Grey's Anatomy11×13 Staring At The End

Amelia e Nicole sono le protagoniste indiscusse di questo episodio: due donne e due medici molto diverse, i cui percorsi personali e professionali sono indissolubilmente legati tra loro. La crescita del tumore di Nicole infatti, scandisce il loro tempo: la Hermann cerca di prepararsi alla (probabile?) morte in sala operatoria mentre, al contrario, Amelia cerca […]

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Amelia e Nicole sono le protagoniste indiscusse di questo episodio: due donne e due medici molto diverse, i cui percorsi personali e professionali sono indissolubilmente legati tra loro. La crescita del tumore di Nicole infatti, scandisce il loro tempo: la Hermann cerca di prepararsi alla (probabile?) morte in sala operatoria mentre, al contrario, Amelia cerca di pianificare e preparare l’intervento nel migliore dei modi.

Questo tredicesimo episodio è atipico per certi versi: è molto introspettivo, non ci sono grossi passi in avanti nella trama orizzontale, i casi della settimana sono pressoché inestistenti e, SOPRATTUTTO, a malapena incrociamo Meredith.

Nicole affronta la Morte facendo ciò che sa fare meglio: sceglie una serie di interventi difficili da eseguire prima dell’intervento, cercando così di insegnare ad Arizona quanto più le è possibile. Il rapporto tra le due è profondamente cambiato: Arizona non ha più quel timore reverenziale che la rendeva una sciocca agli occhi di Nicole e diventa, nonostante le sue ritrosie, una persona molto importante nella vita della Herman. Persino Callie è ingelosita da questo loro rapporto. Mollare le redini del suo lavoro e della sua vita non è però un’operazione facile per Nicole: inizialmente rifiuta la radioterapia prescritta da Amelia, perché troppo mortificante, troppo invasiva. La terapia però è fondamentale per la buona riuscita dell’intervento, perché il tumore ne uscirebbe parecchio indebolito. Sarà Arizona a farle cambiare idea; la scena in cui affronta la prima seduta è molto commovente. Nicole viene ricoperta da una sorta di maschera bucherellata prima di essere bombardata dalle radiazioni: la paura è tanta e la Herman cerca conforto nelle mani di Arizona, ormai diventata una vera amica.

Parallelamente, Amelia si prepara all’intervento come meglio può. Il suo commitment è totale: ripassa con perizia tutte le fasi dell’intervento (18 ore!) ed evita anche di cedere alle attenzioni di Owen. Non mancano ovviamente i momenti di panico totale: la procedura è complicatissima, il tumore sembra vivere di vita propria, i rischi sono altissimi. D’altronde, ciò che sta per eseguire è un intervento mai eseguito prima: GIUSTAMENTE quindi, l’ospedale le chiede di tenere dei seminari interni nei quali illustrare tutta la procedura a medici e specializzandi. Così, giusto per NON farle pressione. La Shepard però se la cava egregiamente, illustrando con passione e sentimento quello che sarà il suo lavoro: la sua descrizione del tumore è davvero appassionante. In realtà, non le ho sentito pronunciare alcun termine medico, ma solo blaterare sul “carattere” del tumore. IO BOH.

Oltre alla paura fottuta di mandare tutto a puttane, Amelia deve fare i conti anche con l’incombente figura di Derek. Molti infatti le chiedono se anche Derek avrebbe partecipato all’intervento, essendo lui un neurochirurgo di fama mondiale. Per Amelia, “l’altra Shepard”, questa impresa rappresenta un bivio importante: diventerà anche lei un chirurgo rispettato da tutti o diventerà “la Shepard sbagliata” nel caso dovesse fallire? Io me la farei addosso fossi in lei.

I dubbi e le incertezze vanno comunque messi da parte subito: il tumore di Nicole è arrivato al nervo ottico. Giunge quindi il momento di andare in sala operatoria: Nicole e Amelia si apprestano ad andare incontro al loro destino, dinanzi a TUTTO l’ospedale in pratica che starà lì a guardarle per 18 ore. Una sola domanda mi viene spontanea: ma al resto dei pazienti chi ci pensa?

Questa svolta introspettiva ha reso senz’altro singolare e poco banale questo episodio: Amelia e Nicole sono le due belle novità di questa undicesima stagione. Nicole è la versione “badass” di Addison Montgomery Shepard prima che rincretinisse in quel di L.A.: chirurgo di fama mondiale, tosta, che difficilmente cede alle emozioni, facendole trasparire a stento. L’interpretazione di Geena Davis poi, è impeccabile. Amelia è invece un personaggio molto complesso: una donna frizzante e libertina a primo impatto, ma che si rivela invece molto fragile e diffidente per via del suo difficile passato costellato di sparatorie, fidanzati morti per overdose, dipendenze, perdita di un figlio.

Quattro porcamiseria su cinque per me!

voto-4

Porcamiseria

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