Dead to MeDead to Me Season 2: L’unione nella colpa

Jen e Judy sono due donne agli antipodi. E’ la morte la scintilla che le ha portate ad unirsi indissolubilmente. Se qualcuno si chiede se possa riuscire a far nascere una vera amicizia, Dead to Me risponde con un netto sì.

8.0

La prima stagione di Dead to Me ci aveva lasciato con un cliffhanger non da poco: la morte di Steve ha indotto a chiedersi: e adesso? Il secondo blocco di episodi risponde a questa domanda egregiamente, con 10 spaccati di assoluta comicità, ma uguale profondità, che hanno l’abilità di lasciare il segno. Anche grazie alle brillanti interpretazioni di Christina Applegate – semplicemente fenomenale – e Linda Cardellini, che prestano i volti alle due protagoniste.

Dead to Me vuole celebrare soprattutto l’amicizia, derivata sì da eventi sorprendentemente macabri, ma non per questo meno vera o sentita. I ruoli, in questa S2, sono invertiti: è Jen a dover convivere ogni giorno con i sensi di colpa per aver ucciso l’amore della vita di Judy; a dover mentire continuamente e nascondersi pur di salvare la propria famiglia, i suoi figli Charlie e Henry. E a questo si aggiungono traumi ancora irrisolti e la necessità di essere una brava madre. Anche Judy, dal canto suo, ha il suo bagaglio da gestire, a partire dal suo ex abusivo fino ad arrivare alla sua incapacità di rifiutare qualcosa alle persone.

La domanda fondamentale è: come gestire i continui dubbi, le autocommiserazioni o le colpe, per andare avanti nella propria vita? Jen e Judy provano a farlo appoggiandosi l’una all’altra, ma non solo per bisogno, quanto per sincero affetto e rispetto. Quello che rende felice Judy, è importante per Jen, e viceversa. Lo stesso disinteresse alla base delle azioni e dei consigli rende la loro amicizia un vincolo a cui ispirarsi – seppur non per la parte in cui entrambe fanno il possibile per occultare un omicidio.

La scelta narrativa vincente di Dead to Me è quella del scopro/non scopro: proprio quando si è a un passo dalla verità, con tutta l’ansia che ne consegue, la situazione si fa di nuovo calma, quasi per caso. Chi non è rimasto di sasso alla vista di uno Steve gemello che compare alla porta? O all’improvvisa apparizione della detective Perez nella stessa casa in cui vive la nuova fiamma di Judy?

Insomma, la vita di Jen e Judy appare come una montagna russa emotiva, in tutto e per tutto. Ed è per questo che l’immedesimazione viene spontanea. Avere a che fare con le responsabilità delle proprie azioni, gestire il turbine di sentimenti che vuol uscire costantemente o trovare una persona che possa capirci: chi non ha fatto i conti con una o più di queste cose nel corso della vita?

Valore aggiunto sono sicuramente i dialoghi e le scenette comiche che strappano un sorriso e, il più delle volte, una bella risata di gusto. Sì, la sostanza è che vogliamo questa Season 3.
Per concludere (rifacendoci a quel gioiellino di Bojack Horseman) vi chiediamo: Siete più una Judy o una Jen?

  • 8/10
    Storia - 8/10
  • 8/10
    Tecnica - 8/10
  • 8/10
    Emozione - 8/10
8/10

Summary

Dead To Me ha le carte per guadagnarsi il titolo di una delle migliori serie (dark) comedy degli ultimi anni. La seconda stagione non fa diminuire l’interesse dello spettatore e anzi infittisce la trama e l’approfondimento dei personaggi nel modo giusto. Da non perdere!

Porcamiseria

8

Dead To Me ha le carte per guadagnarsi il titolo di una delle migliori serie (dark) comedy degli ultimi anni. La seconda stagione non fa diminuire l’interesse dello spettatore e anzi infittisce la trama e l’approfondimento dei personaggi nel modo giusto. Da non perdere!

Storia 8 Tecnica 8 Emozione 8
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