Il sesto episodio sembra finalmente indicarci quello che sarà il punto di arrivo di questa seconda stagione di Big Little Lies: un’aspra battaglia in un’aula di tribunale tra Celeste e Mary Louise. Ma è veramente quello che volevamo da questo secondo atto? Probabilmente no, ma in fondo poter vedere uno scontro tra questi due personaggi ci incuriosisce tanto e se ci fosse stato detto sin dall’inizio che saremmo arrivati qui, avremmo pagato fior fiori di quattrini per vedere sin da subito questi due personaggi confrontarsi in maniera dura.
Oramai è evidente quanto questa seconda stagione abbia abbandonato i binari che la prima aveva impostato e che hanno permesso a questo show di ricevere consensi unanimi e premi su premi. I temi che la prima stagione aveva portato in scena, ora sembrano non esserci più. E si fa così sempre più ingombrante l’idea che questi nuovi sette episodi non fossero poi così tanto necessari, almeno per come sono stati sviluppati: ma solo il prossimo e ultimo episodio potrà darci la risposta definitiva.
E allora cerchiamo di concentrarci su questo episodio, che potremmo definire il portatore di domande: 50 minuti che non fanno altro che creare dubbi sul futuro dei personaggi che, ovviamente, si spera vengano risolti nel gran finale. Sarà Bonnie a rompere il cerchio magico della bugia? Bonnie deciderà di uccidere la madre? Madeline riuscirà a salvare la sua relazione con Ed? Jane potrà vivere nuovamente una vita sentimentale senza il peso di ciò che le è capitato? Renata riuscirà ad avere qualche gioia? Celeste riuscirà a non perdere l’affido dei suoi figli?
Da un certo punto di vista è un po’ un problema il ridurre un episodio ad un reticolo di domande. Però così è stato e questo ci teniamo: riguardo la storia in sé, infatti, questi 50 minuti non hanno lasciato tanto ed è un peccato: The Bad Mother è uno di quegli episodi che dimentichi facilmente dopo poco tempo, che ti lascia poche emozioni e quel senso di indifferenza che, ad essere sinceri, questa serie finora non ha mai lasciato. L’unica cosa davvero interessante, oltre alle tante domande, è stata il capire meglio il passato di Bonnie e il fatto che la mamma fosse violenta con lei.
Questo, in sostanza, è uno di quegli episodi che ti fa continuamente cambiare umore e giudizio: da un lato una storia che non soddisfa, dall’altro un cast che ti rapisce. Però poi ai titoli di coda il tutto si riduce ad un “tante domande, cinque storie da chiudere”: vedremo se il finale riuscirà a fare tutto ciò senza lasciarci a bocca asciutta.
Complessivamente, come accennavamo poco fa, l’episodio riesce comunque a mantenere quella qualità attoriale che da sempre contraddistingue Big Little Lies: il cast è stellare, Nicole Kidman superba nella lunga scena all’interno del tribunale, Laura Dern fantastica nel trasformare la sua rabbia in innovative e divertenti parolacce, Zoë Kravitz meravigliosa nella scena in cui confessa alla mamma i suoi dolori. Il problema però è che ci resta solo questo: una sorta di parata di attrici e performances straordinarie, ma con una storia non troppo soddisfacente. Certo non è male vedere tutto questo melodramma, però ci si aspettava ben altro. Ma tant’è.
E allora che sia la battaglia in tribunale il punto più alto di questa stagione. Speriamo.
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6.5/10
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8/10
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6/10
Summary
È come essere su un filo: da una parte l’episodio non soddisfa perché ci si aspettava qualcosa di diverso, dall’altra il cast riesce a rapirti. La trama della stagione sembra ormai andare su strade completamente diverse da quelle percorse dalla prima stagione. E forse questi sette episodi non erano poi così necessari.
Porcamiseria
È come essere su un filo: da una parte l'episodio non soddisfa perché ci si aspettava qualcosa di diverso, dall'altra il cast riesce a rapirti. La trama della stagione sembra ormai andare su strade completamente diverse da quelle percorse dalla prima stagione. E forse questi sette episodi non erano poi così necessari.
Storia 6.5 Tecnica 8 Emozione 6