Gotham2×07 Mommy’s Little Monster

A Gotham è guerra aperta: Barnes contro Pinguino, Pinguino contro Theo, Theo contro Bruce, Bruce contro Selina. Tanti nemici, pochissimi amici, le munizioni non scarseggiano e sopratutto “too many feelings”. Concluso l’arco di Firefly tornano prepotenti i giochi di potere di Galavan ma il pathos è tutto nelle mani di Pinguino e Nygma. Neanche Una […]

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A Gotham è guerra aperta: Barnes contro Pinguino, Pinguino contro Theo, Theo contro Bruce, Bruce contro Selina.
Tanti nemici, pochissimi amici, le munizioni non scarseggiano e sopratutto “too many feelings”. Concluso l’arco di Firefly tornano prepotenti i giochi di potere di Galavan ma il pathos è tutto nelle mani di Pinguino e Nygma.

Neanche Una Madre Potrebbe Amare Theo

Gotham 2x07 Mommy's Little Monster Recensione

La dipartita della deliziosa signora Cobblepot non arriva di certo inaspettata. Gotham non solo elimina un personaggio senza futuro ma lo spreme fino in fondo rendendolo funzionale alla trama. La rabbia di Pinguino che perde l’unica persona disposta ad amarlo incondizionatamente esplode senza freni e ha il suo culmine ai festeggiamenti per il neo-sindaco Theo GalavanOswald non è mai stato un vero villain in Gotham, sempre in bilico fra l’essere un’antagonista e un alleato, con gli showrunner liberi di usarlo come meglio credevano.
Mommy’s Little Monster invece preme sui sentimenti e lo trasforma definitivamente in un anti-eroe.

-He killed here, Jim
-I know

La scena fra i due si rivela emotivamente la punta di diamante dell’episodio. Se Jim Gordon già aveva dei sospetti su Galavan, Pinguino toglie ogni dubbio, scoprendo non solo il suo doppio gioco ma anche il bersaglio finale del piano: Bruce.

Men such as penguin will no longer be tolerated, these are men who scurry from the light of decency like cockroaches. A man who, not even a mother could love

Theo, nonostante la sua farsa sia stata smascherata, non sembra per nulla preoccupato ed anzi continua a stuzzicare Pinguino descrivendolo come un uomo “che neppure la madre potrebbe amare”.

Gotham 2x07 Mommy's Little Monster Recensione

James Frain con il passare degli episodi è sempre di più a suo agio nel ruolo, il dover “recitare male” di proposito riesce a dare un tocco cartoon in più ed è sempre divertente vedere i suoi modi affettati e melliflui.

In famiglia però non va altrettanto bene, e Tabitha sembra cominciare ad incagliarsi in quello che era lo stesso problema di Barbara (fortunatamente poco presente ultimamente), ovvero  l’essere utilizzata quasi come riempitivo, perché c’è bisogno di una spalla a cui far dire la battuta per permettere al protagonista di splendere. Rimane purtroppo poco credibile: basta farle ripetere venti volte “Quando tocca a me il divertimento?” a dipingerla come malvagia? No. Soprattutto considerando che, palesemente, le scene di azione ogni puntata non le mancano. È sicuramente più interessante quando indossa i panni di Tigress, ma ciò non basta a dare spessore al personaggio, nonostante scene decisamente d’effetto come la morte del povero Martinez preso a stilettate sul collo.

L’ennesima morte di un membro della Strike Force sarà sicuramente un punto di svolta per Jim che ora ha un punto di vantaggio su Barnes. Inoltre cominciamo anche a capire perché i poliziotti della GCPD siano dei lavativi e perché Jerome sia riuscito a fare una mattanza alla centrale: esporsi vuol dire rischiare e il gioco non vale la candela.

Catfight

Se c’è una cosa che mal digerisco nei k-drama è quando c’è un malinteso e il protagonista invece di spiegare e risolvere il problema rimane a beccarsi tutti gli insulti del caso. In questo senso, Selina va full korean, e invece di far presente a Bruce che la sua nuova amica di testosterone l’ha insultata fino a 5 secondi prima, si lagna di cose random.

Bruce è talmente insicuro e remissivo (e pieno di ormoni in subbuglio) che non riesce a vedere chiaramente, così preoccupato di fare colpo sul nuovo amico che preferisce trattare di pezza il vecchio. Non che manchi di realismo ma non posso far a meno di notare come qualche recensione fa avevo applaudito allo show, rimarcando come Gotham riuscisse a mitigare lo stereotipo dello stronzetto pre-adolescenziale, ma ora mi tocca ritirare tutto.

Con Alfred fuori dai giochi, Silver St. Cloud è libera di fare ciò che vuole; ora senza dubbio sappiamo che la ragazzina è complice di Theo e aiuterà lo “zio” ad impossessarsi della Wayne Enterprises.

Gotham 2x07 Mommy's Little Monster Recensione
Gotham può mettere su una sfida fra Selina e Silver senza interventi esterni: nonostante i piani di Theo siano stati rivelati, né Jim né Bruce hanno idea della vera natura di Silver, relegandola probabilmente al ruolo di vittima e pedina.

Qualche dubbio rimane su Alfred: il modo in cui “schiaffeggia” simbolicamente Silver zittendola, fa sperare che possa cominciare ad annusare la trappola, o più semplicemente sono fantasticherie di qualcuno che vorrebbe vedere un “matrimonio di convenienza” fra Alfred e Selina.

A dispetto dei modi, ci aspetta una catfight in piena regola.

Nygma vs Nygma

Mentre a Gotham tutti sono in guerra gli uni con gli altri, Edward si distingue e si mette a litigare con se stesso.

La scena finale, con l’accettazione di quanto il suo lato oscuro sia “bellissimo”, è riuscita ad essere commovente, spaventosa ed elettrizzante nello stesso momento. Le apparizioni di Nygma, seppur anch’essere molto dark, sono riuscite a spezzare bene l’episodio, concedendo anche qualche risata, come con la mano nella macchinetta delle merendine.

Gotham 2x07 Mommy's Little Monster Recensione

Lo sviluppo del personaggio è sicuramente uno dei meglio riusciti della serie. Gotham è partita fin dal principio con il piede giusto scegliendo di inserirlo come parte del cast permanente: questo ha dato l’occasione agli autori di avere una ventina di episodi per far sì che il pubblico si affezionasse e riuscisse ad identificarsi in Ed – strambo e un po’ nerd sfigato ma ancora nei ranghi – per poi, sempre con lentezza così da non perdere il legame costruito con lo spettatore, lanciarlo nella corsa all’inseguimento dell’Enigmista.

Gotham riesce a fare qualcosa di un po’ insolito ma, almeno personalmente, piacevole: sviscerare la psicologia dei villains fino a farceli amare. Così con Nygma come con Pinguino, proviamo pena e tenerezza perché comprendiamo la storia dietro il mostro. Senza addentrarmi nella morale, vale la pena notare come questo non accada con Theo, Galavan non è un outcast, o almeno non umanamente. Gotham porta all’estremo qualcosa che si era solo intravisto in Batman Returns di Burton: volenti o nolenti la morte di Oswald e la cerimonia dei pinguini che lo riportano nell’acqua ha fatto commuovere tutti.

In generale lo show riesce sempre ad essere più che sufficiente ma ha sempre quel qualcosa che gli impedisce di essere totalmente soddisfacente. Rinsaldata la trama, sono alcuni personaggi ad essere un po’ altalenanti: la causa può risiedere nell’averne troppi, tanto che spesso non c’è tempo per dar loro spazio, relegandoli così ad “apparizioni”, cosa che funziona con Harvey Dent ma non con quelli che dovrebbero essere realmente funzionali alla storia.

4

 

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Una tipica serata a Gotham:

Per i pigri Giulia fa un TL;DR della recensione:

In fretta, portate il pasticcio di piccione!

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