Chilling Adventures of SabrinaStoria di fantasmi di una notte di mezzo inverno

Come festeggiano il Natale le streghe? Cosa c'entra Yule col Natale? E poi, come sono i rapporti tra Sabrina, Susie e Roz dopo aver scongiurato la distruzione di Greendale? E con Harvey? Senza contare la nuova inquilina di casa Spellman... Tutte domande che troveranno una risposta in questo speciale natalizio!

7.0

A meno di due mesi dall’uscita della prima stagione, Le terrificanti avventure di Sabrina ci regala uno speciale natalizio che ci offre le atmosfere dark e ironiche cui i precedenti dieci episodi ci hanno abituato, oltre a un tuffo nel folklore natalizio e al fornirci qualche indizio sulla direzione che prenderà la seconda stagione in merito al rapporto di Sabrina con le sue amiche. E addirittura porta avanti la storia, proseguendo da dove ci eravamo lasciati nel finale di stagione, rendendo a tutti gli effetti questo episodio parte integrante della serie.

Trattando questa serie di streghe, stregoni, Diavolo e Chiesa della Notte, chiaramente non poteva avere un approccio troppo classico al Natale, sarebbe stato quantomeno fuori luogo.
Così ci mostra come vivono questa festa le streghe, nello specifico la famiglia Spellman che comunque è più vicina di altre al mondo mortale, vista anche la vita condotta da Sabrina.

Uno scambio di battute tra HildaZelda pone l’attenzione sul fatto che addobbi natalizi e regali vengono fatti per i bambini (oltre che, immagino, per non destare sospetti nella comunità limitrofa), mentre ciò che veramente viene celebrato cade qualche giorno prima ed è Yule, il solstizio invernale.
E da qui gli sceneggiatori si scatenano, andando a pescare o ripescare a piene mani nelle tradizioni nordiche e alle origini della festività natalizia.

Abbiamo così il ceppo di Yule, antenato del ciocco di Natale che scoppietta allegro nel caminetto. Un ceppo che ha ben altro valore e ben altra importanza che non quella simbolica di calore e unità famigliare del fuoco natalizio durante il pranzo: il ceppo viene acceso dalla famiglia riunita e deve bruciare ininterrottamente per tutto il solstizio. Il solstizio infatti è il giorno più breve dell’anno, e di conseguenza la notte più lunga. In questa notte ci sono molti spiriti malvagi in libertà, e il ceppo in fiamme serve a proteggere da questi spiriti le case delle streghe.

Poi si va a razziare l’Islanda con le sue suggestive tradizioni e mitologie, evocando Gryla. Gryla sarebbe una gigantessa islandese, col tempo divenuta da quelle parti una figura legata intrinsecamente al Natale: è infatti in grado di capire quali bambini si siano comportati male, e sotto Natale scende nelle città a caccia di questi bambini, che poi divora allegramente. La Gryla presentata in questo speciale è però enormemente diversa: qui è un’antica strega che in passato ha dovuto divorare il proprio figlio per sopravvivere, e che da allora rapisce i bambini orfani o maltrattati per prenderli con sè dandogli una famiglia. Una vera e propria protettrice dei bambini, che allo stesso tempo prospera grazie a quegli stessi bambini, trasformati in una sorta di esercito di monelli fantasma.

Il Natale è il momento migliore per le storie di fantasmi

Questi bambini sono gli Yule Lads, che in origine erano i figli di Gryla, capricciosi, dispettosi e anche malvagi. Erano soliti fare scherzi anche molto pesanti, arrivando in alcune zone a macchiarsi di efferati omicidi. In tempi più recenti sono stati inglobati anche loro nello spirito natalizio, diventando una sorta di allegra compagnia che arriva poco per volta in città e, dopo Natale, se ne va dopo aver premiato i bambini buoni con dolci e regali e punito quelli cattivi con patate marce. Qui invece siamo più vicini alle origini: fanno un’enormità di dispetti, una volta riusciti a entrare in casa Spellman, tra cui animare cadaveri per tentare di uccidere Ambrose, far cadere coltelli su Hilda mancandola apposta ma rischiando di farle prendere un infarto, nascondere Leticia nel forno che stava venendo scaldato. Sembrano molto simili ai bambini perduti della storia di Berrie, crudeli come solo l’infanzia sa essere.

E l’unico modo per gestire questi spiriti dispettosi e invisibili pare essere chiamare Gryla, offrirle qualcosa e far sì che li richiami a casa. Comodo, per Gryla!

Infine abbiamo un’altra figura mitologica e natalizia, il villain dello speciale: Bartel.

Bartel è una variante del più noto Krampus, demone cornuto tipico di un’ampia fascia geografica che dalla Croazia risale all’Austria per poi estendersi fino al Sud Tirolo. Chiaramente, avessero chiamato Krampus questo individuo tutti avrebbero immediatamente realizzato chi si celasse sotto le sue sembianze, così è stato scelto – intelligentemente – di utilizzare questa incarnazione del Krampus proveniente dal sudest austriaco. Stesso aspetto, stesso legame col Natale, stessa attitudine a punire i bambini cattivi.

Ah, le belle tradizioni che tra Disney e Coca Cola ci hanno fatto perdere!

In questo caso Bartel sembra rimanere abbastanza fedele alle sue origini, anche se qui non punisce i bambini che si sono comportati male, ma cerca quelli migliori da preservare in eterno trasformandoli nei suoi futuri addobbi natalizi. Cambia il bersaglio e la modalità della cattiva azione, non cambia il suo essere chiaramente un personaggio negativo, per fortuna.

A parte la trama natalizia/yulica dell’episodio, comunque, come detto si porta avanti la trama, mostrando le conseguenze degli eventi accaduti nel finale di stagione.

Sabrina a quanto pare continua la sua doppia vita, divisa tra la scuola mortale e l’Accademia magica; i suoi rapporti con le Sorelle Sinistre sembrano essere al loro massimo, mentre ancora ci sono problemi con le amiche di sempre, Susie e  Roz. Quando infatti chiede loro aiuto per la seduta spiritica (che ormai per lei è una cosa che, per quanto proibita dalla zia, rientra nella normalità della vita quotidiana) le due ragazze si tirano vistosamente indietro: è chiaro che se anche non avessero avuto i loro impegni (parenti in casa, lavoro, venire rapita e quasi uccisa da un demone…) avrebbero negato la loro partecipazione. Come affermano, tutto troppo strano, e troppo presto. Devono ancora metabolizzare per bene quanto avvenuto con la mancata distruzione di Greendale, ed è comprensibile.

Comunque si nota con piacere come quando ci siano problemi non ci si faccia problemi ad andare a cercare l’aiuto delle Spellman. Tanto per dire.

Abbiamo anche un atteso confronto tra Sabrina e Harvey.

Sabrina tenta diversi gesti distensivi, tra regali (delle matite che non perdono mai la punta) e una mano con i problemi (zabaione magico per curare l’alcolismo in cui è caduto il padre del ragazzo). Ma ormai tutto quello che Sabrina fa o tenta di fare è toccato dalla magia, che lo voglia o meno. E ad Harvey la magia ricorda cosa ora sia diventata Sabrina, i segreti non detti, la morte del fratello, la sua resurrezione e il fatto che lui stesso lo abbia dovuto ricacciare nella tomba. Tutte cose dure da digerire, la reazione del ragazzo a questi tentativi è comprensibile e tutto sommato condivisibile.

Non dubitiamo che in futuro i due si riavvicineranno, anche solo per poter giocare sul triangolo amoroso, ma per ora il giovane minatore è giustamente fuori dai giochi.

“Brina, essere una strega è sempre così? Sai, fare sedute spiritiche e combattere demoni?”
“Di solito no. Anzi, forse si.”

E poi abbiamo Leticia, la bambina che Zelda ha finto fosse nata morta e che si è tenuta in casa. Per proteggerla dalla malvagità paterna, diceva lei, ma in realtà si comincia a sospettare un più banale bisogno di amare qualcuno da parte di una donna la cui corazza di freddezza e superiorità mostra sempre più crepe.

Per la bambina arriva ad accettare il Natale e si dice pronta a lottare con Gryla, e per Leticia arriverà infine a fare il sacrificio più grande (anche se la domanda ora è come reagirà il preside alla notizia che la bimba era viva e vegeta, a casa della nutrice, madrina e amante… un vero ginepraio!)

Un bell’episodio natalizio  di Yule, che gioca sapientemente con il folklore e fa da ponte ideale tra la prima e la seconda stagione della serie.

L’unica pecca è che anche questa volta Salem non ha parlato. Ma dopo il precedente del corvo di Lilith aspettiamo pazientemente.

  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 6.5/10
    Tecnica - 6.5/10
  • 7/10
    Emozione - 7/10
7/10

Summary

Uno speciale natalizio che coglie pienamente lo spirito della serie, che gioca sul dualismo Yule/Natale e che riesce pure a diventare parte integrante della stagione appena terminata, proseguendo la trama della neonata rapita da Zelda. Perfettamente riuscito.

Porcamiseria

7

Uno speciale natalizio che coglie pienamente lo spirito della serie, che gioca sul dualismo Yule/Natale e che riesce pure a diventare parte integrante della stagione appena terminata, proseguendo la trama della neonata rapita da Zelda. Perfettamente riuscito.

Storia 7.5 Tecnica 6.5 Emozione 7
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