Grey's Anatomy11×18 When I Grow Up

Sono abbastanza combattuto nello scrivere la recensione di questo episodio perchè, nonostante dal punto di vista della trama orizzontale sarebbe semplicemente da abbattere, il caso della settimana è ben costruito e con un alto tasso di emozioni. Il caso della settimana Capita di frequente che a scuola, da piccoli, ti portino a visitare luoghi di […]

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Sono abbastanza combattuto nello scrivere la recensione di questo episodio perchè, nonostante dal punto di vista della trama orizzontale sarebbe semplicemente da abbattere, il caso della settimana è ben costruito e con un alto tasso di emozioni.

Il caso della settimana

Capita di frequente che a scuola, da piccoli, ti portino a visitare luoghi di lavoro così da capire cosa c’è dietro a qualcosa che dai per scontato: da me giù in Sicilia ti portano al frantoio o in laboratori di ceramica, a Seattle ti portano al Grey Sloan Memorial Hospital, un posto molto sicuro dove d’altronde non è mai successo NULLA. Ideale per un bambino, certo.
Guidati dallo “zio” Richard, i bambini conoscono la donna che aggiusta i cervelli (Amelia), il team della plastica (un barbuto Jackson e un po’ più a disagio Ben) e il reparto trauma, capeggiato da April. Ovviamente, se proprio deve esserci una sparatoria che porta uomini feriti e sanguinanti, il momento giusto perchè questi arrivino al pronto soccorso è proprio questo. Detto, fatto. I bambini vengono quindi affidati a Stephanie e dirottati in Pediatria, dove Arizona e Alex tengono a bada i bambini.

Al Pronto Soccorso intanto tutti si mobilitano per dare le prime cure agli uomini feriti.

Due di questi sono molto gravi e purtroppo non ce la faranno a sopravvivere: per motivi diversi e inevitabili, Amelia dovrà dichiararne la morte celebrale. I due agenti sono tra l’altro fratelli e protagonista degli eventi successivi è il dolore straziante di una madre che nel giro di poche ore si trova a perdere ben due dei suoi figli. Ma il tempo delle lacrime e del cordoglio è destinato ad essere brutalmente interrotto e la donna viene posta innanzi a difficili decisioni.

Come si può ben immaginare, chiedere ad una madre in lacrime per la perdita di ben due figli il permesso di smembrarne i corpi per la donazione degli organi non è di per sé una cosa facile. Pensate se doveste anche chiederle di poter eseguire una donazione diretta del fegato di uno dei figli ad un giovane ragazzo coinvolto nella sparatoria.

Sono importanti i temi toccati da questo episodio: l’attenzione verso il ruolo (anche sociale) fondamentale delle forze dell’ordine, dei pericoli che corrono tutto il giorno, il dolore delle loro famiglie ma soprattutto l’importanza della donazione degli organi, di ciò che possiamo fare di buono anche dopo la nostra morte. Il tutto viene trattato sapientemente, pur nella estremizzazione classica di Grey’s Anatomy.

La famiglia Shepherd

L’episodio si apre con un’irritante Meredith che si vanta con la sorella sfigata di quanto perfetta sia la sua famiglia ora che Derek è finalmente tornato. Fossi stato in Maggie l’avrei buttata già da quel corridoio/ponte dell’autostrada del GSMH.

Sì perchè, diciamolo, dopo mesi e mesi di “Derek non è il mio sole / Oddio Derek mi ha tradita, ma allora è davvero il mio sole”, appare evidente che l’unico sole è quello preso a pacchi da Shonda nel decidere come gestire la loro storia. È come se dopo una stagione di litigi, dilemmi, abbandoni, non fosse cambiato nulla, loro felici, così, tutto normale. IO BOH.

Derek dunque torna a lavorare a tempo pieno al GSMH (d’altronde, cosa sono i contratti?), lasciando il lavoro per il Presidente per finire sotto Amelia che però ha paura di come possa andare a finire… riuscirà Derek a “farsi bastare” questo e non essere la star dell’ospedale? Vedremo.

Di buono c’è però che Derek appare davvero cambiato, soprattutto nelle priorità, mettendo la famiglia al primo posto: Meredith, i bambini, ma anche Amelia.

Molto bello il dialogo finale tra Derek e la sorella: in un episodio come questo, con dei ragazzi morti per un colpo di arma da fuoco, il pensiero non può che andare al padre morto durante una rapina. Derek può quindi abbandonare il suo nuovo ruolo di “sottoposto” e tornare per un attimo a fare da “fratellone” ad Amelia, premurandosi che la sorellina stia bene dopo una giornata simile.

Cuore, batticuore

Siamo al GSMH e c’è sempre tempo per flirtare e amoreggiare come sapete.

La storia tra Owen e Amelia sembra andare a gonfie vele: la donna si rende conto di essersi davvero innamorata e questo le mette addosso un bel po’ di paura di poterne uscire in qualche modo distrutta. Da quell’altro punto di vista, Shonda ci tiene a farci sapere che trombano ancora ed è esilarante la faccia di Owen quando vorrebbe dire a Derek frasi del tipo “beh sì sai…. mentre eri via mi sono anche bombato tua sorella, ma la amo, sia chiaro”. Io sempre un poeta, lo so.

Callie invece ha un potenziale love interest verso Dan Pruitt, l’agente che porta in ospedale i due poveri fratelli feriti (già noto ai più per le sue apparizioni di True Blood e Arrow). Dopo un’intera giornata a struggersi per i compagni, l’uomo trova il coraggio di farsi avanti a fine episodio chiedendole indirettamente di uscire… Vedo del potenziale tra i due: sarà il post-Arizona definitivo?

In questo episodio trova un suo spazio persino Stephanie (a sto punto Alex è poco più che comparsa) che ha voglia di c…ercarsi un fidanzato, ma a detta di Jo è troppo selettiva. Il parametro di giudizio di Jo d’altronde è scientifico: la velocità di scarto di Stephanie su un’app simil-Tinder. Ah, la beata innocenza di chi trova i fidanzati negli stanzini di un ospedale. Dovendo far da balia ai bambini, la Edwards passa del tempo col loro giovane accompagnatore finendo per sentirsi attratta da lui. Peccato solo che il ragazzo avesse 17 anni: una figuraccia e basta, quindi.

Al termine dell’episodio ci viene poi regalato anche un momento tenero tra Jackson e April, mentre lui ricuce i corpi dei due poveri agenti e restituisce loro un aspetto decoroso per le esequie.

In conclusione, non fosse stato per il caso della settimana, l’episodio si sarebbe beccato due porca miseria per l’inconcludenza generale, ma siccome sono un tenerone, il mio giudizio salirà a tre.

Porcamiseria

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