Fear The Walking Dead1×05 Cobalt

Ad una puntata dal season finale, Fear The Walking Dead compie un’altra scelta azzardata, proponendoci un episodio preparatorio senza grossi scossoni, ad eccezione dell’usuale cliffhanger conclusivo. Il leit motiv di questo quinto episodio è la reazione alla separazione, che ci viene presentata un po’ in tutte le salse: a partire dal povero Douglas nella sequenza che dà il via alla puntata – giunto ormai da tempo […]

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Ad una puntata dal season finale, Fear The Walking Dead compie un’altra scelta azzardata, proponendoci un episodio preparatorio senza grossi scossoni, ad eccezione dell’usuale cliffhanger conclusivo.

Il leit motiv di questo quinto episodio è la reazione alla separazione, che ci viene presentata un po’ in tutte le salse: a partire dal povero Douglas nella sequenza che dà il via alla puntata – giunto ormai da tempo nell’ospedale militare – fino ad arrivare ai protagonisti, che percepiscono con grande forza il distacco forzato dai loro cari (Ofelia e Chris su tutti).
Infatti, se l’episodio scorre in realtà senza estremi picchi di suspense, lo spunto più interessante che ci fornisce Cobalt per un’analisi un po’ più approfondita delle dinamiche di questo allontanamento, è proprio costituito dagli atteggiamenti diametralmente opposti che i nostri protagonisti assumono nei confronti di questo trauma.
Devo dire che le reazioni dei personaggi, pur non sempre riuscite al 100%, risultano in genere perfettamente in character e coerenti con quanto mostrato di ciascun personaggio fino ad oggi.

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Se da un lato, rimanendo all’interno della famiglia ManawaTravis si dimostra prevedibilmente il più riflessivo e accomodante (cercando un dialogo con un poco disponibile luogotenente), il figlio Chris non fa che incazzarsi con il mondo e comportarsi da isterico con gli unici membri della famiglia rimasti: il padre e la “matrigna” Madison.

Finora mi sono trattenuto ma ora, arrivati a ridosso del season finale, mi sento di spendere qualche parola in più su Travis Chris, un poveraccio per il quale il mio interesse si è dimostrato, finora, pari a quello per la nuova imminente stagione di Don Matteo: zero.

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Il suo personaggio – che non ha mai avuto nulla da apportare all’intreccio narrativo ad eccezione del suo essere odioso, bidimensionale, capriccioso e stupido – è indubbiamente quello meno riuscito in assoluto, e arriva in questa puntata al culmine della sua inutilità. Lui, poverino, si limita ad essere preoccupato per la mammina – che, ricordiamolo, è l’unica ad essere salita su quel maledetto camion volontariamente – e non dimostra la minima empatia per nessuno, tantomeno per Madison che si becca, nel mentre, anche dell’impicciona per essersi intromessa in un sentitissimo dialogo padre-figlio.

In questa sequenza ai limiti dell’imbarazzo e del disagio, tutto quello che sono riuscito a cogliere è stato:

Chris: Sono più preoccupato io!
Travis: No, sono preoccupato anche io.
Chris: Sì ma io di più.
Madison: Chris, siamo tutti preocc….
Chris: Zitta tu, mi sto preoccupando insieme a mio padre.

Purtroppo, la caratterizzazione pessima di questo personaggio, unita anche all’interpretazione poco convincente di Lorenzo Henrie, affossa l’ottimo lavoro svolto dagli autori con gli altri comprimari, instillando in ogni secondo di screentime il sommo dubbioperchè? Qual è il suo ruolo all’interno della serie? Perché non lo hanno dato in pasto agli zombie quando ne avevano l’opportunità?

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Sorvolando su questo grosso scivolone, scopriamo invece che la risposta più violenta in assoluto arriva da Daniel, il cui passato è più oscuro di quanto voglia farci credere (e ciò nonostante gli interminabili, noiosissimi racconti sul suo passato con cui decide di allietarci in ogni singolo episodio). Se non altro, anche se con metodi poco ortodossi, è proprio grazie a lui che apprendiamo di più in merito alla sconvolgente rivelazione che fa da ponte agli avvenimenti dell’imminente season finale: l’operazione Cobalt.

Finora poche spiegazioni era state date sulla natura dell’operazione militare che fa da contorno al contenimento dell’epidemia; per di più, l’unica cosa di cui eravamo a conoscenza era questo fantomatico ospedale militare di cui, nei fatti, non si capivano in fondo le finalità.

In questa puntata, invece, abbiamo modo di scoprire un po’ di più su quanto accade all’interno di questa struttura; come potevamo già immaginare non è tutto rose e fiori, e i metodi adottati sono più simili a quelli di un lager: la “vita” al suo interno ci viene mostrata attraverso gli occhi di Nick – che ancora una volta ha rischiato grosso e ora si trova anche in debito con il suo compagno di cella – e Liza, unico personaggio rivelatosi, nei fatti, completamente positivo e privo di ogni sorta di egoismo.

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Struggente, nonostante nutrissi poca simpatia per il personaggio, la morte di Griselda avvenuta proprio sotto gli occhi di una Liza completamente impotente: un ultimo canto di rabbia di una donna religiosa nei confronti di un Dio che sembra averla abbandonata, e indubbiamente l’apice dell’intero episodio.

Scommetto comunque che fino ad un certo punto dell’episodio chiunque si stesse chiedendo: “ma perchè non raccontare tutta la verità sull’ospedale, dato che apparentemente sembra un luogo in cui, seppur con metodi poco condivisibili, le infezioni vengono controllate, le persone ancora recuperabili rimesse più o meno in sesto e magari rispedite indietro?”.

La verità, nostro malgrado, arriva negli ultimi dieci minuti dell’episodio: non ha senso raccontare nulla a nessuno, perchè alle 9 di domani mattina i militari evacueranno la zona e i civili salteranno tutti per aria.

Così, a caso. Momento di sconforto.

Cliff Curtis as Travis and Kim Dickens as Madison - Fear The Walking Dead _ Season 1, Episode 5 - Photo Credit: Justina Mintz/AMC

È ovviamente ancora presto per dirlo, ma qui sento puzza di plot hole da lontano un miglio: per quale motivo l’esercito si sarebbe prodigato – sebbene con metodi discutibili – a tenere in sicurezza gli abitanti all’interno della recinzione, per poi darsela a gambe lasciando i civili a fare da spezzatino per zombie?
In questa serie i militari (e, probabilmente, il governo che sta alle loro spalle) non fanno sicuramente una bella figura, essendo stati dipinti, senza troppi sforzi, come degli smidollati con manie di potere: impongono i propri metodi dittatoriali ai civili, stabiliscono con insindacabile fermezza chi può vivere e chi deve morire, giocano al tiro al piccione con gli zombie per le strade di Los Angeles e vengono sbranati in gruppo in un assalto senza senso ad un edificio pieno di zombie.

Non vorrei nemmeno essere costretto a menzionare la stupidità del soldato che, in un mondo devastato da un’apocalisse zombie, si fa corrompere da un prigioniero – che, scommetto, avrà un ruolo molto più rilevante nel prossimo episodio e anche nella seconda stagione – con un orologio griffato e due anelli. Un genio del male.
Osservando attentamente il loro comportamento non mi stupisce che, nella serie madre, Rick Grimes sia praticamente l’unico membro delle forze dell’ordine ancora vivo: probabilmente, questo avviene solo perchè nella fase iniziale dell’epidemia lui era in coma, e non aveva materialmente nessuna possibilità di combinare nulla che potesse ucciderlo. Non c’è altra spiegazione.

Detto questo, dopo i primi episodi qualche scricchiolio sta iniziando, purtroppo, a farsi sentire anche in Fear The Walking Dead. In questo episodio, troppe scelte narrative forzate e la scelta del colpo di scena finale a tutti i costi rischiano di rovinare l’intreccio costruito finora in modo meticoloso e decisamente superiore alle più rosee aspettative.
Il finale sarà sicuramente al cardiopalma e pieno di azione, vista la sequenza conclusiva e la previsione dell’imminente abbandono tra i militari, ma questa prospettiva non è sufficiente a salvare questo episodio dalla mediocrità. Il mio voto è di due PorcaMiseria e mezzo su cinque.

2.5

 

Edit: corretto un passaggio in cui inveivo contro Chris, ma che sembrava riferito a Travis. Che, per inciso, ci sta sulle palle uguale.


Twitter Freaks!

Su Twitter leggo reazioni poco entusiastiche all’episodio:

Ma almeno c’è qualcuno che ha sollevato le mie stesse obiezioni sulla logica dei militari:

https://twitter.com/_breezysangel/status/648556470322221057

E fortuna che il dono della sintesi non è mai stata una caratteristica della serie:

L’appuntamento con il gran finale è per domenica prossima! Se volete rimanere aggiornati con le ultime news sulla serie, passate dai nostri amici di Fear The Walking Dead Italia! Nel frattempo, diteci la vostra sull’episodio nei commenti qui sotto!

 

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