Empire2×05 Be True

Con un cadavere piazzato in bella mostra nel sedile dell’auto del PM Roxanne Ford, uno pensava ad un’ulteriore allarme da parte dell’FBI nei confronti di Lucious e della famiglia Lyon. E invece no, perché come da copione negli ultimi episodi, in Empire tutto finisce a tarallucci e vino nel giro di cinque secondi, e nel […]

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Con un cadavere piazzato in bella mostra nel sedile dell’auto del PM Roxanne Ford, uno pensava ad un’ulteriore allarme da parte dell’FBI nei confronti di Lucious e della famiglia Lyon. E invece no, perché come da copione negli ultimi episodi, in Empire tutto finisce a tarallucci e vino nel giro di cinque secondi, e nel giro di altri cinque secondi arriva la nuova rogna da risolvere, in pieno stile soap opera, col proposito di tenerci incollati alla poltrona con altro materiale, invece che costruire dalle fondamenta preesistenti.

Empire - Recensione - SerialFreaks - 205 - 3

Come accade durante ogni interrogazione o esame, è la prima impressione di un episodio quella che ti rimane in testa e che inevitabilmente influenza il tuo giudizio a medio termine. Con queste premesse surreali il calo di fiducia è drastico, come se gli autori possano fare il buono e il cattivo tempo depennando intere possibili – e interessanti! – diramazioni, a favore di una sceneggiatura dall’impalcatura già nota: Lucious che punzecchia i famigliari, Cookie che risponde, figli che si fanno la guerra tra loro, finti armistizi meno credibili della carriera di Iggy Azalea. Sarebbe stata questa una buona occasione per vedere la famiglia Lyon unita contro un nemico comune, ma si è preferito tornare alla vecchia scuola, sbadatamente.

Nel suo ritorno, Lucious sembra davvero inarrestabile e pronto a tutto per far naufragare il progetto discografico di Cookie e Hakeem, sfruttando le conoscenze di Thirsty per gettare cattiva luce sulla Rihanna dei poveri, Tiana, e mandando un paio di brutti ceffi a rubare le registrazioni in studio dei cantanti scritturati dalla ex moglie. Tralasciando il prezioso aiuto fornito da Whoopty Woo, anche questa mossa poggia su un terreno accidentato: a meno che Lyon non voglia “uccidere il bambino in culla” agendo per semplice vendetta, il movente ufficiale – ex moglie che naviga nell’oro – fa acqua da tutte le parti, senza contare che ancora non abbiamo sentito mezza canzone prodotta dalla Lyon Dinasty. Può una minaccia così insignificante come una label appena nata far muovere mari e monti dal re del doppio gioco Lucious? Ovviamente no, non ha senso, si può solo sospendere l’incredulità e presupporre che venga tutto orchestrato per semplice vendetta.

Empire - Recensione - SerialFreaks - 205 - 2

Tra due grossi enormi difetti, parte di questo episodio dà comunque qualche soddisfazione: la presenza inquietante di Thirsty, che scommettiamo ci metterà poco a diventare una minaccia per la famiglia Lyon; una nuova possibile love story tra Cookie e Laz Delgado (conosciuto ai più come QuelloMessicanoDiCSIMiamiTM) e i problemi di coppia di Jamal e Michael, a causa di un fotografo che io non toccherei nemmeno con un bastone (senza contare l’invettiva anti-marriage equality che mi ha fatto rabbrividire); il cammino di redenzione di Hakeem, che promette solennemente che non cercherà di pastrugnare anche con la nuova arrivata Laura, e quello di Andre, più strettamente spirituale e interessante nella trama orizzontale della famiglia.

Andre è pronto ad essere battezzato, e riesce a confessarsi ai fratelli e al padre, con lo scopo di rifondare un rapporto con i suoi famigliari più trasparente e meno inquinato da bugie e segreti. Abbiamo davanti agli occhi una prima palese contrapposizione tra Andre e Lyon, due personaggi che, per quanto legati dal disseppellimento di un cadavere, restano agli antipodi l’uno rispetto all’altro. Lucious è autocelebrativo e autoritario, rifiuta la spiritualità – scopriamo a causa di un grosso trauma infantile – ma si sforza di assistere al battesimo del figlio, ispirato dalle parole di Freda, nuova arrivata della sua label Gutter Life, mansueta come Azealia Banks su Twitter. Andre rifiuta lo stile di vita del padre, vuole condurre un’esistenza a sua detta migliore, da come guarda di traverso Thirsty e da come rifiuta le meschinità del padre; resta forse a tratti troppo chiuso nella sua devozione, specialmente quando rifiuta lo slancio di desiderio di Rhonda – la quale, a giudicare dalla sua faccia, non sembra molto convinta di fare la madre.

Empire - Recensione - SerialFreaks - 205 - 1

Be True si chiude con un frettoloso rapimento di Hakeem, il solito mare in tempesta tra i membri della famiglia Lyon, l’usuale dispotismo paterno e questa nuova contrapposizione padre-figlio che non farà altro che portare ulteriori screzi. Croce e delizia di Empire è il ripetersi di questi schemi; laddove tuttavia nella scorsa stagione queste dinamiche risultavano fluide e prive di sforzi narrativi, quest’anno si respira un’aria stantia, ad ultimo ulteriormente aggravata da un inizio di episodio totalmente fuori da ogni logica. C’è tempo per riprendersi, ma a metà della seconda stagione una parte della magia di Empire sembra essere svanita nel nulla, esattamente come le sue storyline più promettenti.

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