Grey's Anatomy11×22 She’s Leaving Home

Grey’s Anatomy torna con un intenso doppio episodio: due episodi per ritrovare un equilibrio, per ripartire da quella che è stata forse la perdita più dolorosa di queste undici stagioni. Gli eventi raccontati partono subito dopo la scomparsa di Derek e si dipanano per i mesi successivi, nove per la precisione. Ovviamente quel numero non […]

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Grey’s Anatomy torna con un intenso doppio episodio: due episodi per ritrovare un equilibrio, per ripartire da quella che è stata forse la perdita più dolorosa di queste undici stagioni.

Gli eventi raccontati partono subito dopo la scomparsa di Derek e si dipanano per i mesi successivi, nove per la precisione. Ovviamente quel numero non è casuale e, da dipendenti seriali quali siete, avrete già capito che un bambino è in arrivo.

Il vero protagonista è, strano a dirlo, ancora Derek: il suo ricordo ancora così vivo, la sua eredità scientifica (e non solo), gli effetti che la sua precoce dipartita ha avuto sui suoi colleghi, non solo connessi al dolore per la perdita ma anche ai bilanci personali che inevitabilmente vengono fatti in simili circostanze.

Meredith

La figura di Meredith è (ovviamente) centrale nell’episodio, anche quando non è presente, ovvero per buona parte dell’episodio. Meredith infatti, nella sua nuova condizione di vedova, non regge quel vuoto incolmabile lasciato da Derek e fugge con i bambini, lasciando solo un bigliettino agli amici e scomparendo letteralmente nel nulla. Il dramma interiore di Meredith è raccontato, come spesso è accaduto in questa stagione, attraverso i parallelismi con la storia di sua madre Ellis e la potente metafora della giostra degli eventi che gira per tutti, ma anche attraverso i flashback dei suoi momenti più belli con Derek, una vera e propria pugnalata al cuore. Il parallelismo con Ellis si fa più concreto del solito quando scopriamo che Meredith è in attesa di una bambina, nata dalla ritrovata sintonia con Derek: come Ellis, anche lei si ritrova nella condizione di mamma single, ma contrariamente alla madre, Meredith terrà la bambina. Per la maggior parte dell’episodio Meredith rimane assente e apprendiamo della sua gravidanza solo nella seconda metà della puntata, quando la vediamo col pancione mettere a letto Zola. Il parallelismo Ellis/Meredith rimane filo conduttore in tutto il suo screentime, fino ai momenti del travaglio, quando Meredith si accascia sanguinante davanti alla piccola Zola che, come la madre da piccola, si trova a dover chiamare il 911 per soccorrerla.

La terzogenita del MerDer verrà chiamata Ellis e Meredith deciderà di far ritorno a casa e in ospedale, accompagnata da Alex, il suo contatto d’emergenza, ora che Derek non c’è più. Probabilmente, in quell’ipotetica lotta tra lui e Maggie per il titolo di nuova “Nuova Cristina“, è lui il vincitore designato. Molto bello il suo rientro in ospedale, silenzioso, delicato, con Shonda che ci mette il carico da novanta quando Meredith vede la bandana di Derek e decide di usarla d’ora in poi durante gli interventi, come a cercare la protezione del marito.

Amelia

La morte di Derek avrà ovviamente delle conseguenze importanti per Amelia, che già di suo ha sofferto non poco nella sua vita. Sin dall’inizio però, Amelia cerca di fare la persona forte, che sa reggere ormai i brutti scherzi della vita, a partire dalla sua composta reazione alla notizia della morte del fratello. Nei mesi a venire, non avrà mai un crollo emotivo, anzi terrà sempre un atteggiamento ironico e distaccato, con tanto di battute di dubbio gusto circa la morte di Derek. Questo suo modo di fare reggerà fino a quando non sbroccherà di fronte a Richard dando di matto: il suo dolore inizierà a venire a fuori tanto da indurla a comprare una dose di ossicodone.

Citando lei stessa, Amelia era una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, pronta a ricadere nella solita spirale di autodistrazione da cui sembrava essersi affrancata. Ma ‘sta povera donna ne ha davvero passate tante: tutti gli uomini della sua vita, tutti gli uomini che ha veramente amato (il padre, il suo ex, il suo bambino e ora Derek) sono morti (fatta eccezione per il povero James di Private Practice – completamente dimenticato pare). Per fortuna la donna avrà il buon senso di chiamare Owen prima di “farsi” e ciò la salverà, rompendo quindi la catena di atti autodistruttivi e ritrovare la lucidità.

Alex e gli altri

Avevo detto che il ruolo di Meredith è stato centrale anche quando non appare. La sua assenza spiazza tutti e pesa parecchio, in particolare pesa su Maggie, che si sente un po’ abbandonata, e pesa soprattutto su Alex, che si fa carico di “reggere” la baracca nei momenti difficili e tenere tutti uniti.

Sebbene continui vergognosamente a non avere una storyline degna di questo nome, il ruolo di Alex diventa sempre più centrale, quasi fondamentale: è colui che non si arrende e continua imperterrito a chiamare Meredith, è lui che organizzerà feste di Ringraziamento e di Natale per tenere su di morale gli altri, sarà il sostegno di Maggie.

Owen, preso dal bisogno di fare qualcosa che appaghi il suo senso di insoddisfazione, decide di riprendere temporaneamente il servizio in guerra e, a sorpresa, verrà accompagnato da April, che deciderà di prolungare per ben due volte la sua permanenza sul campo di battaglia. Appare evidente come il dolore per la perdita del suo bambino è tutt’altro che sopito e il povero Jackson non potrà fare altro che subìre la cosa, struggersi per i mancati contatti con April e incazzarsi perchè diamine, anche lui aveva perso un bambino, ma era lì a lottare ogni giorno assieme a lei. Come dargli torto. April alla fine tornerà e Jackson potrà finalmente riabbracciarla. Sono certo che il fandom del JApril si sarà sciolto, data l’intensità della scena. April, cara mia, qui dalla regia vogliono ucciderti… dove lo trovi un altro così? Rifletti prima di fare altre stronzate. Comunque un po’ campata in aria ‘sta cosa. IO BOH.

Mentre Miranda e Ben discutono per ben un anno (seriously?) circa le disposizioni di Ben sulla sua morte (vuole essere rianimato a tutti i costi nel caso fosse necessario), Richard si fa avanti con Catherine, che però inizialmente non ne vuole proprio saperne di matrimonio. Successivamente cambierà idea e quindi sarà lei a compiere un gesto plateale di fronte a tutto l’ospedale chiedendo a Richard di sposarla, andando anche contro a quella che è la sua natura. Ovviamente sarà un sì.

Ora, la discussione sul testamente biologico e il DNR ci stanno anche. Forse avrei scelto un modo diverso di introdurre il tema, ma apprezzo il fatto di aver dato anche a Miranda un po’ di screentime con della sostanza (e no, non parlo delle sue rotondità in completino intimo, ZOZZI).

Infine, Callie passerà molto tempo con Dan Pruitt (il poliziotto conosciuto qualche episodio fa) che nel frattempo è stato coinvolto in un’altra brutta storia che lo costringerà ad una serie di operazioni e che gli farà perdere la gamba. Callie gli impianterà così uno dei suoi arti bionici che mai avrebbero funzionato senza i sensori ideati da Derek. Commovente le sue lacrime di gratitudine per l’amico scomparso, per il suo enorme talento. Quanto a Dan, se non rose, fioriranno.

Arizona, Jo e Stephanie… quasi inutili. Quindi passo.

L’episodio, almeno nella forma è fatto molto bene: flashback, colonna sonora, emozioni, con una Meredith un po’ inquieta come ai vecchi tempi e soprattuto una sempre STRAORDINARIA Caterina Scorsone. Non finirò mai di dire quanto sia stata vitale per questa undicesima stagione. Un innesto particolarmente azzeccato il suo. Segnalo anche le scene di Jackson e April: il sempre troppo poco materiale che viene dato a Jesse Williams e Sarah Drew viene sempre reso ottimamente e sono sempre occhi languidi ad ogni loro scena romantica.

Nella sostanza invece, avrei qualche appunto da fare:

  • Il funerale che non abbiamo visto: sarebbe stato quantomeno doveroso rivedere Addison e Cristina, anche solo per un cameo, se non altro per celebrare la fine di un ciclo e l’uscita di scena di Derek.
  • L’uso dei salti temporali probabilmente è fin troppo comodo e si ha la sensazione di non sapere forse proprio bene dove andare a parare.
  • Certe storyline, come quella di Owen e April mi sembrano veramente troppo out-of-the-blue, tanto più che non portano a nulla. I due ritorneranno esattamente là da dove sono partiti. Nessuna evoluzione. IO BOH.
  • Avrei dato più spazio a Maggie sinceramente: è vero che è pur sempre un personaggio secondario, però un suo maggiore coinvolgimento si sarebbe perfettamente incastonato nei parallelismi Ellis/Meredith.

Per i motivi di cui sopra, assegno quattro porcamiseria su cinque. Davvero un peccato.

4

P.S. Vi segnalo i fantastici pezzi che abbiamo ascoltato in questo doppio episodio:

  • In The Sun di Aron Wright
  • Grace di Kate Havnevik
  • Chasing Cars di The Wind and The Wave (sì ancora lei)

 Twitter Freaks

https://twitter.com/Lexie__Lee/status/594483322107072512

 

 

 

Porcamiseria

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