Empire2×06 A High Hope for A Low Heaven – 2×07 True Love Never

Empire ha bisogno di una scossa. Si è immerso nel solito pantano fatto di faide famigliari senza soluzione di continuità, e il carisma dei personaggi, persino quello di Cookie, non ne ha affatto giovato. In questi due ultimi episodi si vede tuttavia una luce in fondo al tunnel, con un possibile nemico comune, qualche interessante […]

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Empire ha bisogno di una scossa. Si è immerso nel solito pantano fatto di faide famigliari senza soluzione di continuità, e il carisma dei personaggi, persino quello di Cookie, non ne ha affatto giovato. In questi due ultimi episodi si vede tuttavia una luce in fondo al tunnel, con un possibile nemico comune, qualche interessante approfondimento sul passato traumatico di Lucious e le paturnie di questo o quell’altro figlio, a diversi livelli di interesse. Cambio stile come Cookie cambia i suoi sobrissimi outfit, e passo in rassegna tutti i membri della sacra famiglia, la quale saprà pure vendere un sacco di dischi, ma ha tanti Grammy quanti ne ha Katy Perry.

Jamal / Hakeem / Andre

Empire - Recensione - SerialFreaks - 2067 - 1

Partiamo subito da quello che ormai è il personaggio meno carismatico della serie, roba da preferire cinque minuti di flashback con Kelly Rowland a un’ora intera della sua presenza. Certamente Jamal sta avendo successo, va di vibrato come Beyoncé in Listen (basta falsetto per cortesia, che sono ancora traumatizzato da Mario e Jason Derulo dopo anni), ed è qui che potrebbe stare l’inghippo, da un punto di vista più strettamente commerciale e relazionale. Gli sguardi di Lucious non sono di ammirazione, anzi nascondono invidia, ma soprattutto si intravede un ritorno di fiamma discografico con Cookie, principale fautrice della sua ultima hit.

Il rapimento di Hakeem finisce a tarallucci e vino come metà delle trame e dei personaggi potenzialmente preziosi per la serie, lasciati cadere senza motivo, vedi Roxanne e l’FBI, l’accordo con Apex, Anika e Thirsty, per citare alcuni esempi. Rimane un piccolo Lyon traumatizzato a tal punto da non riuscire a mandare avanti la sua performance – fino all’aiuto spirituale dei fratelli, che gli infondono nuovamente coraggio, alla faccia di Lucious – ma con residui di spavalderia tali da fargli affrontare i suoi rapitori. L’affiatamento madre-figlio è tanto intenso con Jamal quanto con Hakeem, soprattutto nella scena dell’incontro coi sequestratori, che vede Cookie brillare di ghetto attitude come solo Nicki Minaj agli ultimi VMAs. Interessante e sorprendente anche l’interpretazione di Bryshere Gray, mai visto un Hakeem così!

Empire - Recensione - SerialFreaks - 2067 - 2

Risolto un problema (apparentemente, dato che ci saranno strascichi con Cookie e la sua nuova fiamma), se ne presenta un altro, ma almeno è business-oriented. Il trio di sudamericans, Mirage à Trois – preferisco il nome affibbiato da Cookie: Destiny’s Problem Child – ha problemi di leadership: Laura è troppo debole caratterialmente per stare al passo con le sue colleghe, nonostante un talento decisamente superiore, ma invece di fare come Nicole Scherzinger e abbandonare le sue coriste e ballerine, Laura predilige il life coaching di Tiana. Il miracolo avviene, il dio del twerk mette una buona parola e Laura spazza via le due ingombranti colleghe a colpi d’anca. Il risvolto sentimentale non è scontato, c’è un limone con Hakeem di quelli belli intensi, e poi lui è brutto come Jay-Z… un momento, dove ho già sentito questa storia?

Empire - Recensione - SerialFreaks - 2067 - 3

Andre Lyon, appena uscito dal suo battesimo, prova a investire di sacralità anche la vita professionale, selezionando personalmente gli artisti della sua etichetta dal nome ben poco cristiano, Gutter Life. L’unico che si salva dal colloquio è J-Poppa: nome ridicolo e origini bibliche sono solo la ciliegina sulla torta, con delle lyrics che fanno storcere il naso a chi vorrebbe un’artista più istintiva. Avete già capito che parlo di Freda Gatz, rapper talentuosa ma che potrebbe rappresentare un potenziale pericolo per la credibilità di tutto l’Empire di Lucious.

Lucious e figlio maggiore continuano ad avere visioni differenti sulla strada per il futuro di Empire, in una storia che ci mostra un padre e tre figli in posizioni irrimediabilmente antipodiche. Freda appare privilegiata da Lucious, ed Andre prova a risolvere i suoi problemi legali andando a chiedere che le venga cancellata la fedina penale. La prima volta il sesso con la procuratrice può aiutare, ma ora che la spiritualità di Andre ha preso il sopravvento rimane solo la strada del ricatto. Rhonda appare soddisfatta, risulta solo troppo strano che si alleni così faticosamente durante la gravidanza. C’è forse qualcosa sotto?

Cookie / Lucious

Empire - Recensione - SerialFreaks - 2067 - 4

Cookie mostra una sostanziale perdita di lucidità, scegliendo la strada più pericolosa per la sua label e per il futuro dei suoi figli. L’incontro con Laz Delgado le annebbia i sensi, tolte le piaghe da decubito per i tre giorni consecutivi a letto con l’amante: la vecchia Cookie, attenta e prudente, sembra un blando ricordo, e sicuramente la caratterizzazione del personaggio ne soffre. Voglio dire, possibile non ti venga il benché minimo sospetto che ci sia qualcosa sotto, quando il tuo amante ti spinge a fare accordi con gli stessi soggetti che hanno rapito tuo figlio? Hakeem si dimostra inaspettatamente più assennato, dichiarando apertamente le sue paure, e si conferma l’unico personaggio ad avere avuto una buona maturazione, a valle di questi ultimi episodi.

Laddove la rappresentazione di Cookie è in difetto, pur snocciolando relatable quotes a secchiate, Lucious rinsalda la sua personalità da padre accentratore. L’amore per Hakeem e la voglia di riconquistarlo per Empire dura il tempo di riproporre la stessa canzone a Freda, ormai praticamente una figlia adottiva. “Boom boom boom boom” non mi sembra proprio materiale da Billboard Top 200, è giusto la scusa degli sceneggiatori per offrirci una visione sul passato di Lucious e gli istinti suicidi della madre (che fanno scopa con quelli del figlio Andre). Che poi il pretesto per cogliere l’ispirazione venga da un tatuaggio a forma di pistola visto durante l’incipit di un threesome poco importa, tanto ormai di trash ce n’è da qui al 2020.

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Non è una stima per eccesso, perché il capofamiglia Lyon ci regala altri bei momenti in occasione dell’accordo con la piattaforma di streaming Swiftstream. Andre moriva dalla voglia di fondare una piattaforma di streaming separata, facendo la fine di Jay-Z con Tidal, ma un incontro di pugilato seguito da un accordo con il boss della piattaforma alterato da dosi da cavallo di morfina sembra una più che valida alternativa.

Empire ritorna parzialmente in carreggiata, se si è disposti a chiudere gli occhi di fronte a un plot building difettoso e al quale gli autori non hanno minimamente intenzione di porre rimedio. La serie diverte, è trash quanto basta e offre delle canzoni tutto sommato interessanti, ma soprattutto osserviamo con piacere quanto i dispetti tra famigliari abbiano lasciato il posto ad una narrazione a due binari quasi paralleli, Empire e Lyon Dinasty. Probabilmente questa situazione non durerà, ma approfittiamone finché possiamo.

3.5

 

EDIT: alla fine dell’episodio mi sono ritrovato a canticchiare “Boom boom boom boom”, forse in classifica potrebbe entrarci…


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