Chilling Adventures of SabrinaSeason 1 Recap: L’avvocato Contro il Diavolo

Season Recap Le terrificanti avventure di Sabrina ci portano in viaggio all'insegna dei segreti che si annidano nel mondo dell'Oscuro Signore e del significato che le nostre scelte hanno su ogni aspetto della vita quotidiana.

6.3

In quel periodo dell’anno dove il sole cala sempre prima, le ombre si allungano e il buio regna sovrano, con Chilling Adventures of Sabrina  – Le Terrificanti Avventure di Sabrina  cade a fagiuolo il ritorno di una vicenda piuttosto nota e proposta sotto diverse spoglie nel corso della cinematografia e serialità. Che fossero film, serie TV o cartoni animati, le streghe non sono sempre vecchie e avvizzite o peccaminosamente avvenenti ed eternamente sulla quarantina. Ci sono anche giovani adolescenti, portatrici sane di brio e freschezza in un genere dai toni non per forza oscuri e raccapriccianti.

Siamo dunque tutti invitati all’Oscuro Battesimo di Sabrina Spellman, la streghetta mezzosangue che ritorna sui nostri schermi nella serie Chilling Adventures of Sabrina, un originale Netflix – tratto dal fumetto omonimo più che dalla serie tv degli anni ’90 – disponibile strategicamente dal 26 ottobre. Dalla regia di Greg Berlanti, saremo testimoni del momento in cui Sabrina apporrà il suo nome sul Libro della Bestia e comincerà il suo percorso sulla Via della Notte, secondo il volere del Signore Oscuro.

In tempo per Halloween, la piattaforma di streaming ci invita a questa celebrazione, che avverrà durante l’eclissi di luna rossa e, per l’esattezza, allo scoccare della mezzanotte del sedicesimo compleanno di Sabrina, anch’esso il 31 ottobre.

Se finora siete stati a digiuno della vita di questa ragazza, interpretata dalla giovane Kiernan Shipka, recuperiamo brevemente la sua storia: orfana di genitori, figlia dello stregone Edwin e di Diana, donna senza alcun potere soprannaturale, vive con le zie Hilda e Zelda, proprietarie delle onoranze funebri Spellman. La prima, di cui ha vestito le spoglie Lucy Davis, è più in carne, dolce e comprensiva, la seconda, una Miranda Otto particolarmente astuta, fredda e intransigente, non renderanno le cose più semplici per la nipote, soprattutto in vista del suo cambiamento decisivo di quotidianità. Non sarà sola in casa: con lei vive il cugino Ambrose e il suo famiglio, il famoso gatto Salem che la accompagna ovunque vada.

Concentrati soltanto sul futuro e preparati ad affrontarlo

A tutto questo si oppongono però altre streghe, di cui una si impossessa delle spoglie mortali della professoressa Wordwell, il cui nome indica l’esatto opposto delle intenzioni di questa donna. L’unica figura nel corpo scolastico “umano” che verrà approfondita, ricoprirà il ruolo di doppiogiochista, fingendo da un lato di considerare Sabrina come sua pupilla e di accogliere ogni sua problematica all’interno dell’istituto, dall’altro ritiene sia suo compito procedere con la punizione nei confronti della ragazza, in seguito al suo rifiuto di apporre la firma nel Libro della Bestia e diventare una strega a tutti gli effetti.

Dieci episodi da un’ora circa ciascuno, ognuno un capitolo della vicenda stregonesca, ci mettono di fronte a una giustapposizione di cliché, in un compromesso tra quello che ci aspetteremmo di trovare in una serie “magica” e dei temi che Netflix si può permettere di affrontare. Un buon equilibrio tra innovazione e tradizione? Non esattamente.

La storia della Spellman viene riproposta sì con alcune variazioni sul tema, come il gatto che non spiccica verbo, ma lascia ben intendere ugualmente le sue indicazioni, oppure scene di chiara denuncia sociale contro il bullismo tra deboli e forti o l’omofobia, tra un “lesbicona” e un “finocchio”. Allo stesso tempo però, trattandosi appunto di una storia che la cinematografia ha macinato nel tempo, ci aspettavamo una rilettura di maggior spessore – l’ideale sarebbe stato una rilettura simile a quella fatta in The Haunting of Hill House, ma immersa nel tema stregoneria – un effettivo salto di qualità e delle novità anche a livello interpretativo, fosse anche a costo di variare la storia portando una ventata di freschezza.

Invece no, si lascia tanto di vecchio e si porta poco di nuovo, anche se di veramente originale poco manca: il diavolo rappresentato come una bestia, tutta pelo, zoccoli e corna; il preside del collegio magico, nonché portavoce e spalleggiatore del Signore Oscuro è un tale Faustus, con chiari riferimenti letterari; il personaggio stesso di Sabrina, la ragazzina bionda e dal viso angelico che nulla può avere a che fare con la nera stregoneria.

Di questo schema preimpostato sono complici anche i giochi di ombre e la distorsione della visuale nelle scene dove interviene chiaramente la magia, o l’inquadratura inclinata mentre si indugia sui membri del tribunale stregonesco, anch’essi demoni, come accadeva nella regia dei primi anni di storia del cinema. Con queste impacciature di scrittura e regia, fa il paio una recitazione a tratti poco fluida, a tratti costruita e innaturale, fatto salvo per le interpretazioni interessanti dei più adulti.

Ci vorrebbe davvero un tocco di magia, per far brillare davvero una serie che non ha niente da offrire in più rispetto a quanto abbiamo visto. Le Terrificanti Avventure di Sabrina è un teen drama dai toni dark che sì, scorre gradevolmente, ma non spicca mai il volo che dovrebbe, o vorrebbe. Non si riscoprire l’interesse per un lato ancora ignoto di questa giovane strega che avremmo voluto venisse rivelato, con troppi dilemmi etici risolti con eccessiva faciloneria; al massimo, citando un famoso meme tratto dalla vecchia serie, assistiamo a classici e schiocchi venti gelidi di ribellione adolescenziale.

Porcamiseria
  • 6.5/10
    Storia - 6.5/10
  • 5.8/10
    Tecnica - 5.8/10
  • 6.5/10
    Emozione - 6.5/10
6.3/10

Summary

I contenuti della storia non si distaccano in maniera originale né dal genere, né dalla storia che abbiamo conosciuto sinora. La regia non ci aiuta con le emozioni, senza portare con sé stupore e inattese emozioni, lasciandoci a bocca asciutta di fronte a un piatto che ci saremmo aspettati più succulento e saporito.

Porcamiseria

6.3

I contenuti della storia non si distaccano in maniera originale né dal genere, né dalla storia che abbiamo conosciuto sinora. La regia non ci aiuta con le emozioni, senza portare con sé stupore e inattese emozioni, lasciandoci a bocca asciutta di fronte a un piatto che ci saremmo aspettati più succulento e saporito.

Storia 6.5 Tecnica 5.8 Emozione 6.5
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