Grey's Anatomy11×20 One Flight Down

L’ANSIA che mi ha lasciato questo episodio non l’avevo da quando aprirono la botola in Lost e lasciarono il mondo lì in attesa della seconda stagione. D’altronde in certe cose Shonda Rhimes sa il fatto suo. Lo scorso episodio ci lasciava con l’annoso dubbio #WhereIsDerek (quest’anno la ABC ha “leggermente” abusato degli hashtag ma va […]

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L’ANSIA che mi ha lasciato questo episodio non l’avevo da quando aprirono la botola in Lost e lasciarono il mondo lì in attesa della seconda stagione. D’altronde in certe cose Shonda Rhimes sa il fatto suo.

Lo scorso episodio ci lasciava con l’annoso dubbio #WhereIsDerek (quest’anno la ABC ha “leggermente” abusato degli hashtag ma va beh) e, dato anche il titolo, la paura che Shonda facesse fuori Derek era più che giustificata.

One Flight Down non è un titolo messo lì a caso: se parliamo di disastro aereo, non possiamo non pensare a quello sconvolgente finale dell’ottava stagione che ci ha lacerato il cuore con la perdita di Lexie e Mark. Se poi ci metti anche il tarlo di Derek che non si trova, il gioco è fatto, lo spettatore rimane lì incollato allo schermo.

L’episodio si apre con Richard in auto che, fermo ad uno stop, si vede quasi piombare in testa un piccolo aereo in avaria. Rimasto illeso, si precipita subito al GSMH perchè, ovviamente, dì lì a qualche minuto, il Pronto Soccorso sarebbe stato letteralmente in subbuglio. Previsione ovviamente rispettata.

Questo incidente però non è come gli altri incidenti: la memoria torna a quel maledetto giorno, a quel terribile schianto, al dolore per Lexie e Mark ed è inevitabile che Meredith e Arizona, ma anche Owen e Callie accusino dei contraccolpi a tutto ciò.

L’ansia di Meredith e Arizona

Meredith e Arizona sono le uniche due superstiti, oltre a Derek, allo schianto di quasi tre anni prima. Immaginate cosa si provi, dopo anni di distanza, a vedere una donna che non trova più la persona amata e lo cerca tra i feriti del Pronto Soccorso, a vedere un uomo urlare di dolore per una gamba tranciata sotto al ginocchio. Il parallelismo con le loro storie introdotto in questa parte iniziale è di sicuro impatto emotivo e a questo si aggiungono per giunta i flashback dell’incidente che vengono riproposti come fossero ricordi che affiorano alla mente di Meredith. È profondamente toccante anche il successivo momento, in cui Meredith e Arizona, iniziando ad andare letteralmente di matto, si ritrovano a farsi forza in uno stanzino lontano dal caos e da tutti ripetendo: “We’re ok. We’re ok”.

A dar loro forza sono gli amici/colleghi di una vita, che conoscono bene ciò che hanno vissuto.

Alex cerca di tenere sotto controllo Arizona, pur subendone gli scleri dovuti certamente alla situazione. In questo momento è l’unico a poterla sostenere: Callie non può e non si sente certo nella condizione di ri-affrontare nuovamente quell’angoscia e pertanto chiede a Karev di farlo per lei. Dopo aver superato la giornata, Arizona ringrazia Alex e apprende da lui la verità sulla sua gamba. Come ricorderete tutti, fu Alex ad eseguire l’amputazione (su direttiva di Callie), ma Arizona non venne mai a saperlo, continuando quindi a reputare così l’ex-moglie la persona che le aveva tagliato la gamba. Le due hanno quindi un confronto: Callie confessa di aver agito così per permettere ad Alex di evitare le ire di Arizona e di essere, almeno lui, una persona che potesse star vicino alla moglie. La Robbins è ovviamente distrutta da questa nuova rivelazione e corre via commossa. Che possa essere il primo passo per una riappacificazione?

Meredith non è invece fuori di testa unicamente per l’incidente. Derek non risponde al telefono e non si è presentato al lavoro a Washington. Durante tutta la giornata, il ricordo della loro ultima conversazione le affolla la mente: la loro ritrovata felicità, l’entusiasmo di Derek per la sua famiglia, il suo volere un altro bambino. A darle man forte prima Callie, poi Maggie, che ha appena saputo ciò che era successo, e infine Miranda. È proprio la Bailey che in sala operatoria l’aiuta a tenere a bada l’ansia per Derek dandole una deadline: da lì alle cinque del pomeriggio non avrebbe dovuto dar di matto. Se, giunta quell’ora, non avesse avuto ancora notizie, sarebbe stata autorizzata a chiamare ospedali, 911, obitori pur di sapere dove si trovi Derek.

In genere, parte delle mie recensioni mi vede demolire Meredith, ma stavolta Ellen Pompeo riesce a trasmettere quell’empatia che sinceramente non vedevo da tanto tanto tempo.

Owelia e Stephanie

C’è maretta tra Owen e Amelia. La Shepherd, in preda alle sue mille insicurezze e un’atavica paura di restare scottata, dice ad Owen di frenare il ritmo della loro relazione e di non potergli offrire altro che una cosa fisica. La reazione di Owen è forte, eccessiva. I toni da questo momento a fine episodio sono durissimi, quasi ai limiti dell’inciviltà. La motivazione è anch’essa legata all’incidente aereo: se per Meredith e Arizona riaffiora la paura di quel momento, per Owen è il rimorso il sentimento che lo attanaglia, sentendosi in qualche modo responsabile per il destino dei suoi colleghi tre anni prima.

Stephanie, in tutto questo, rimane l’unico personaggio positivo in questo episodio ansiogeno. Rimane affascinata dalla storia d’amore tra i due passeggeri dell’aereo, una donna e un uomo che, al loro primo appuntamento, fanno un giro sull’aereo di lui. Il romanticismo che, seppur in queste tragiche circostanze, caratterizza la loro storia cattura in qualche modo la Edwards, che è disperata quando la donna subisce un’amnesia temporanea, non ricordandosi più né dello schianto né dell’uomo. Sarà la stessa Stephanie a far rinsavire Owen e Amelia che stavano letteralmente esagerando nelle loro schermaglie. In questa stagione la Edwards sta sicuramente coprendo egregiamente quelle parti leggere/comiche anch’esse necessarie in uno show come Grey’s Anatomy.

#WhereIsDerek

Veniamo al nocciolo della questione. Che fine ha fatto Derek? La giornata infernale al GSMH termina finalmente, Meredith è a casa, davanti al telefono, mancano pochi minuti alle 17.00 e di lui neanche l’ombra lontana. Proprio mentre la donna sta per afferrare il telefono, dei riflessi di sirene dai vetri della casa illuminano il viso di Meredith. E FINISCE COSÌ. MALEDETTI.

Tutto ovviamente fa pensare al peggio per Derek, ma Shonda sarà stata davvero capace di una simile mossa, mantenendo tra l’altro un riserbo ASSOLUTO sulla notizia di un possibile abbandono Patrick Dempsey? Neanche fosse Beyoncé.

Stranamente però, io ho timore (meh) per Richard: già dai primi momenti ho pensato… vuoi vedere che è lui che ci lascia la penne? Poi l’ho visto salvarsi e non c’ho più pensato. In tutta la puntata però ho visto troppa enfasi sull’aver realizzato quanto importante sia per lui la vita dopo aver visto letteralmente la morte in faccia. Chiamatemi scemo ma io un forte sospetto ce l’ho.

Ad ogni modo, #whereisderek rimane ancora valido e Shonda ci terrà incollati allo schermo anche la settimana prossima, nell’ansia più totale, ne sono certo.

I porcamiseria dell’episodio sono cinque. Tantissimi gli elementi che fanno di questo episodio uno dei migliori della stagione: i flashback, il pathos, quei piccoli tonfi al cuore al viso negli occhi lucidi di Meredith, Arizona, Callie e Owen, l’entusiasmo di Derek che torna ad essere McDreamy. E ancora, ricorderei la tenerezza di Miranda, Maggie e Alex, le espressioni sempre perfette di Caterina Scorsone, la positività di Stephanie.

5

 

P.S. La 11×21 si intitola How To Save a Life. Io non v’ho detto NULLA. Non ho visto il promo e non è per nulla ansiogeno, NO NO NO.

TwitterFreaks

Abbiamo selezionato per voi i migliori tweet su questo episodio.

Come vedete hanno tutti reagito BENISSIMO al promo…

…e non c’è stata PER NULLA commozione.

Per fortuna qualcuno ha reagito anche con ironia.

Porcamiseria

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