Better Call Saul5×05 Dedicado a Max – 5×06 Wexler v. Goodman

Kim e Saul si trovano finalmente uno contro l'altro e dall'altra parte Mike dovrà "scegliere" come continuare la sua storia.

9.3

Gli episodi centrali di Better Call Saul, negli anni, ci hanno abituato ad essere dei silenziosi giri di boa che accompagnano lentamente lo spettatore verso il finale di stagione, guidando i protagonisti della vicenda al risultato delle loro azioni intraprese in precedenza, e questa stagione non fa eccezione.
Il tempo, all’interno della serie, sembra scorrere quasi a rallentatore, permettendoci di godere contemporaneamente delle gesta di Saul e della guerriglia tra cartelli, dandoci l’illusione che i due mondi siano ancora separati da una linea sottile sempre in procinto di spezzarsi.

La principale caratteristica, mutuata da Breaking Bad a Better Call Saul da parte di Vince Gilligan e Peter Gould è sicuramente l’abilità di ingannare lo spettatore mostrandogli quello che vuole, mentre lo lavora incessantemente ai fianchi, con la vera natura della storia dell’avvocato più famoso di Albuquerque, e questo è ancora più incredibile considerando che chi guarda “conosce già la fine del giallo” (per citare un famoso avvocato).
Nonostante quindi lo spettatore conosca la conclusione della storia, gli autori riescono ad affascinare e forse addirittura rendere più interessante la genesi del protagonista, esaltando una narrazione apparentemente abulica di avvicendamenti, ma in realtà ricca di colpi di scena, sempre perfettamente orchestrati.

L’esempio più lampante da questo punto di vista è sicuramente la sezione dedicata alla “lotta” tra Mesa Verde e un cittadino, il signor Ackerman, che non vuole assolutamente cedere la sua proprietà per far si che la banca possa costruirci sopra un call center. La vicenda vede scontrarsi ai due angoli Kim, avvocato di punta della banca e Jimmy/Saul che rappresenta la controparte (nonostante il suo passato all’interno delle fila della banca del New Mexico); lo spettatore è già a conoscenza del risultato della disputa: vediamo proprio nella prima stagione di Breaking Bad alcuni cartelli che pubblicizzano la banca con un logo diverso da quello proposto in questo show, simbolo di un cambiamento probabilmente obbligatorio. Eppure è facilissimo rimanere strabiliati nel veder muovere i protagonisti in modi così diversi ma entrambi alla prese con la difficoltà più grande: restare in equilibrio tra vita professionale e vita di coppia.

Emblematica a questo proposito l’ultima scena di Wexler v. Goodman dove i due dopo essersi scontrati tutto il giorno negli uffici di Mesa Verde continuano la loro “guerra” tra le mura amiche ed è splendido vedere come, anche solo tramite le inquadrature, Gilligan e Gould siano in grado di delineare le posizioni dei duellanti: Kim e Saul battibeccano in mezzo alla stanza, ma se Kim è sempre inquadrata al centro dello spazio, con una colonna d’aria alle spalle a fungere da “cuscinetto” per le sue intenzioni, Saul invece è tutto completamente a destra, con il corpo di Kim che lo mette spalle a muro anche se entrambi sono al centro, perché se per Kim ancora una possibilità di redenzione ci potrebbe essere, Saul ormai non può più tornare indietro.

In perenne contrasto invece con le vicende quasi fiabesche che coinvolgono Saul, la situazione dei cartelli che coinvolge Mike e tutti gli altri è sempre molto compassata: sembra di andare quasi a rallentatore anche nelle scene di maggior pathos. La maestria degli autori sta proprio nel concentrare l’evoluzione dei personaggi e della trama, non tanto sulle azioni, ma sugli sguardi, rendendo Better Call Saul molto simile ad uno spaghetti western per atmosfera e colorazioni.

In definitiva Dedicado a Max e Wexler v. Goodman apparecchiano silenziosamente la tavola per la seconda metà di stagione che come ogni anno “sorprende” lo spettatore elevando un livello qualitativo che sembra sempre aver raggiunto l’apice, frantumandolo invece con nuove vette di serialità contemporanea.

  • 9/10
    Storia - 9/10
  • 10/10
    Tecnica - 10/10
  • 9/10
    Emozione - 9/10
9.3/10

Summary

Better Call Saul continua la sua personale lezione nel modo di fare televisione con due episodi allo stesso tempo semplici e complessi che spalancano le porte ad una seconda parte di stagione coi fiocchi.

Porcamiseria

9.3

Better Call Saul continua la sua personale lezione nel modo di fare televisione con due episodi allo stesso tempo semplici e complessi che spalancano le porte ad una seconda parte di stagione coi fiocchi.

Storia 9 Tecnica 10 Emozione 9
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