Nei primi due episodi andati in onda, Divorce ci aveva mostrato un quadro piuttosto complesso della situazione. Tanti spunti di riflessione, ma parecchi buchi narrativi appartenenti al passato dei protagonisti che non ci permettevano di avere una visione completamente chiara dei vari percorsi che continuavano ad intrecciarsi. Nonostante ciò, una buona caratterizzazione dei personaggi ed una vena comica non indifferente ci hanno portato ad apprezzare sia Frances che Robert, proprio perché i due non rientrano nei parametri dei perfetti protagonisti.
In Counseling i Dufresne sembrano intenzionati ad intraprendere un percorso che permetta loro di riacquistare la fiducia ormai persa e di iniziare un nuovo capitolo della loro vita insieme, seppur con le varie difficoltà che caratterizzano la loro storia. Le diverse sedute con una terapista ci trasportano indietro nel tempo e ci fanno vedere come le divergenze del presente siano la conseguenza del dolore che per troppo tempo ha caratterizzato il loro matrimonio. L’agghiacciante silenzio prima di ogni seduta è la perfetta metafora dell’episodio, l’immagine dei due coniugi seduti l’uno accanto all’altro è spiazzante per via dell’incredibile distanza che ormai esiste fra i due. Non servono parole, i loro sguardi riescono a dirci tutto, l’evidente disagio provato da entrambi è sufficiente per capire che non esiste una via di ritorno e non sempre ciò che si rompe può essere riparato.
La storia ci porta a sviluppare un’avversione nei confronti di Robert, ma esaminando le sue azioni in modo più attento potremmo anche arrivare a giustificare in qualche modo le sue parole e le sue azioni. La fine del matrimonio con Frances equivale alla sua completa solitudine, se c’è qualcosa che immediatamente notiamo è proprio il fatto che Robert non ha nessuno con cui parlare o sfogare le proprie frustrazioni. Il disperato tentativo di iniziare una discussione con i suoi dipendenti riflette il vuoto incolmabile che la lontananza da Frances sta scatenando in lui. La sua sofferenza si tramuta dunque in un’ossessione quasi maniacale nei confronti di Julian, colui che (secondo una visione contorta della situazione) ha rovinato la vita della sua intera famiglia.
Come apprendiamo anche in Mediation Robert arriva a minacciare più volte l’amante della moglie attraverso messaggi, chiamate ed email ed è piuttosto esilarante vedere come ogni minaccia includa una referenza alla nazionalità francese dell’uomo, nonostante egli sia palesemente britannico. Attraverso le sedute apprendiamo però che Robert non è così innocente come vuole far credere anche alla terapista. Dopo la bizzarra rivelazione di Frances circa il numero delle volte in cui è andata a letto con Julian (32), Robert gioca ancora una volta la carta della vittima spiegando come anche egli sia stato tentato di tradire la moglie in passato, ma sia ugualmente riuscito a controllare i propri istinti. Le sue parole, però, gli si ritorcono contro. Frances riesce immediatamente a scoprire l’identità della donna in questione e si rende conto che, nonostante il marito non abbia effettivamente avuto un rapporto sessuale con quest’ultima, il forte legame che li univa da tempo ha giocato un ruolo chiave nelle emozioni del marito. Frances utilizza le parole “emotional affair” proprio per evidenziare come il coinvolgimento emotivo di Robert nella storia in questione sia stato in qualche modo il primo passo verso quel muro che ormai li dividerà per sempre.La serie continua ad oscillare fra drama e commedia, dando ad ogni frammento narrativo il giusto equilibrio
Dopo aver accantonato l’idea di una riconciliazione, Robert decide di andare via di casa. Il passo successivo è quello di comunicare ai figli il grande cambiamento. Mediation ruota interamente attorno a questa discussione che continua ad essere rimandata: i problemi finanziari di Robert e la sua solitudine continuano ad interferire con un’irrecuperabile crisi familiare. Tom e Lila rivelano di sapere già tutto e non sembrano essere particolarmente sconvolti dalla cosa, Frances è evidentemente turbata dalla freddezza con cui i due metabolizzano la notizia, ma cerca di mantenere il controllo e mostrarsi forte ancora una volta per il bene di chi le sta intorno. I Dufresne optano per una mediazione decidendo di non coinvolgere nessun avvocato. La totale divisione dei beni e l’incredibile responsabilità di Robert fanno però capire all’uomo che forse è meglio lottare per i propri interessi, soprattutto per via della sua precaria situazione economica. L’introduzione dell’avvocato di Robert alla fine dell’episodio è una sorta di anteprima della terribile battaglia che vedremo consumarsi nel resto della stagione.
Frances continua ad essere il simbolo della serie. Le diverse sfaccettature di questo personaggio convincono sempre di più e le sue contraddizioni ci fanno innamorare di lei. La sua conversazione con Dallas è un po’ la descrizione di un travagliato percorso di vita: la sua sofferenza nel dover rinunciare ai propri sogni per fare spazio ai grandi progetti del marito e la drastica decisione di abbandonare la città per poter permettere a Robert di concentrarsi esclusivamente sulla sua carriera. Frances è stata privata della propria identità e questo divorzio è sempre di più la sua occasione per poter tornare ad essere completamente se stessa e ritrovare quelle passioni abbandonate tempo fa.
La serie continua ad oscillare fra drama e commedia dando alla storia una sorta di equilibrio che permette di dare ad ogni frammento narrativo il suo giusto peso. I due protagonisti si rivelano sempre più interessanti episodio dopo episodio, mentre viene lasciato davvero poco spazio a dei personaggi secondari pressoché inesistenti. Non abbiamo ancora avuto modo di vedere le cose dalla prospettiva di Diane e Nick o Tom e Lila, ma entrambi i percorsi potrebbero invece rivelarsi parecchio interessanti.
Le due puntate meritano un voto complessivo di 4 porcamiseria su 5.
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