Grey's Anatomy

È una delle colonne portanti di Grey’s Anatomy la protagonista indiscussa di questo secondo appuntamento con la stagione numero 12, tanto da poterlo definire a tutti gli effetti un episodio Bailey-centrico.

Se nel finale della settimana scorsa avevamo visto una Miranda Bailey finalmente ripagata dei mille sacrifici fatti nel corso della sua carriera con la sua nomina a capo dell’ospedale, nei primi istanti di questa puntata la stessa ci viene mostrata molto nervosa per questo importante incarico. Il modo in cui gestisce la propria insicurezza però, destabilizza praticamente un intero ospedale; allo scopo di raggiungere tutti gli obiettivi prefissatisi, finisce in realtà per creare il malcontento generale tra tutti i medici del Grey Sloan Memorial Hospital. Miranda viene quasi accecata dal potere e, credendo di agire nell’interesse dei pazienti e del suo team, distribuisce deliberatamente tutti i casi della giornata nelle mani di una cerchia ristretta di persone, soprattutto Meredith, che si ritrova improvvisamente carica di lavoro. È quando le sue esagerate pretese causano grossi problemi ai danni di una paziente, che la Bailey si rende conto di aver fallito miseramente nel suo primo giorno da capo, ma sebbene inizi a pensare di non essere tagliata per questo tipo di lavoro, si ripromette di fare sempre meglio giurando a se stessa di non agire come un capo, ma come un leader.

L’episodio si concentra anche sulla storia tra April e Jackson, ormai sempre più ai ferri corti. Non accade molto spesso, ma c’è una forte incertezza, quasi destabilizzante, nel prendere le parti in questa lite. Da un lato Jackson è colui a cui, in linea di massima, si tenderebbe a dare ragione, dopo tutto April sapeva a cosa sarebbe andata incontro se fosse partita. Tuttavia, è anche comprensibile che dopo la tragedia che ha sconvolto la coppia emotivamente e psicologicamente, April possa aver deciso di voler prendere una pausa e andare alla ricerca di se stessa. Come si risolve la cosa quindi? Jackson sembra ormai totalmente rassegnato al futuro della coppia, ma April è decisa a combattere per questa relazione e, nonostante il marito stia rivalutando totalmente il loro rapporto, è decisa a vincere.

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Questa settimana Grey’s Anatomy ci regala un episodio totalmente di passaggio, in cui si cerca di inserire delle dinamiche che hanno lo scopo di fare da preludio all’intera stagione: la strana relazione di Owen e Amelia, i due nuovi specializzandi di cui non abbiamo ancora imparato il nome, Meredith eletta capo di chirurgia generale e Arizona e Callie che probabilmente tenteranno di rimettere insieme i cocci del loro rapporto.

La Bailey è, come dicevo, la protagonista di questa puntata e per la prima volta dopo tanto tempo ritroviamo la temuta Bailey delle prime stagioni, prima che Shonda decidesse di addolcire il suo personaggio. Una distinzione con la Bailey degli esordi appare doverosa quindi. Miranda ha da sempre agito perché mossa dalla ragione, perché sapeva cosa era necessario fare e quali decisioni dovevano essere prese; in questo episodio invece la vediamo totalmente presa dall’aspettativa di un risultato, non ha importanza quale, ciò che vuole è che si ottenga un qualcosa di positivo, così da condurre un perfetto primo giorno da capo. Nonostante questo inizio burrascoso però sono sicuro che con la sua simpatia e i suoi modi di fare darà al suo nuovo ruolo un’aria meno “pesante”.

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Owen e Amelia si sa, hanno un forte potenziale insieme, ma questa relazione sembra oggettivamente non andare a parare da nessuna parte. Amelia, dopo praticamente un’intera undicesima stagione fatta di incertezze, sembra ancora titubante sulla piega che la storia può prendere: da un lato lei è totalmente spaventata dalla serietà che può travolgere questa relazione, dall’altro Owen è invece alla ricerca di particolari attenzioni e si aspetta, giustamente, che la donna faccia chiarezza circa le sue intenzioni. Eppure, ci ritroviamo ugualmente senza una risposta a fine puntata, i due si ripromettono di parlare della cosa e di capire in che direzione stiano andando, ma forse non si sono resi conto che lo stanno facendo dal 2014.

Infine, sono forse l’unico a pensare che Alex Karev sia il personaggio più malcagato della storia? Per quanto ormai dopo dodici anni ci si sia anche affezionati, è evidente come la sua presenza all’interno della trama sia irrilevante, praticamente nulla. La sua storia sembra essere ad un punto fermo e non sembra avere intenzione di evolvere, ma anzi, di regredire. Mi auguro davvero che Izzie ritorni prima o poi e gli ridia importanza.

A conti fatti, conferisco all’episodio 3 porcamiseria su 5, con la speranza che la trama possa evolversi in meglio e che venga dato più spazio a delle storie che non possono fungere solo da contorno. Citofonare Callie e Arizona.