Broad City3×01 Two Chainz

Immaginiamo non sia mai facile per un autore replicare il successo di precedenti lavori senza ripetersi ne stravolgerne il senso; Ilana Glazer e Abbi Jacobson sono già riuscite a ripetere una volta il piccolo miracolo della prima stagione di Broad City, ora siamo pronti a scoprire se hanno le capacità di reinventarsi per un terzo […]

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Immaginiamo non sia mai facile per un autore replicare il successo di precedenti lavori senza ripetersi ne stravolgerne il senso; Ilana Glazer e Abbi Jacobson sono già riuscite a ripetere una volta il piccolo miracolo della prima stagione di Broad City, ora siamo pronti a scoprire se hanno le capacità di reinventarsi per un terzo round.

Broad City Two Chainz 3x01 recensione

Two Chainz, il pilot di questa terza stagione, si apre con una delle sequenze “cult“, almeno nel loro piccolo, di Broad City: lo split screen a inquadrare alcuni pazzi e stravaganti attimi di vita, potenzialmente simultanei, delle due ragazze di New York. Questa volta lo sguardo è puntato sui bagni di Abbi e Ilana, e le situazioni che si ripetono in così poco tempo sono tantissime, alcune esagerate, in successione forse troppo veloce; già intravediamo la voglia di mettere in scena tutto il possibile da parte delle due amiche, ma si riesce comunque a godere di alcune perle, come il momento della piastra, in cui le due indossano una rivisitazione del celeberrimo vestito che ha ingannato il mondo con la percezione dei suoi colori. Blu e nero o bianco e oro? Ovviamente Ilana lo vede diversamente da Abbi, e noi vediamo solo genialità.

Broad City Two Chainz 3x01 recensione

La trama dell’episodio è semplicissima: le due amiche si vedono per un drink e per andare più tardi alla mostra d’arte di un’amica, tra questi due eventi, ovviamente, mille imprevisti. La performance circense di Lincoln, il bagno chimico rimosso improvvisamente, l’inseguimento del furgone, sono situazioni che non riescono a dare all’episodio quell’originalità che ci si aspetta, e anzi risultano inutilmente forzate e vengono risolte senza nessuna fatica in un nulla di fatto. Alcune trovate però, anche se non del tutto innovative (la chiave nel tombino e la placca antitacchegio) riescono almeno a dare lo spunto per soluzioni interessanti e simpatiche, come Ilana che se ne va in giro tutto il giorno con l’esageratamente pesante catena della bici sulla vita tanto da diventare alla moda oppure Abbi che si convince che la sua maglia apparentemente rubata possa essere interpretata come gesto di libertà artistica facendola così elevare tra i radical chic intellettuali della scena Newyorkese.

Broad City Two Chainz 3x01 recensione

Il cappellino di Ilana, che da “Perv” diventa “Lincoln” e successivamente “Bad“, è il classico colpo di genio à la Broad city, che gioca con gli elementi della cultura pop facendoli tendere ai limiti della verosimiglianza, tra l’assurdo e il trash. Altra nota positiva è l’insistente riferimento alla condizione della donna nei paesi arabi: per quanto seria possa essere la faccenda, in Broad city diventa materia per un improbabile parallelismo simbolico con la catena attorno alla vita di Ilana; qui non c’è spazio per la serietà, e il ripetersi di questo riferimento amplifica il senso di frivolezza estrema che contribuisce a rendere lo show totalmente fuori dagli schemi della normale riflessione sociale, ormai sentita come d’obbligo in qualsiasi show televisivo. Broad city mostra consapevolezza dei problemi della società, e al tempo stesso consapevolezza del suo ruolo: lo svago. E allora anche la bambina cinese con le dita abbastanza piccole da incastrarsi nella macchina da cucire con cui è stata fabbricata la maglia comprata da Abbi nel pop-up store diventa buona per farsi una bella risata.

Broad City Two Chainz 3x01 recensione

Quello che più convince sono, come al solito, i piccoli momenti, i dettagli, le battute irriverenti, lo slang estremo. Le ragazze appaiono totalmente a loro agio, di sicuro hanno tante idee in testa, anche troppe, speriamo solo che non cadano nella trappola dell’esagerazione a tutti i costi e continuino a proporci con naturalezza le sgangherate vite di Abbi e Ilana così come ci hanno abituato. 3 porcamiseria e mezzo, per un episodio riuscito a metà. Ci immaginiamo Abbi e Ilana in bici mandare veramente a quel paese all’unisono l’automobilista fastidioso per poi scoppiare a ridere con un “questa è buona, la mettiamo nell’episodio”, o qualcosa di simile; il miracolo è ancora possibile, “dude”.

3.5

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