Dynasty è la serie tv perfetta per rilassarsi dopo una giornata di lavoro o una lunga maratona di studio. Dopo aver superato lo shock iniziale per la sigla in stile Beautiful, vi accorgerete che è un prodotto televisivo migliore di quanto possa sembrare all’apparenza. Infatti ha un grande pregio, assente in molti show pretenziosi e non consapevoli dei limiti del proprio genere. Dynasty è una serie tv che non pretende di essere ciò che non è, ovvero un mix tra Revenge e Gossip Girl, fatto di intrighi, potere e lusso, e lo fa bene. Accetta i confini del genere in cui si iscrive e li realizza al meglio. Inoltre, nei ventidue episodi della prima stagione sono state sviluppate talmente tante storyline, che avrebbero potuto scriverci tre stagioni più uno spin-off. Un materiale narrativo davvero ricco e variegato, una narrazione piacevole e scorrevole e una scrittura leggera, divertente e piena di plot-twist. In un momento in cui forse la serialità si sta prendendo troppo sul serio, prodotti come Dynasty ci ricordano che si guarda la TV anche per staccare la spina e rilassarci, con leggerezza.
Inizialmente, durante i primi episodi, si ha la sensazione di essere davanti ad una narrazione a metà tra il trash e kitsch. La classica famiglia plurimiliardaria, il conflitto tra la figlia viziata Fallon (alla Blair Waldorf) e la matrigna, giochi di potere, il maggiordomo che si intromette negli affari di famiglia, la love story con l’autista sono tutti elementi già visti, con la dovuta appendice di amanti uccisi, tradimenti e mogli vendicatrici. Però, c’è da dire che dopo il decimo episodio il plot si arricchisce e la caratterizzazione dei personaggi diviene più complessa, in un crescendo graduale fino al season finale, che si configura come un episodio perfetto. La suspense è talmente alta da farci trattenere il respiro fino all’ultimo minuto e da farci informare subito su quando uscirà la seconda stagione.
La famiglia Carrington è un colosso energetico ad Atlanta, con molti segreti ed innumerevoli nemici. Il personaggio più carismatico è sicuramente la figlia di Blake, Fallon Carrington, che con una giusta dose di umorismo, cinismo ed ironia rende ogni suo dialogo divertente e memorabile. Presenta un forte dinamismo che rende impossibile definirla in modo univoco: donna ambiziosa, in carriera, pronta a tutto, ma allo stesso tempo desiderosa di trovare al mondo una persona da amare. Nella perenne ricerca di legittimazione da parte del padre, tenterà di costruirsi un suo posto negli affari nazionali, rialzandosi dopo numerose delusioni. Il suo love affair con Culhane, il finto matrimonio con Jeff Colby e il flirt con Liam pongono il suo personaggio al centro del plot building.
Steven, fratello di Fallon, incarna la classica diatriba generazionale padre/figlio. Ecologista, omosessuale e completamente disinteressato agli affari di famiglia, nell’intricato plot building cambierà il suo profilo regalandoci numerosi colpi di scena. Cristal è la sposa bambina di Blake. Se all’inizio poteva apparire un’arrivista, il suo profilo, come quello di tutti gli altri, si evolverà, divenendo una giovane donna non disposta a scendere a compromessi e con uno spiccato senso della famiglia. Se inizialmente Anders appare il classico maggiordomo ostile alle novità e custode dei segreti della famiglia, presto rivelerà un passato controverso e suggestivo, divenendo un simbolo della working class. Blake è il più statico dei personaggi, il classico uomo che non ha smesso di essere figlio e temere il giudizio paterno, incapace di guidare senza sotterfugi sia la famiglia, sia l’azienda.
La rivelazione degli ultimi episodi è sicuramente Alexis, prima moglie di Blake, interpretata dall’incantevole Nicollette Sheridan, la mai dimenticata Edie Britt di Desperate Housewives. Come Edie, Alexis è una donna schietta, manipolatrice e pragmatica che sovvertirà gli equilibri precari di villa Carrington. Attorno al nucleo familiare ruotano tutti i personaggi secondari, che movimentano il plot dando vita ad una storia mai noiosa o prevedibile: il nipote Sammy Jo, i fratelli Jeff e Monica Colby, Culhane, Matthew e Claudia. Il season finale diventa il nucleo centrale in cui tutte le storyline convergono, con un ritmo adrenalinico, avvincente e catalizzatore.
Dynasty si è rivelato un prodotto trascinante e attraente con un potenziale narrativo sfruttato in ogni sua sfumatura, in modo coerente e verosimile fino all’ultimo minuto. Il nostro guilty pleasure. Consigliato.
Porcamiseria
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Storia - 8/108/10
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Tecnica - 7/107/10
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Emozione - 8/108/10
In breve
Dynasty offre una storia narrativa ricca di contenuto, in cui nessun episodio è riempitivo ed è in grado di catalizzare l’attenzione dello spettatore fino all’ultimo minuto. Un prodotto televisivo leggero che non pretende di essere ciò che non è, con un plot senza momenti filler, personaggi dinamici e una suspense sempre alta.
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Dynasty offre una storia narrativa ricca di contenuto, in cui nessun episodio è riempitivo ed è in grado di catalizzare l'attenzione dello spettatore fino all'ultimo minuto. Un prodotto televisivo leggero che non pretende di essere ciò che non è, con un plot senza momenti filler, personaggi dinamici e una suspense sempre alta.
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