Gotham2×17 Into The Woods

Strange, l'Enigmista e il ritorno del Pinguino in questa puntata di Gotham che si addentra ancora una volta nell'oscurità dell'anima dei protagonisti. Se anche i buoni cominciano ad avere dubbi, chi rimarrà a salvare la città? Trovate tutto nella recensione di SerialFreaks

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Gotham comincia a prepararsi per il finale di stagione portando a termine alcune storyline e recuperando le trame principali che erano state accantonate per qualche episodio, senza perdere di vista però il tema generale di questa stagione: il lato oscuro che alberga in ogni essere umano. L’omicidio dei Wayne torna a fare da filo conduttore tra le vite di SelinaBruceAlfred, ma soprattutto Gordon. Frattanto anche la parentesi Cenerentola del Pinguino si conclude nel peggiore dei modi, recuperando le dimensioni caratteriali perse dal personaggio nelle puntate precedenti.

gotham recensione 2x17 Into The Wood

Se per Oswald Cobblepot le cose sembrano tornare ad una insana quotidianità, lo stesso non può dirsi di Edward Nygma, smascherato a fine puntata dallo stesso Gordon, che aveva umiliato e fatto arrestare. La genesi dell’Enigmista è stata una delle più lunghe e dosate della serie, e due episodi fa era esplosa in tutta la sua genialità. Purtroppo parte di quel lavoro certosino viene inficiata dalla successione di eventi che portano Edward a tradirsi di fronte a Gordon e dalla confessione finale che va a beneficio solo dei capi d’accusa da sostenere al processo. Resta comunque l’impronta di un valido villain, che probabilmente rivedremo, capace non solo di tenere testa a Gordon e di essere, a tratti, un passo avanti a lui, ma soprattutto di rappresentare la sua versione più oscura, il risultato di quella corruzione che lo ha assalito quando ha ucciso, ad esempio, Galavan.

Nygma: Psychopath seems a strong word.
Gordon: He bludgeoned a man to death with a crowbar in cold blood. He’s sick.
Nygma: You say that, yet you’ve killed lots of people, haven’t you? That was in the line of duty. And a person who would kill in cold blood is a psychopath.

Il sottile gioco di rimandi esplode poi nel finale, quando un rassegnato Jim chiede più per se stesso:

Gordon: How did this happen to you? How did you become this?
Nygma: You dummy. This is who I am. It was just finally admitting the truth to myself. Well, that and murdering some people.

Bruce Wayne intanto è alle prese con la sua nuova identità di Robin Hood al fianco di una non troppo convinta Selina. Mentre scopriamo che Alfred non è l’unico a saper badare alla casa, assistiamo anche allo sgretolamento del rapporto tra i due adolescenti, separati da punti di vista che si sfiorano per poi prendere strade differenti. Sarà soprattutto il desiderio di conoscenza e vendetta del giovane Wayne, abilmente solleticato da un apprensivo quanto inusuale Alfred preoccupato per Selina, a ergere un muro tra la coppia di ragazzi. Lo stesso Alfred, in questo episodio coscienza collettiva dei protagonisti, fa leva sul senso di colpa di Jim Gordon, la cui negligenza nel risolvere il caso dell’omicidio dei Wayne ha portato Bruce a cercare nella strada una maestra di vita.

gotham recensione 2x17 Into The Wood

Il detective non può far altro che rinunciare alla proposta di ritornare al suo vecchio lavoro, almeno fino a quando non avrà saldato il suo debito d’onore, riscattando la promessa fatta al piccolo Wayne nel pilot. Non avrà comunque tempo di annoiarsi, perché se da un lato è schiacciato da un immane senso di colpa per la perdita del figlio con Lee, dall’altro si ritrova alla porta di casa un’apparentemente rinsavita Barbara Kean, fresca di rilascio da Arkham, da dove è più semplice uscire che dalla prigione del Monopoli. La sottotrama dell’ospedale psichiatrico, dopo un iniziale guizzo che aveva portato a un’evoluzione interessante, comincia a perdere colpi, probabilmente a seguito del centellinamento delle informazioni e all’allungamento abnorme degli eventi. Che fine hanno fatto i morti recuperati da Hugo Strange? Qual è il piano del malefico dottore?

Probabilmente il tutto ci verrà svelato nei prossimi episodi, ma l’aver presentato così presto alcuni elementi del piano, poi miseramente abbandonati per dedicarsi ad altri sviluppi, ha comportato un ridimensionamento della minaccia di Strange, che all’inizio invece sembrava non solo incombente ma anche più pericolosa rispetto al potenziale che ha adesso. Di certo le terapie del dottore non funzionano benissimo – non che avessimo dubbi – e anzi hanno forse l’effetto di acuire la crudeltà dei pazienti – il Pinguino è sembrato ancora più spietato nella sua versione hannibalesca.

gotham recensione 2x17 Into The Wood

Una menzione a parte merita il personaggio di Harvey Bullock, interpretato dall’ottimo Donal Logue, che è riuscito a ricavarsi una nicchia in cui svilupparsi nonostante l’avaro minutaggio dedicatogli nelle maggior parte delle puntate. L’attenzione riservatagli da qualche episodio a questa parte, la marcatura della solida amicizia che lo lega a Gordon nonostante la differenza metodologica nel fare il proprio mestiere, hanno messo in risalto un’ottima spalla capace di non sfigurare accanto al protagonista.

Gotham continua a spingere sul leitmotiv della stagione, la presenza del mostro dentro di noi, di quella parte oscura pronta a prendere il controllo. Sia che si manifesti attraverso l’ossessione, come nel caso di Bruce, sia che sfoci nella violenza più cruda, come in Oswald, Edward o lo stesso Jim, questa commistione di bianco e nero, luci e ombre, porta alla confusione dei confini tra il bene e il male, evidenziando l’impossibilità di una soluzione manichea della questione. Il tema è certamente interessante, e la serie lo sta portando avanti dignitosamente, permettendosi anche episodi come questo, in cui qualche sbavatura, qualche déjà vu e un paio di soluzioni visive un po’ azzardate (il salto di Bruce da un palazzo all’altro, per quanto importante ai fini dello sviluppo del personaggio, è abbastanza inguardabile) abbassano sensibilmente il livello della puntata.

3.5

 

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Note

  • In un momento dell’episodio Selina si rivolge ad Alfred chiamandolo Jeeves, appellativo diventato riferimento di “maggiordomo” per antonomasia dopo il successo del personaggio omonimo creato dallo scrittore P.G. Wodehouse.

Che cos’è il genio?

L’altro genio della puntata:

Tutti presi dai fratelli, e intanto chi pensa al resto?

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