Catch-221×01 Episode 1

Per gli amanti del bizzarro e delle curiosità il comma 22 del regolamento degli aviatori statunitensi è sempre stato una risorsa, tale da generare innumerevoli citazioni nella cultura popolare. L’assunto, semplice nella sua paradossalità, spiega che

«Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo.»

In realtà questo simpatico enunciato è una creazione di Joseph Heller, scrittore satirico statunitense che nel 1961 pubblica un romanzo che si chiama proprio Catch-22, il cui scopo è far emergere la natura del tutto insensata della guerra. Da questo testo è tratta la nuova, omonima serie che andrà in onda su Sky dal 21 maggio; una produzione di rilievo che vede tra i produttori George Clooney, annoverato anche tra i registi e gli attori (insieme a Kyle Chandler e Hugh Laurie) e che è ambientata e girata principalmente in Italia.

Proprio nel nostro Paese, infatti, hanno la base gli aviatori statunitensi protagonisti dello show, aitanti soldati di cui vediamo anche parte dell’addestramento in questo primo episodio. Il pilot ci introduce nella vita di Yossarian, bombardiere americano della Seconda Guerra Mondiale che avverte con una certa insofferenza i doveri militari. La situazione peggiorerà una volta costretto ad affrontare le missioni sul campo, portando il ragazzo ad elaborare mezzucci per sottrarsi all’implacabile countdown di incarichi sempre più difficili che però lo riporterebbe a casa.

Così già dai primi secondi ci è chiaro l’intento straniante degli autori, che, in un flash-forward, fanno camminare con nonchalance il bombardiere nudo mentre intorno impazza il caos. Il resto della stagione probabilmente chiarirà come si è arrivati a questo punto, mentre il pilot, come detto, introduce non solo il protagonista ma anche il resto dei commilitoni, uno spaccato di gioventù americana degli anni 40 abbastanza stereotipato, ma comunque plausibile nel rendere lo spirito cameratesco dell’ambiente. Tutti sono accomunati da aspetti particolarmente insoliti e surreali del proprio carattere, atti a stravolgere la serietà e la formalità che il contesto richiederebbe.

Il Luogotenente Scheisskopf di Clooney ha una morbosa fissa per la disciplina delle parate, Clevinger cerca di mantenere il più possibile un atteggiamento razionale ma è costretto a scontrarsi contro l’insensatezza di certe norme, finendo per sembrare più assurdo degli strambi, il dottor Daneeka sproloquia di integrità morale non prima di aver confessato di trovarsi alla base perché costretto. E così anche gli altri personaggi, compreso il maggiore de Coverley di Hugh Laurie, dal palato fine; tutti questi momenti di assurdità finiscono per culminare in alcuni specifici momenti in cui i paradossi esplodono, rivelando la profonda carica satirica mutuata dal testo originale (è il caso del mini-processo a Clevinger e Yossarian o il secondo incontro tra Yoyo e Daneeka).

Nella scontata (perché di genere) fotografia color ocra, la vera guerra è quella tra la ragione e l’insensatezza, portata alle assurde conseguenze per cui sbagliare una tenda può costarti la vita. In questo il pilot calca forse un po’ troppo la mano, cercando di rendere ben chiaro quale sia il tono dello show sbilancia lievemente l’equilibrio verso un uso didascalico delle situazioni, urlando a tutti, in molti momenti, che si tratta di una serie sull’assurdità della guerra e che sarà la satira a veicolare il messaggio. I dialoghi rimangono comunque il punto forte dell’episodio, in particolare quelli tra Yossarian, la sua amante e il dottore. Da quanto visto in questa prima puntata di Catch-22, le cinque successive sembrano un traguardo pretenzioso, avendo già denudato il tema portante; chissà che lo show non riesca a straniarci anche in questo senso.

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