Siamo giunti esattamente alla metà di questa prima stagione di Divorce e le diverse storyline sembrano aver finalmente trovato un proprio equilibrio. Le varie dinamiche che coinvolgono ciascuno dei due protagonisti ed i nuovi toni assunti dalla storia permettono alla serie di confermare una volta per tutte la propria identità di dramedy.
Dopo il tentativo fallito di una mediazione pacifica, l’episodio della scorsa settimana si era concluso con Robert e la sua decisione di rivolgersi ad un avvocato per poter trarre dei benefici da un divorzio che potrebbe portargli via tutto. Gerard Watkins Mayfield è però un avvocato sui generis, con un ufficio collocato nel seminterrato di casa sua, nessun tipo di esperienza come avvocato divorzista e che chiede di essere pagato in contanti. Quando quest’ultimo decide di fare una bizzarra telefonata a Frances, la donna si rende conto che il marito sta cercando di pugnalarla alle spalle e corre ai ripari ingaggiando uno degli avvocati più noti di Manhattan con cui intrattiene probabilmente la conversazione già esilarante dell’intero episodio. La particolarità di questa serie è proprio quella di presentarsi senza pretese ed illustrare situazioni ordinarie con estrema leggerezza. La vena comica che Divorce ha assunto episodio dopo episodio è senza ombra di dubbio il suo punto di forza maggiore, poiché riesce ugualmente a fornire gli adeguati spunti di riflessione necessari per una seria chiave di lettura della serie.
Dopo un breve confronto con Nick, Robert intuisce che la moglie è adesso protetta da un pezzo grosso e la sua intera carriera è nuovamente a rischio. L’imbarazzante incontro con Gerard nella macchina di Don è il pretesto per mostrarci quanto goffo sia l’avvocato assunto da Robert, più preoccupato che il suo cliente mangi i muffin preparati dalla moglie che della sua concorrenza, da cui crede di poter solo imparare. Dal momento che il meeting improvvisato si conclude però con il licenziamento in tronco di quest’ultimo, Robert decide di giocare duro rivolgendosi a Tony Silvercreek, apparentemente uno degli avvocati più temuti ed arroganti dell’intera città, sfacciatamente maschilista e di una volgarità inaudita. L’episodio si conclude con la sua telefonata a Frances, andando a chiudere quel cerchio apertosi nei primi minuti di Gustav con la telefonata avvenuta fra Frances e Gerard. I toni della conversazione sono profondamente diversi: Frances viene praticamente zittita dalle dure parole di Tony e viene incoraggiata a prepararsi ad una guerra senza precedenti dove Robert farà di tutto per “vincere” in questo divorzio.
La puntata, però, si concentra anche su altri aspetti fondamentali della trama: le carriere di Frances e Robert. Quest’ultimo visita finalmente il deposito con George, un agente immobiliare, dando finalmente una forma concreta a FunHouse. Il ruolo di Nick all’interno di questo progetto è fondamentale, poiché senza i soldi da lui ipoteticamente investiti, Robert potrebbe fare ben poco. L’incontro con Nick, però, non va a buon fine e l’uomo, ancora non interessato a collaborare col proprio amico, preferisce dispensare consigli non richiesti sul matrimonio dei Dufresne, ancora “salvabile”. Nel frattempo, la moglie è finalmente la proprietaria di quella che presto sarà la sua galleria, ma la verità è che Frances non sa da dove iniziare. Decidendo di iniziare a guardarsi intorno e creare una lista di contatti che potrebbe tornarle utile in futuro, Frances decide di andare con Diane e Dallas all’apertura di una nuova galleria a Scarsdale, a opera di Mickey Burgess, artista da cui Diane e Nick hanno comprato diverse opere. Frances ne approfitta per farsi pubblicità e capire come gestire la sua nuova “impresa”, ma l’incontro con Carson Hodges, artista essenzialmente venerato dalla donna, ha una svolta improvvisa. Quando scoppia una rissa con un altro degli artisti lì presenti, Frances intuisce che l’unico motivo per cui Carson aveva accettato di parlare con lei era perché credeva che fosse in possesso di una enorme quantità di denaro da spendere alla galleria.
I due progetti dei Dufresne sono senza ombra di dubbio partiti nel peggiore dei modi, ma è parecchio interessante vedere come i due riescano finalmente ad esprimere se stessi senza nessun tipo di oppressione da parte dell’altro. Che il divorzio fosse realmente l’unica strada che poteva essere percorsa? Personalmente crediamo che l’alchimia che i due attori condividono sullo schermo sia talmente forte che sperare in un ritorno di fiamma sia una delle alternative che ci piacerebbe vedere nel finale di stagione, ma allo stesso tempo la serie ha finalmente trovato un percorso da seguire e paradossalmente tutto ciò è successo quando il dolore dei due protagonisti ha lasciato spazio ad esilaranti gaffe e dialoghi surreali. La presenza di Diane e Dallas, di cui sappiamo finalmente qualcosa in più, ha giocato un ruolo chiave nella buona riuscita dell’episodio, che merita 4,5 porcamiseria su 5.
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