Game Of Thrones7×04 The Spoils of War

È tempo di abbandonare le tattiche e gettarsi a capofitto nella battaglia: con Game of Thrones si vola altissimo nelle terre del regno di Cersei, mentre al nord Sansa continua a prepararsi per l'inverno, e riceve una visita inattesa.

0.0

Game of Thrones ci fa temere per la nostra salute e ci fa correre a prendere appuntamento dal cardiologo. “The Spoils of War” è  un episodio che mette fine alle manovre diplomatiche e agli spostamenti strategici dei Targaryen, e risponde alle veloci ed efficaci manovre dei Lannister con uno scontro frontale degno delle battaglie di Blackwater Bay, “Hardhome” e “The Battle of the Bastards”.

Il primo importante avvenimento è l’arrivo di Arya a casa, a Winterfell. Interessante la scelta degli sceneggiatori di far ricongiungere Sansa e Arya di fronte alla statua del padre: ritorna alla memoria l’esecuzione di Ned Stark, il momento in cui Arya è stata costretta a fuggire da King’s Landing, l’inizio del suo lungo e terribile viaggio attraverso un continente e fino a Essos, separata dalla famiglia. Per Sansa è stata una trasformazione, da succube di Joffrey, a pedina di Lord Baelish, a prigioniera dei Bolton. Le due sorelle non si sono mai amate particolarmente da piccole, ma si ritrovano ora una di fronte all’altra, scolpite dalle sofferenze: se prima ad unirle è sempre stato solo il cognome, ora sono entrambe cresciute tra enormi sacrifici, e potranno saldare finalmente il loro legame.

Bran non è più Bran,Meera fa notare questa metamorfosi in un essere ormai privo di qualsivoglia empatia, persino nel rivedere l’altra sorella, ricevendola come se fosse il postino che ti allunga una raccomandata. Il dono del pugnale di acciaio Valyriano non è mosso dal desiderio ma dalla razionalità: che se ne fa uno storpio di un’arma così pregiata? È un altro richiamo alla prima stagione, al sicario per uccidere Bran con mandante tuttora ignoto. Ma a Bran del pugnale non interessa più, e lo regala ad Arya, che ci mette due secondi a sfoderarlo in allenamento.

La sfida tra Brienne e Arya è uno spassoso decongestionante per farci passare tempo in leggerezza, in preparazione della seconda parte dell’episodio. La virago è costretta a impegnarsi veramente per non soccombere alla danza della piccola assassina, e lo scontro sembra terminare in parità. Ad assistere dai bastioni la sorella Sansa, incredula, e Lord Baelish, con la sua solita sinistra espressione compiaciuta sempre più vicina a una paresi facciale.

Con “The Queen’s Justicei Lannister avevano fatto un balzo avanti a livello strategico, sconfiggendo la flotta Greyjoy, ribaltando il potere dei Tyrell ed eliminando la testa dei Martell. Cersei sembra quindi dimostrarsi degna figlia di Tywin, e il banchiere di Braavos ne loda le recenti vittorie, ora che sente l’odore dei soldi. L’altro Lannister, quello che dovrebbe essere più intelligente della sorella, è invece alle prese con le ire della propria regina, alla quale prudono le mani da quando è arrivata a Dragonstone. Tyrion ha subito il secondo shampoo da Daenerys, dopo il fallimento delle sue strategie belliche, e non può fare altro che sottostare al desiderio della sua signora di saltare in groppa a Drogon e dare fuoco ai nemici.

Possiamo affermare tranquillamente che la battaglia a cui assistiamo fissa “The Spoils of War” sul podio degli episodi di Game of Thrones più belli di tutta la serie. Dal momento in cui iniziamo a sentire in lontananza il rombo galoppante dei Dothraki, restiamo incollati per quindici minuti ad assistere alla grigliata carneficina dei Lannister, terrorizzati dall’implacabile fuoco di Drogon e dalle falci della cavalleria selvaggia. L’attacco alle retrovie della carovana di ritorno da Highgarden è la mossa della regina dei draghi che tutti stavamo aspettando, spettacolare e distruttiva in tutto la sua perfezione grafica: per la CGI questa volta non hanno badato a spese – risparmiando su battaglie passate.

É importante sottolineare cosa provano i due Lannister durante la battaglia, l’uno da spettatore, l’altro da protagonista. I due fratelli assistono impotenti al rogo dei soldati di famiglia, inghiottiti dalle fiamme e dal terrore degli ultimi attimi di vita, la peggiore delle morti di Game of Thrones. Tyrion quasi si vergogna di vedere la propria gente morire in questo modo, e probabilmente teme anche per l’incolumità di Jaime – soprattutto nelle battute finali. L’inferno è quello che vediamo in questi attimi concitati di battaglia, in cui Bronn torna alla ribalta mentre fugge dai Dothraki per andare ad azionare la balestra ammazza draghi; combattuti tra i due schieramenti, siamo rimasti in ansia per entrambi i contendenti.

Sapevamo che i draghi prima o poi sarebbero entrati in azione, eppure questo episodio ci ha ugualmente sbalordito, vuoi per l’eccellenza della regia e del montaggio, vuoi per il crescente coinvolgimento emotivo, temendo prima per la vita di Daenerys, poi per quella di Bronn e Drogon, infine per quella Jaime. Il cavaliere dei Lannister ha perso carattere nelle scorse stagioni, e vederlo combattere in battaglia ha finalmente ridato al personaggio il ruolo da protagonista che merita – e che reclama nella saga cartacea di George R.R. Martin.

Dany ha finalmente ottenuto quello che vuole, cioè vincere una battaglia scatenando l’inferno, e sospettiamo che ciò potrà creare delle crepe con la sua Mano, Tyrion. Cersei subisce una scottante sconfitta, ma ha comunque sistemato i conti con la banca di Braavos, che ora potrebbe decidere di appoggiarla nel conflitto: anche questa è una pedina da non sottovalutare all’interno del complicato gioco di guerra e potere di Game of Thrones. Gli Stark invece languono a Winterfell, pericolosamente insediati dalla linguaccia di Lord Baelish, che ora potrebbe essere costretto a giocare a carte scoperte visto che Bran, per quanto affettuoso come un cadavere, ora è praticamente onnisciente.

Il giro di boa di questa stagione di Game of Thrones è stato ampiamente portato a termine, ma mancano ancora diversi elementi all’appello, soprattutto dove la minaccia dei white walkers è palpabile e immediata. Con così tanti avvenimenti in così poco tempo tutto viene raccontato alla velocità della luce, con il rischio di perdere elementi di caratterizzazione dei personaggi. In “The Spoils of War” il lavoro viene portato avanti egregiamente su tutti i fronti, lasciando alla battaglia il compito di ridare profondità a uno dei personaggi cardine della saga, e ritessendo la tela della famiglia Stark, soggetta suo malgrado a un traumatico salto generazionale.

5

 

Vota l'episodio!

Sei d'accordo con noi o avresti dato un voto diverso? Dai i tuoi porcamiseria all'episodio e dicci che ne pensi nei commenti!

1 Porcamiseria2 Porcamiseria3 Porcamiseria4 Porcamiseria5 Porcamiseria
Hanno votato questo episodio 55 lettori, con una media di 4,73 porcamiseria su 5.
Loading...

 

https://twitter.com/wavingfeather/status/894665132487434249

Ti è piaciuto l'episodio?

like
0
Mi è piaciuto
love
0
Tutto!
haha
0
Divertente
wow
1
Porcamiseria!
sad
0
Meh...
angry
0
Che schifo

Commenta l'articolo

Simili a Game Of Thrones