Grey's Anatomy11×23 Time Stops

Facciamo un attimo i conti. In una manciata di episodi e ad una puntata dal season finale, Shonda Rhimes ha, nell’ordine: Fatto cadere un aereo a Seattle Ucciso IL protagonista principale Mandato il tempo avanti di nove mesi Dato un terzo figlio a Meredith Fatto un biglietto A/R ad April Kepner (la ragazzi timorata di Dio […]

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Facciamo un attimo i conti. In una manciata di episodi e ad una puntata dal season finale, Shonda Rhimes ha, nell’ordine:

  • Fatto cadere un aereo a Seattle
  • Ucciso IL protagonista principale
  • Mandato il tempo avanti di nove mesi
  • Dato un terzo figlio a Meredith
  • Fatto un biglietto A/R ad April Kepner (la ragazzi timorata di Dio cresciuta in una fattoria) verso zone di guerra per imparare tecniche avanzate di chirurgia

Se Shonda non fosse stata Shonda, uno spettatore normale si sarebbe aspettato un penultimo episodio più o meno tranquillo, #EINVECE.

“Complice” il matrimonio di Richard e Catherine (già i matrimoni in Grey’s Anatomy portano sfiga, figurarsi poi quello di Richard), a Seattle crolla una GALLERIA intera travolgendo un numero spropositato di persone. Iniziano ad arrivare le vittime e quindi nulla, matrimonio posticipato e via a curare i poveri malcapitati, pur non dimenticando OVVIAMENTE i propri problemi personali, come d’altronde ogni chirurgo “modello” dovrebbe fare.

The Owen Throne

Dallo scorso episodio apprendiamo che Owen era altamente insoddisfatto del suo lavoro e della sua vita (aka non tromba più con Amelia) e decide di non riprendere più il ruolo di Chief, ancora temporaneamente assegnato a Richard.

Come se non bastasse, il campo di battaglia gli ha regalato una buona dose di EGO, per cui gioca a fare Dio quando decide che l’unico modo per salvare un ragazzino è che quello di ibernarlo per ottenere più tempo per salvarlo. Aldilà della procedura estrema, ci tengo a sottolineare che questa era stata testata solo sui MAIALI, sì MAIALI. Se da un lato Karev(!) lo asseconda in questo approccio, dall’altro Jackson, appoggiato dalla madre, si oppone in modo categorico.

La tensione sale e il testosterone invade tutta la sala operatoria (solo perchè entra Catherine of course): alla fine Richard, quasi in un delirio di onnipotenza, appoggerà Owen ma litigherà pesantemente con la sua futura sposa. Sempre con sta smania di potere che gli è spuntata stamattina, manco fosse un brufolo, dice alla povera Miranda che l’appoggerà nella nomina di nuovo Chief facendole capire che, insomma, sarà una formalità.

Mancavano giusto i Draghi, guardate.

Chicks and Ducks

Ecco, non ci saranno stati i Draghi, ma i paperotti sì. Vuoi non iniziare un programma di specializzazione se non con una tragedia? Ecco no, appunto.

Al GSMH arriva una nuova infornata di specializzandi (chicks and ducks appunto) che vengono fatti radunare da Webber in Sala Operatoria per far loro il discorso fisso ed immutabile che viene tenuto di anno in anno. Dall’alto, tutti gli strutturati assistono a questa sorta di battesimo ripetendo il discorso che loro stessi avevano ricevuto. Non manca ovviamente il flashback del pilot con Meredith, Cristina e gli altri. Sì, un po’ ci ha commosso questa parte, ammettiamolo.

Come da tradizione quindi, vengono assegnati ad uno specializzando anziano, in questo caso Stephanie, che li fa trottare a furia di regole e ordini come fece Miranda (quando era davvero La Nazista) con Meredith e il resto della truppa. Stephanie continua ad essere una rivelazione in questa stagione, mi è piaciuta proprio.

I “paperotti” vengono subito buttati nella fossa dei leoni, aiutando anche a loro a curare le vittime. Una di queste in particolare, arriverà al GSMH accompagnata da un medico che l’aveva soccorsa sul posto. Questo medico sconosciuto si chiama Andrew De Luca, di origini italiane, aitante e affascinante. OVVIAMENTE sarà una new entry per la prossima stagione. Agevoliamo il servizio, regia prego.

La vera sorpresa è però che il medico si scoprirà essere anche lui un “paperotto”, non potutosi presentare puntuale proprio per via dell’incidente. L’averlo omesso per tutta la puntata farà ovviamente infuriare Stephanie!! Il limone tra i due è probabilissimo secondo me.

The Fantastic Four

L’intervento dei medici serve ovviamente anche sul posto e quindi il GSMH deciderà di mandare sul campi di battaglia una task force di sole donne vestite di tutine blu che ricordano tanto i Fantastici 4 appunto: Meredith, Maggie, Amelia e April.

Le quattro dottoresse giungono lì per assistere un uomo rimasto intrappolato tra le lamiere di una macchina accartocciata. Le provano un po’ tutte ma nulla da fare: forse l’uomo avrebbe avuto qualche speranza se fosse stato più vicino all’ospedale ma lì, all’aperto, ogni tentativo sarebbe inutile. Mentre April rimane sul posto con i pompieri per un estremo tentativo di tagliare le lamiere (ma facendolo al 99% a brandelli), le altre tre si arrendono tornando al GSMH.

C’è ovviamente rimpianto da parte di tutte, ma è alla frase di Meredith “Non c’era nient’altro da fare” che il sangue di Amelia ribolle.

Assistiamo quindi ad un intensissimo sfogo di Amelia verso la cognata, arresasi troppo presto alla morte di Derek: tra i vari rimproveri c’è quello di non averla chiamata del tutto, di non averla chiamata quando forse ci sarebbe stato qualcosa a cui appellarsi. In fin dei conti, Amelia aveva reso possibile l’impossibile curando il tumore di Nicole.

I pull of miracles for a living. I have proven that I can reverse the impossible. I should have been there.

Caterina Scorsone rende magistralmente il dolore di una sorella che ha appena perso un fratello senza avere nemmeno l’occasione di dirgli addio, ogni sguardo, parola, gesto è assolutamente perfetto. UN EMMY NOW.

Meredith non riesce ovviamente a controbattere più di tanto se non ribadendo che non ci sarebbe stato davvero nulla da fare, salvo poi scoppiare a piangere (come solo poche altre volte le abbiamo visto fare) una volta rimasta sola. Anche per Ellen Pompeo menzione d’onore per questa scena. Brava.

E le altre?

Maggie riceve una telefonata dalla madre che la turba alquanto, ma a chi importa, no?

April invece è sicuramente quella che ne esce meglio tra tutti. La donna che è tornata dall’Africa è completamente diversa da quella che conoscevamo prima, totally badass, e questo ovviamente creerà non pochi problemi con Jackson (ahimè). È tutta sua la scena finale dell’episodio (a cui è dedicata la cover dell’articolo), in cui la vediamo tornare con i pompieri e l’INTERO VEICOLO in cui era intrappolato l’uomo. Io la amo già.

Devo dirlo, l’episodio mi è piaciuto molto, e mette sicuramente qualche base in più per la dodicesima stagione, già confermata. Uno di questi, so che non vi piacerà, è abbastanza forte e riguarda il destino amoroso di Meredith.

Meredith infatti a fine episodio chiederà ad Alex di trasferirsi temporaneamente con i bambini a casa sua perché non ha più senso vivere nella casa che aveva costruito Derek. Troppo doloroso ovviamente. Se a questo aggiungete che Jo e Alex discutono seriamente, appare quantomeno verosimile che un legame Meredith/Alex potrà essere sviluppato nel futuro. Tra tutti, Alex è l’unico che forse verrebbe accettato dal pubblico, essendo nel cast dall’inizio; chiunque altro non riuscirebbe forse mai a conquistare i fan venendo dopo Derek. In più, potremmo dire addio a Jo che è tanto carina sì, ma di un’utilità che neanche Richard Webber dai.

I porcamiseria sono in definitiva quattro, attendendo il Season Finale da cui non si sa veramente cosa aspettarsi ancora se non April al centro della scena!

4

 

Twitter Freaks

Su Twitter è stato ovviamente tutto un fiorire di elogi per Caterina Scorsone e Ellen Pompeo…

…ma non mancano gli apprezzamenti per Super-April!

 

Porcamiseria

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