Fortitude1×04 Episode Four – 1×05 Episode Five

A Fortitude, tranquilla località immersa nei ghiacci polari e circondata dal nulla, si continua ad indagare per trovare i responsabili del brutale omicidio del professor Charlie Stoddard. Fin dal doppio pilot sono stato completamente rapito da questa serie, che unisce ambientazioni spettacolari a personaggi ben costruiti e una trama che ti tiene sempre col fiato […]

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A Fortitude, tranquilla località immersa nei ghiacci polari e circondata dal nulla, si continua ad indagare per trovare i responsabili del brutale omicidio del professor Charlie Stoddard. Fin dal doppio pilot sono stato completamente rapito da questa serie, che unisce ambientazioni spettacolari a personaggi ben costruiti e una trama che ti tiene sempre col fiato sospeso.

[Come sempre, seguono spoiler sulla trama degli episodi 4 e 5, quindi ATTENZIONE! Io vi ho avvertiti!]

Nel quarto e quinto episodio la matassa inizia pian piano a sciogliersi, e si scopre finalmente qualcosa di più del background di alcuni dei personaggi principali, a partire dalla bella Elena il cui vero nome, scopriamo, è Esmeralda.

Finalmente ci è dato sapere qualcosa del passato di questo personaggio che fin dalle prime scene è apparso estremamente enigmatico, a partire dal motivo per cui ha deciso (più o meno autonomamente) di scappare dalla sua terra natale per recarsi in un posto completamente isolato dal resto del mondo, in cui non conosce praticamente nessuno (salvo poi conoscere “biblicamente” quel pazzo schizzato di Frank Sutter).


Più precisamente, l'”oscuro segreto” custodito dalla bella spagnola emerge durante l’interrogatorio da parte di Morton: il brutale omicidio (ad opera sua e del suo ex-fidanzato) per cui fu condannata anni fa getta una luce completamente nuova sul personaggio, che finora sembrava, nei modi, la classica brava ragazza in balia degli eventi, con l’unica colpa di non saper gestire i sensi di colpa per la sua relazione clandestina con Frank.

La mancanza completa di pentimento da parte di Elena getta ulteriori ombre su un personaggio che sembra avere ancora moltissimo da dire. Spero che nelle prossime puntate venga spiegata anche la vera natura del rapporto tra lei e lo sceriffo Dan, visto che lui (probabilmente per amore) ha praticamente messo a repentaglio la sicurezza di Fortitude portando in città una maniaca omicida e lasciandola a piede libero, per di più all’oscuro dalla Governatrice Hilda Odegard. Che ovviamente non ci vede più dalla rabbia.

Anche Frank, dal canto suo, è sempre più inguaiato con accuse di omicidio che gli piombano da tutte le parti. Viene infatti ritrovata, per puro caso, la maglietta insanguinata che lo stesso aveva gettato tra i rifiuti. La prima reazione di Dan, che spesso sta dimostrando di non avere un saldo controllo delle sue azioni, è ovviamente furiosa: la sequenza del pestaggio di Frank nella doccia da parte dello sceriffo, per giunta davanti alla sua amata Elena, è sicuramente una delle scene più crude che Fortitude ci abbia regalato in queste prime cinque puntate. Oltre ad essere una scena estremamente riuscita dal punto di vista della regia, della fotografia e del pathos che riesce a trasmettere, ha il merito di instillare nello spettatore dei forti dubbi sull’adeguatezza di Dan allo svolgimento della sua professione, rendendo il quadro complessivo ancora più confuso.

Frank sembra, inoltre, definitivamente fregato nel momento in cui un’analisi del DNA rivela che il sangue sulla maglia è proprio quello di Charlie Stoddard. Povera moglie (mi ha fatto una tenerezza quando ha affermato in lacrime che Elena -che ha contribuito alle possenti corna che si ritrova sulla testa- è bellissima) e povero figlio

Il ritrovamento di altri indumenti impregnati di sangue nella camera del figlioletto sembra, tuttavia, apportare ulteriori elementi all’indagine, scagionando Frank dalle accuse. Non è, quindi, ancora detta l’ultima parola per lui, anche perchè, come ben sapete se avete letto le precedenti recensioni, a Fortitude niente è quello che sembra e ogni personaggio si rivela, nel carattere e nelle intenzioni, diverso da come viene inizialmente presentato.

Non fa eccezione Morton, uno dei personaggi in assoluto più enigmatici: approdato a Fortitude fin troppo tempestivamente dopo l’omicidio, ci avevano già fatto intendere che le indagini per l’assassinio del professor Stoddard non erano il reale motivo della sua (poco gradita) visita tra i ghiacci. In questa puntata abbiamo la definitiva conferma che il detective è venuto (presumibilmente chiamato dalla Governatrice) per indagare sull’omicidio dell’uomo morto sbranato da un orso nella primissima -e stupenda- sequenza di apertura della serie.
Non riesco ancora ad inquadrare (ovviamente!) le intenzioni di Morton, ma come detective è estremamente brillante e lucido nelle sue deduzioni, e i suoi splendidi interrogatori ad Elena e Frank ne sono una prova. Tuttavia, ho come l’impressione che, finora, dal punto di vista caratteriale questa sia l’unica cosa che lo caratterizza sul serio, complice l’apparente freddezza di fondo che contraddistingue il personaggio.

Il vero motivo per cui questo personaggio è assolutamente memorabile è l’interpretazione magistrale da parte di Stanley Tucci, che non sbaglia una parte nemmeno se lo pagano.

Appare ancora un po’ marginale e slegata dal contesto, invece, la storyline della “gita tra i ghiacci” di Ronnie Morgan e della figlia, anche se sembra evidente che l’uomo abbia qualcosa di pesante da nascondere. Del resto, ritrovamento dei resti di mammut a parte, perchè sarebbe scappato per il timore che le portino via la figlia se non fosse coinvolto in qualcosa di davvero losco? Che sia coinvolto nell’omicidio?

Quale migliore modo per non destare sospetti, del resto, se non scappare così, dal nulla, insieme ad una bambina due giorni dopo un brutale assassinio, per andare a piantare una tenda in mezzo al ghiacciaio?

Fortitude si sta, comunque, rivelando una delle serie migliori di questa stagione televisiva. La fotografia estremamente curata, la storia ben scritta e ben interpretata dal cast di eccezione lo rendono davvero un must see per tutti i nostalgici di Twin Peaks, dal quale eredita anche l’ambientazione cupa e la trama portata avanti, poco alla volta, a forza di “detto-non detto”, stratagemma che crea un alone di fascino e di mistero intorno a quasi tutti i personaggi.

Il mio voto alle puntate è di quattro PorcaMiseria su cinque per l’Episodio 4:

voto-4

 

 

E cinque PorcaMiseria su cinque per lo splendido Episodio 5, sicuramente il migliore dal pilot anche già solo per il fatto che le vicende dei personaggi iniziano ad entrare finalmente nel vivo:

voto-5

 

 

A brevissimo anche la recensione dell’Episode 6, già andato in onda il 26 Febbraio. Come sempre, diteci la vostra nello spazio dedicato ai commenti!

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