introduttiva, non riesce ad uscire – pur localizzandoli – da archetipi e dinamiche di genere, con ammiccamenti alle produzioni oltreoceano forse troppo fuori luogo. Nonostante un soggetto forte, che si presterebbe sin da subito ad una rottura degli schemi, Baby non centra l’obiettivo di sorprendere, rischiando di perdere potenziali spettatori d’oltreoceano, non necessariamente interessati alla vicenda e di certo non mossi da un orgoglio nazionale che possa spingere alla visione della serie.

Porcamiseria

6.7

Il pilot, un po' troppo ingabbiato dalla sua necessaria funzione introduttiva, non riesce ad uscire - pur localizzandoli - da archetipi e dinamiche di genere, con ammiccamenti alle produzioni oltreoceano forse troppo fuori luogo. Nonostante un soggetto forte, che si presterebbe sin da subito ad una rottura degli schemi, Baby non centra l'obiettivo di sorprendere, rischiando di perdere potenziali spettatori d'oltreoceano, non necessariamente interessati alla vicenda e di certo non mossi da un orgoglio nazionale che possa spingere alla visione della serie.

Storia 6 Tecnica 7.5 Emozione 6.5
Scopri di più sui Porcamiseria

Ti è piaciuto l'episodio?

like
1
Mi è piaciuto
love
1
Tutto!
haha
1
Divertente
wow
0
Porcamiseria!
sad
1
Meh...
angry
2
Che schifo

Commenta l'articolo

Simili a Baby