Gotham2×03 The Last Laugh

The Last Laugh, con il suo finale, ha fatto impazzire e dividere i fan di Gotham, un episodio che fonde bene azione e giochi di potere concentrando il focus sul nuovo Jim Gordon, la corsa folle di Jerome verso la follia e i piani di conquista di Theo Galavan. Gotham comincia a distanziarsi dal canone e […]

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The Last Laugh, con il suo finale, ha fatto impazzire e dividere i fan di Gotham, un episodio che fonde bene azione e giochi di potere concentrando il focus sul nuovo Jim Gordon, la corsa folle di Jerome verso la follia e i piani di conquista di Theo Galavan. Gotham comincia a distanziarsi dal canone e solo il tempo riuscirà a chiarire se è stata una scelta azzeccata.

Attenzione: da qui in poi, inevitabilmente, spoiler.

 

The Last Laugh From Hell(er)

Per mesi ci siamo tormentati chiedendoci se Jerome fosse il Joker, e con questo episodio la risposta è arrivata.
Già in Damned if you do… avevamo parlato del concetto di “idea di follia” e di “virus” e nelle scene finali è chiaro che è proprio quella la direzione in cui lo show vuole andare.
Jerome è morto, la camera ha indugiato minuziosamente su Theo Galavan che conficca ed estrae la lama dal collo del ragazzo, lasciando poche speranze e nessun dubbio. Nonostante Cameron fosse superlativo nel suo ruolo, la scelta di eliminarlo dal cast potrebbe rivelarsi positiva, meglio un ottimo personaggio morto prematuramente che uno divenuto mediocre ma vivo.


Jerome, nel suo manierismo stereotipato sarebbe presto diventato caricaturale, come proto-Joker, in mancanza della sua nemesi, non avrebbe avuto possibilità di uno sviluppo reale del personaggio, che sarebbe rimasto totalmente inespresso.
Il futuro Joker non sarà una semplice copia di quello che è stato Jerome ma piuttosto parte di un pattern criminale che comincia ad instaurarsi e che avrà il suo massimo rappresentativo nel Joker.
Nell’abbracciare questa ipotesi bisogna soprattutto ricordarsi del contesto sociale in cui i Maniax stanno operando. La città nel giro di pochi mesi ha avuto a che fare con una sanguinosa guerra fra bande, corredata da almeno una decina di killer truculenti ed è solo l’inizio di una Gotham che dovrà far fronte ad almeno altri 10 anni stretta nella morsa della violenza. Si può davvero essere certi che il mondo dopo così lungo tempo e così tanti criminali si ricorderà di Jerome Valeska?

Il gioco dei proto-personaggi sembra aderire bene a Barbara che, in The Last Laugh, inanella una citazione dopo l’altra della celebre Harley Quinn. L’illusionista e l’aiutante sono un riferimento palese alla coppia fumettistica, non fosse bastata la chiara ispirazione nel vestiario, inclusa la maschera e i guanti fino al gomito. In generale però il restyling di Barbara risulta poco convincente e fa più volte storcere il naso. Si ha l’impressione che faccia un po’ da toppa nelle storyline e che venga schierata all’occorrenza spesso senza una reale coerenza, una sensazione imputabile probabilmente ad un mancato approfondimento sullo schermo dell’evoluzione del personaggio che porta lo spettatore ad essere confuso più che intrigato.

Theo Galavan al contrario riesce a consolidarsi sempre di più ad ogni episodio, se inizialmente il personaggio mancava un po’ di appeal, con il passare delle puntate James Frain acquista sempre più sicurezza rivelando una personalità ben più subdola e arrivista, soprattutto viene accentuata la sua misteriosa voglia di rivalsa verso una città che ha cancellato la sua famiglia dall’albo d’onore. Un uomo calcolatore e meticoloso capace di ordire omicidi di massa senza mai sporcarsi direttamente le mani, si espone solo quando uccide Jerome, con il solo scopo di diventare l’eroe di Gotham.
Coinvolgere il piccolo Bruce nel suo piano si è rivelato vincente, assicurandosi in un colpo solo un eco mediatico non indifferente e il supporto della Wayne Enterprises.
Lentamente, possiamo notare, come Theo stia distruggendo completamente i poteri forti di Gotham; dopo aver azzerato i vertici della GCPD, è arrivato anche il momento di ribaltare la situazione politica della città, che ora si vede costretta a procedere senza un sindaco e il suo vice lasciando la strada spianata ai giochi di potere e di conquista di Galavan.

Spotted

Gordon, scopertosi un novello Conte Thurn, sarà costetto per l’ennesima volta a richiedere l’aiuto di Pinguino. Le capacità di agire in sordina di Galavan viene, per ora, confermata del fatto che Oswald sembri totalmente all’oscuro degli eventi, è difficile immaginarlo così calmo di fronte ad una minaccia così grave per la sua posizione di Re di Gotham, soprattutto vedendo come sia suscettibile con chiunque metta in discussione il suo ruolo.

To me, you will always be that little umbrella boy

Seppur Bullock si dimostri preoccupato che Pinguino possa avere delle mire crudeli nei confronti di Jim Gordon si può speculare come egli abbia mal compreso il suo atteggiamento. Il rapporto che Oswald sembra ricercare, in modo strambo s’intenda, è una sorta di “bromance”: l’attaccamento verso Jim traspare nei modi che Pinguino riserva esplicitamente per lui, l’unica persona, ad esclusione dell’amata madre, che lo abbia trattato in modo umano.

Brucelina

A fare da intramezzo un po’ leggero all’episodio vi sono le scene dedicate a Bruce ed Alfred entrambi intenti ad abbordare ed entrambi con risultati più che fallimentari.
Durante la serata di beneficenza assistiamo al primissimo incontro fra Leslie Thompkins e l’erede dei Wayne. Il loro rapporto sia nei fumetti che nei cartoni è molto intimo e diventa una figura di rifierimento per Bruce (e per Batman) al pari di Alfred, il che rende ancora più spassoso vedere il maggiordomo flirtare in modo imbarazzante con la donna.
Bruce nel contempo incontra Selina, venuta alla cena per ”lavorare”.

Selina, I miss you.

Considerano la giovane età dei personaggi, lo show riesce a mostrare questo inzio di lovestory in modo molto delicato, nonostante i due non si allontanino enormemente dallo stereotipo pre-adolescenziale televisivo si nota, soprattutto nel caso di Bruce, come il loro comportamento sia mitigato dall’intervento degli adulti.
Apprezzata la fine citazione a Batman Returns, possiamo osservare come le due Selina Kyle, Camren Bicondova e Michelle Pfeiffer, indossino la stessa pettinatura.

Gotham continua a dare conferme e seppur impossibile non valutare la possibilità che possa avere un crollo conseguente alla perdita di Cameron Monaghan sulla carta ci sono tutte le premesse per poter essere fiduciosi di cosa Heller&Co. hanno in serbo per noi. Perché, omaggiando e salutando Jerome, non abbiamo visto ancora nulla. Giusto?

4.5

Non dimenticate di farci sapere la vostra sull’episodio e sulla morte di Jerome lasciando un commento qui sotto o sui nostri social: Facebook o Twitter!


 

“I’m the king of Chinooo”

I fan hanno preso benissimo la morte di Jerome, un tweet per sintetizzare il mood:

La nave #brucelina è salpata.

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