Fortitude1×07 Episode Seven

Fortitude, superata ormai la metà di stagione, sta iniziando finalmente a giocare tutte le sue carte, proponendoci un episodio davvero al cardiopalma che, sono sicuro, ha tenuto tutti gli spettatori con il fiato sospeso in più di un’occasione. Finora, la serie si è concentrata sul mistero legato all’uccisione di due personaggi -il professor Stoddart e il […]

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Fortitude, superata ormai la metà di stagione, sta iniziando finalmente a giocare tutte le sue carte, proponendoci un episodio davvero al cardiopalma che, sono sicuro, ha tenuto tutti gli spettatori con il fiato sospeso in più di un’occasione.

Finora, la serie si è concentrata sul mistero legato all’uccisione di due personaggi -il professor Stoddart e il geologo Billy Pettigrew- ma mai si era addentrata in spiegazioni volte a chiarire più di tanto i rapporti interpersonali, il passato dei personaggi e la presenza di eventuali moventi.
Già dallo scorso episodio, tuttavia, la rivelazione dell’assassino di Stoddart ha lasciato presagire una svolta nell’intreccio degli eventi…

LE CORNA GOVERNATIVE

Partiamo dalla povera Hildur, sempre più in balia degli eventi e assolutamente incapace di reagire. Dopo la breve parentesi di felicità per l’inizio degli scavi del Glacier Hotel, Hildur viene a sapere la verità sul marito, e per di più proprio da quella stronza che teoricamente dovrebbe essere una delle sue migliori amiche: Trish.
Chiariamoci, non solo questa si scopa il maritino di Hildur con regolarità, ma se ne va pure in giro da quattro puntate a questa parte a sputare veleno contro la Governatrice per il messaggio di Charlie cancellato dalla segreteria, come se questo rappresentasse chissà quale prova della sua colpevolezza. E che sarà mai!
Comunque, proprio ora che è in procinto di andarsene da Fortitude, la simpatica vedova Stoddart mette in atto la bastardata definitiva: le spiffera tutto solo per vederla soffrire miserabilmente.

Trish-fortitude

Ovviamente Trish riesce nel suo intento, e io per questo non vedo l’ora di sentire il suono del maledetto aereo di Trish che si schianta tra i ghiacci.
Il personaggio di Hildur, con questa vicenda, sta assumendo via via un carattere sempre meglio definito, sebbene molto in contrasto con la prima impressione di fredda calcolatrice che tanto mi aveva colpito nei primi episodi. Ammetto che vederla distrutta per la rivelazione del tradimento mi ha davvero spezzato il cuore, mi riservo però la facoltà di di ricredermi a breve, perchè ho come l’impressione che sotto sotto Hildur non ci abbia mostrato proprio tutti i lati della sua personalità. La vendetta è dietro l’angolo, me lo sento.

CHI HA UCCISO BILLY PETTIGREW?

Facciamo qualche passo avanti verso la scoperta dell’assassino di Pettigrew, ma, neanche a dirlo, le cose anzichè semplificarsi si complicano ulteriormente. Questa storyline è sicuramente la più enigmatica di tutta la serie, finora gli indizi erano veramente pochi e, per fortuna, gli autori ci hanno concesso di saperne qualcosa in più.

Da una parte abbiamo la spaventosa rivelazione che Yuri Lubimov (già mi sta simpatico, con quell’aria da spaccone) fa al nostro detective preferito: tutta la polizia di Fortitude starebbe coprendo Eric, colpevole di aver sparato a sangue freddo al povero Pettigrew a seguito di un insulto alla moglie. Questa versione dei fatti, oltre a rivelare per l’ennesima volta il lato oscuro di uno dei personaggi, è spaventosamente coerente anche con quanto visto nel flashback iniziale della puntata, ovviamente sfumato dopo pochi minuti proprio per non farci vedere troppo. Tutto in pieno stile Fortitude, insomma.

Dall’altro lato, poi, abbiamo Henry, che tra un rito sciamanico e l’altro decide (poco tempestivamente, a dire il vero) di sviluppare le foto scattate durante quella famosa scorrazzata tra i ghiacciscoprendo con orrore una mano mozzata attaccata ad una trave di ferro con delle manette della polizia.

La mano di Billy Pettigrew.

In questo episodio ho rivalutato un po’ anche il personaggio di Henry, che finora ha alternato momenti di estrema lucidità ad altri di demenza senile ai limiti dell’incredibile. Ho solo paura che, nonostante le buone intenzioni, il vecchietto non abbia idea delle possibili conseguenze dei riti che si sta accingendo a compiere: il tupilak, secondo le credenze sciamaniche, può essere utilizzato per uccidere qualcuno, ma c’è il serio rischio che, nel caso in cui il nemico o l’entità siano troppo forti, il fantoccio ritorni dal mittente con intenzioni decisamente poco amichevoli.

Staremo a vedere come si evolverà questa vicenda, ma sono sicuro che non porterà a niente di buono: Henry è estremamente avventato e impulsivo in tutte le sue scelte, e il rischio di sottovalutare il nemico (che, peraltro, è al contempo suo e di tutta la piccola comunità) è assolutamente concreto.

SHIRLEY NON E’ PROPRIO IN FORMA…

Ma poi, in fin dei conti, di quale nemico stiamo parlando? Fortitude non spiega mai più del minimo indispensabile, e lo spettatore rimane con il dubbio costante di non sapere con cosa diavolo abbiamo a che fare.
Ad ogni modo, qualche indizio ci viene fornito in quella che, senza timore di essere smentito, è una tra le scene più visivamente disturbanti degli ultimi anni di serie tv.
Shirley Allerdyce è stata colta, nello scorso episodio, da una misteriosa quanto improvvisa “sindrome influenzale”. La malattia non le consentiva nemmeno di alzarsi dal letto e di mangiare, con sommo dispiacere del suo inquietantissimo compagno di vita Markus, la cui unica ragione di vita sembra essere farla mangiare a forza per mantenerla “healthy” (leggasi: sovrappeso). Lui prova una sorta di eccitazione sessuale nel vedere la propria fidanzata ingozzarsi mangiare davanti a lui -meglio se direttamente imboccata- arrivando in questo episodio ad alimentarla a forza usando un tubicino e un imbuto.

Tuttavia, è quando Markus se ne va che accade l’impensabile: Shirley si sveglia improvvisamente e si dirige con sguardo vitreo verso la madre, lo stesso che Liam Sutter aveva pochi minuti prima di uccidere il professor Stoddart. Dopo averla vista atterrare la madre colpendola alla testa con un soprammobile, abbiamo definitivamente fugato ogni dubbio: c’è qualcosa che non va a Fortitude, ed è anche qualcosa di molto serio. Shirley, infatti, apre letteralmente la pancia a sua madre colpendola ripetutamente con una forchetta, e, facendosi spazio con le mani nella cavità addominale, vomita qualcosa al suo interno per poi richiuderla un po’ sommariamente. La cosa interessante è che lei, terminato questo “rituale”, sembra finalmente libera dalla sofferenza della sua misteriosa malattia.

La scena, estremamente forte, non lascia assolutamente spazio all’immaginazione e giunge totalmente inaspettata, in quella che sembrava una storyline a sè stante (un riempitivo, quasi) e completamente slegata dal plot principale. Questa sequenza, in particolare, con la violenza così esplicita si pone anche in completo contrasto con la narrazione a cui Fortitude ci aveva abituati in questi sette episodi: quel tipo di narrazione che ti porta a credere di non aver capito proprio tutto quello che viene detto tra le righe, e ti lascia lì a riflettere per ore dopo la visione la puntata. Proprio per questi motivi, l’uccisione della dottoressa Allerdyce (non che non la odiassi, sia chiaro) acquisisce una potenza visiva che altrimenti sarebbe stata molto mitigata.
Tra le altre cose, vale la pena di ricordare che Shirley è uno dei personaggi venuti a contatto con il fossile di mammut, ancora ben nascosto nel bunker, e a questo punto direi che non vi sono più dubbi sul fatto che i due eventi siano in qualche modo collegati. Io continuo a propendere per la teoria del virus rimasto sepolto per anni, intatto, insieme al mammut tra i ghiacci del permafrost… effettivamente, però, non ho idea di quale virus potrebbe indurre una persona a compiere un atto del genere, quindi l’ipotesi paranormale non è del tutto da scartare.

La serie, in definitiva, abbandona per sempre l’etichetta di puro thriller psicologico, introducendo a tutti gli effetti un intreccio molto più vasto e corale rispetto a quanto ci abbiano voluto far credere finora.
Non condivido assolutamente le critiche che spesso leggo su questa serie, accusata (come accadde anche l’anno scorso per quel gioiellino di The Leftovers) di essere lenta nella narrazione e di non spiegare per filo e per segno tutti i misteri: la vera forza di Fortitude sta proprio nel modo magistrale in cui riesce a creare la suspence e il dubbio, costruiti lentamente tassello dopo tassello, episodio dopo episodio, fino ad esplodere in rivelazioni da infarto come quella degli ultimi minuti di questa splendida puntata. Anche sotto questo aspetto, la serie mi ricorda sempre di più una versione moderna di Twin Peaks, tra i ghiacci.

I dubbi sono ancora tantissimi, ovviamente, ma io non vedo l’ora di vedere la reazione degli abitanti della “tranquilla cittadina” alla scoperta di una nuova vittima, uccisa secondo lo stesso modus operandi da una persona che nulla aveva a che fare con gli eventi precedenti.

Ne vedremo delle belle, intanto il mio voto a questo episodio -sicuramente il migliore visto fino ad ora nonostante la qualità già eccelsa delle puntate precedenti- è di cinque PorcaMiseria su cinque.

voto-5

Porcamiseria

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