In attesa di Once Upon A Time, ABC ci ha proposto, negli ultimi due mesi, questa divertentissima sit-com a tema fiabesco, in chiave musicale, che narra le gesta dell’(inizialmente) anti-eroe Galavant.
Nel telefilm seguiamo le gesta del protagonista (interpretato da Joshua Sasse) nel disperato tentativo di salvare Madalena, la principessa dei suoi sogni, in pericolo dopo essere stata rapita e presa in sposa dal cattivone re Richard.
Il primo aspetto che salta all’occhio, e che rende decisamente peculiare questo telefilm, è l’estrema irriverenza e ironia con cui la storia (di per sé molto semplice e tipicamente fiabesca) viene raccontata.
La stessa (esilarante) Madalena, probabilmente il personaggio più riuscito della serie insieme al suo re, non sembra fare particolarmente i salti di gioia all’idea di essere salvata, preferendo all’amore eterno con il suo Galavant una vita da regina piena di ricchezza, fama e fortuna. Si rivelerà infatti cinica e spietata nei confronti del suo povero marito, re Richard, costringendolo ad un eterno voto di castità, salvo poi fare follie di nascosto (ma neanche troppo) con il suo toy-boy, il giullare di corte.
Il povero Galavant, ignaro di quello che andrà a trovare a palazzo, partirà all’avventura con il suo scudiero Sid e Isabella, principessa di un paese lontano il cui regno è tenuto sotto scacco da re Richard.
Ovviamente, la componente musicale si rivelerà assolutamente preponderante in tutte le otto puntate della mini-serie.
Le ottime musiche sono composte, tra gli altri, dai pluripremiati Alan Menken (che ha vinto diversi Academy Awards per le musiche di molti film Disney tra cui Alladin, La Sirenetta, la Bella e la Bestia e quel capolavoro di Come D’Incanto) e Glenn Slater (Sister Act).
Le canzoni, inserite perfettamente nel contesto della serie, sono davvero ben fatte e orecchiabili al punto giusto. Non sono mai stucchevoli (se non, saltuariamente, per pura ironia e spirito parodistico delle fiabe da cui prende ispirazione) e vi si pianteranno in testa fin dalla sigla di apertura del Pilot.
I personaggi tendono ad essere (come, forse, è giusto che sia) delle macchiette, ma all’opposto di come ci si potrebbe aspettare in un telefilm a tema fiabesco: la principessa da salvare è una perfida di prima categoria, Galavant si rivelerà almeno inizialmente un pigrone alcolizzato, re Richard è una femminuccia insicura e la principessa Isabella è, per usare un eufemismo, non particolarmente fine.
“Mo’ ti faccio vedere io”
L’amalgama di tutti questi personaggi anticonformisti e parodistici è estremamente riuscita, alcune puntate riusciranno a strapparvi ben più di qualche sorriso e in generale gli episodi, della durata di soli 20 minuti, scorreranno che è un piacere.
Tra l’altro una delle cose che mi fa più ridere in assoluto riguardo a questo Galavant è il fatto che abbiano inserito la serie nello slot precedentemente occupato da Once Upon a Time (ora in pausa invernale), che è uno dei telefilm di cui la serie rappresenta una perfetta parodia.
A breve la recensione degli ultimi due episodi della prima stagione, purtroppo appena giunta alla fine; spero vivamente che ABC decida di rinnovarla per una seconda stagione, perchè il finale è decisamente aperto e lascia spazio ad una continuazione come si deve.
Porcamiseria
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