Grey's Anatomy11×14 The Distance

Questo episodio rappresenta sicuramente la celebrazione della migliore new entry di Grey’s Anatomy di questa undicesima stagione e che ha rubato la scena a TUTTI: Amelia Shepherd. The Distance non è solo l’epilogo della storyline della Herman, ma è un ritratto a 360 gradi di chi, come Amelia, ha tutto da dimostrare e deve affrontare una delle prove […]

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Questo episodio rappresenta sicuramente la celebrazione della migliore new entry di Grey’s Anatomy di questa undicesima stagione e che ha rubato la scena a TUTTI: Amelia Shepherd.

The Distance non è solo l’epilogo della storyline della Herman, ma è un ritratto a 360 gradi di chi, come Amelia, ha tutto da dimostrare e deve affrontare una delle prove più grandi della sua vita. E sì che di prove Amelia ne ha superate (e non poche) nella sua vita, ma, a livello professionale, questa è la più grande, è la sua grande occasione di dimostrare di non essere soltanto “l’altro dr. Shepherd“.

Shonda ci mostra tutti gli attimi che precedono la prima incisione, sotto gli occhi di TUTTO l’ospedale (anche di April pensate un po’). Se dall’esterno Amelia appare concentrata, dentro ha una PAURA FOTTUTA: dopo essersi concessa un ultimo pianto liberatorio al riparo da occhi indiscreti, inizia la preparazione vera e propria, psicologica e non. La tensione è alle stelle. Accanto a lei, Stephanie: la giovane specializzanda ha preparato insieme ad Amelia tutto l’intervento e non rinuncerebbe per nulla al mondo a quell’opportunità nè abbandonerebbe mai la Shepherd, nemmeno per il dovuto cambio turno, data la lunghezza dell’intervento.

E’ ora di iniziare quindi, ma non prima però di restare per qualche minuto “nella posa da supereroe”, poiché “studi clinici dimostrano” che ciò predisponga favorevolmente il cervello prima di affrontare una prova importante. HO AMATO questa scena: ho apprezzato tantissimo Stephanie che coglie l’umanità del suo mentore, ne capta la tensione emotiva, e la aiuta a smorzare la paura assecondandola in questo semplice gesto.

L’intervento prosegue come previsto fino ad un primo blocco: il tumore non sembra lasciare tante vie per una prosecuzione tali da non provocare danni permanenti. Amelia resta in stallo per svariato tempo: non sa che pesci prendere ed è totalmente in panico dentro di sé. Richard intuisce la cosa e scende in sala operatoria a darle man forte: alla sua vista però Amelia ha un moto di resa, quasi pregandolo di chiamare Derek e convincerlo a prendere il primo aereo così da proseguire nell’intervento. Richard però la incita a continuare: è lei ad aver studiato il caso della Herman ed è assolutamente in grado di farcela.

Forte dell’incoraggiamento, Amelia torna in sé e prosegue decisa nell’intervento: quello è il suo dannato tumore e farà di tutto per estirparlo. Rischierà anche la contaminazione da semi radioattivi quando realizza che il tempo stimato per impiantarli con le dovute protezioni è insufficiente.

A sostenerla qui, giunge anche Meredith, che nel frattempo ha sostituito Stephanie, collassata per la troppa tensione/stanchezza. Almeno qui, una cosa buona la fa.

Parallelamente, una “badass” Arizona, mette a frutto tutti gli insegnamenti di Nicole in sala operatoria, mettendo a tacere addirittura una come la Bailey e compiendo uno degli ultimi step necessari a portare a termine l’opera del suo mentore. Ovviamente, dentro di sè, Arizona prova una tremenda paura e agitazione per la Herman. Shonda ci butta lì i flashback della loro storia, ripercorriamo l’evoluzione del loro rapporto: Arizona ormai sa tutto quello che sapeva Nicole, la Herman vive nella sua testa. LE LACRIME nella scena tenerissima in cui viene consolata da Callie.

L’operazione della Herman termina con successo, e non resta altro che attenderne il risveglio, che avverrà dopo giorni di attesa, dubbi e domande: Amelia riguarda più volte l’intervento e davvero non capisce il motivo di un così tardo risveglio, salvo poi intuire che Nicole aveva avuto un ictus durante l’operazione.

Nicole apre finalmente gli occhi e per tutti è un momento liberatorio: la donna risponde alle domande di rito nel suo solito modo di fare sarcastico e pungente… tutto sembra essere andato per il meglio, ma in realtà l’intervento ne ha causato la cecità permanente. Tutto sommato però, Nicole è soddisfatta di aver “puntato sul cavallo vincente” e anche Amelia è fiera di ciò che ha compiuto.

E’ bellissimo il discorso finale a Stephanie che è dispiaciuta per la cecità della Herman: le due hanno dato la caccia alla Morte e l’hanno sconfitta! Hanno sconfitto il tumore, hanno compiuto qualcosa di sovrannaturale quasi. Non c’è davvero spazio per sconforto e rimpianti.

Per me questa è in assoluto la puntata migliore della stagione: Caterina Scorsone è stata PERFETTA, il ritmo incalzante e sono stato con l’ansia per ogni singolo minuto. Shonda ha scelto anche il finale migliore per la nostra dottoressa: in cuor mio ero davvero sicuro che sarebbe successo qualcosa di tragico e che Amelia avrebbe fallito miseramente e/o che Derek sarebbe giunto a salvarla. La Shepherd ne esce ALLA GRANDE e ora potrà finalmente buttarsi tra le braccia di Owen: per questa stagione se l’è meritato!

Ma la vera domanda è: archiviate le storyline JApril e Amelia/Nicole, cosa diavolo succederà in questa parte finale di stagione?? Sarà Meredith-centrica come annunciato inizialmente? Finora, questa undicesima stagione si è basata unicamente sui comprimari e le new entry, mentre il ruolo di Meredith, Alex o Callie è stato veramente di secondo piano.

Intanto però, i cinque porcamiseria a questa puntata sono assolutamente meritati!

voto-5

 

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