Gotham2×11 Worse Than A Crime

Che Gotham non sia mai stato così fedele al fumetto da cui ha preso l’ambientazione si è dimostrato chiaro fin dalle prime puntate; ha sempre strizzato l’occhio, per così dire, ai suoi spettatori, per cercare chi tra loro avesse letto le pagine dell’Uomo Pipistrello e regalargli citazioni ed easter eggs sapientemente nascosti. C’è tuttavia un punto su […]

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Che Gotham non sia mai stato così fedele al fumetto da cui ha preso l’ambientazione si è dimostrato chiaro fin dalle prime puntate; ha sempre strizzato l’occhio, per così dire, ai suoi spettatori, per cercare chi tra loro avesse letto le pagine dell’Uomo Pipistrello e regalargli citazioni ed easter eggs sapientemente nascosti. C’è tuttavia un punto su cui, finora, Gotham era sempre stato fedele: James Gordon, l’uomo giusto e leale, l’uomo che ha evitato di uccidere il Pinguino nel pilot della prima stagione perché lui certe cose non le fa, perché i poliziotti seguono la legge.
Ma il mid-season finale, questa volta, spariglia tutte le carte in tavola.

2x11 Worse Than A Crime Gotham Recensione

Avevamo lasciato Bruce Wayne con l’amichevole compagnia di Galavan e un coltello francamente imbarazzante. Lo ritroviamo vestito con un saio bianco, da perfetta vittima sacrificale, in attesa di essere sgozzato come un vitello dall’Ordine di St. Dumas al completo, così da lavare col sangue i peccati di Gotham City e, perché no, vendicare finalmente la damnatio memoriae della Famiglia Dumas.

La puntata è costruita seguendo due filoni principali, in un intreccio ben riuscito che alterna atmosfere frenetiche alle confessioni di Bruce a Silver, fatte in cella. Silver St. Cloud, che credevo avesse la caratterizzazione di un comodino o quasi, magicamente si redime: gli sceneggiatori hanno saputo donarle la paura, la tristezza e l’indecisione di chi è costretto – da Theo Galavan, che vince il premio come miglior zio dell’anno – a compiere azioni terribili pur di restare parte della famiglia. L’ultimo compito che le viene assegnato è quello di far innamorare nuovamente il rampollo Wayne di lei e ottenere un bacio d’addio.

2x11 Worse Than A Crime Gotham Recensione

Le chiacchiere in cella, scandite solo dal ticchettio dell’orologio, riescono in un terreno insidioso: donare profondità a momenti altrimenti piuttosto vuoti, in attesa del sacrificio finale. Non è banale la semplicità dei discorsi tra Bruce e Silver e non è affatto scontata la reazione finale del futuro Batman; per salvare la bella biondina, le regala ciò che doveva ottenere da lui: un innamorato bacio d’addio. Bruce Wayne ha sempre saputo come fare per agire nell’ombra e salvare tutti quanti.

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Mentre si consumano le ultime ore di master Bruce, ritroviamo un Alfred redivivo – ancora non mi è chiaro come abbia fatto a uscirne praticamente illeso, ma dettagli – e un giovane Lucius Fox – che non ho ben capito se è stato tenuto segregato sottoterra tutto questo tempo a riparare l’hard drive distrutto – che si rivolgono alla polizia per ritrovare lo scomparso piccolo Wayne.
Anche Jim Gordon, dopo il brusco finale della puntata precedente, è sparito e ricercato dalla polizia: il Pinguino l’ha portato direttamente a casa di Ed Nygma, che ormai è un ricovero per randagi o quasi.

È qua, infine, che si raduna tutto il gruppo di salvataggio: in una scena a dir poco badass (qualcuno degli scenggiatori deve aver visto I Mercenari da poco), Gordon, Bullock, Cobblepot e Alfred – più tutti gli sgherri del Pinguino – marciano guidati da Selina verso la Torre di Galavan, per un’irruzione in grande stile senza attendere i rinforzi della polizia, prontamente informata da Lucius (che da bravo volpone, ha sempre un piano B in caso qualcosa andasse storto).

 

BADASSERY AGAIN.

Il finale è a dir poco action, anche se forse un po’ troppo frettoloso: ovviamente, tutto l’Ordine di St. Dumas viene trucidato o quasi, Bruce viene salvato e Tabitha scappa con Silver, lanciandosi dalla finestra e lasciando un irriconoscibile Galavan – secondo le sue parole – alla mercé di James Gordon.

Ma il detective ha smesso di commettere “errori”; giusto un paio di puntate fa, la sua clemenza nei confronti di Flamingo gli si è ritorta contro, ripagandolo con la morte di un’agente. Questa volta, pur inizialmente deciso a consegnare Theo Dumas alla giustizia, il finale è decisamente più amaro: Jim scappa col Pinguino, fuggendo nella zona portuale per quella che è una vera e propria esecuzione, che non ha nulla da invidiare ai cari vecchi metodi di Falcone e Maroni.

2x11 Worse Than A Crime Gotham Recensione

La linea che separa vendetta e giustizia è molto sottile e Gordon, senza guardarsi indietro, l’ha cancellata con un colpo di pistola – un colpo di grazia, dopo che Cobblepot rischiava di uccidere Galavan a bastonate.
Quel limbo grigio in cui Gordon si è barcamenato per tutto questo primo ciclo di stagione è stato spazzato via in un lampo, facendo virare l’uomo retto e giusto verso il nero più profondo, rendendolo giudice, giuria e boia.
Ne ha fatti di passi, James, da quando era solo un detective sbarbatello che pensava che la giustizia andasse messa prima di tutto.
Questa sua versione più nera vi piace?
Personalmente trovo che Gotham abbia preso una direzione ben precisa, ma non so ancora se un cambiamento così grosso in un personaggio così importante mi piaccia davvero.
Staremo a vedere.

2x11 Worse Than A Crime Gotham Recensione

Il finale lascia aperti solo piccoli spiragli, in realtà, perché ciò che ha da venire è ancora tutto da costruire: la dottoressa Lee è incinta e – forse – prossima al matrimonio con Gordon, Tabitha e Silver sono in fuga e c’è un nuovo “cattivo” all’orizzonte.
In una strizzatina d’occhio decisamente ammiccante, all’Indian Hill una tale Miss Peabody parla di un certo Professor Strange mentre si occupa del cadavere di Galavan – a cui il Pinguino ha ficcato il suo ombrello giù per la gola. E tra i vari cadaveri conservati come pesci rossi in una boccia, spicca una silhouette familiare con un taglio di capelli inconfondibile: Fish Mooney, probabilmente.
Lo stacco ci porta direttamente in un vicolo buio, dove quello che sembra Mr. Freeze congela un poveretto in fuga da lui.
Winter is Coming, è proprio il caso di dirlo anche qua.

Tre porcamiseria e mezzo per un finale decisamente “figo” ma che non mi ha convinta fino in fondo. Spero che le conseguenze del gesto di Gordon non spingano la serie in un loop infinito di sensi di colpa e redenzione, perché rischierebbe di snaturare completamente il personaggio di Jim, che pur avendo compiuto un gesto estremo l’ha fatto con cognizione di causa.

3.5

 

Gotham City ci saluta fino alla fine di febbraio.
Vi mancherà?


 

Crossover inaspettati:

Un B&B piuttosto creepy:

Così deliziosamente british:

 

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