Prima che questa dodicesima stagione di Grey’s Anatomy iniziasse, Shonda Rhimes ci aveva promesso meno tragedie ed un’analisi più dettagliata delle relazioni che legano i medici del Grey Sloan Memorial Hospital. Questi primi tre episodi si sono attenuti indubbiamente a questa affermazione e ci hanno portato a parecchi spunti di riflessione.
Nella scorsa recensione mi ero pesantemente lamentato per la scarsa presenza/rilevanza di Alex Karev, personaggio storico di Grey’s Anatomy che, ormai da più di una stagione sembra essere prigioniero della sua stessa storyline, statica e di conseguenza priva di qualsiasi tipo di evoluzione. Shonda mi ha prontamente smentito dedicandogli un intero episodio e quando dico intero mi riferisco al fatto che Alex è presente in quasi tutte le scene della puntata. Una giornata parecchio difficile la sua, sia dal punto di vista emotivo che professionale.
Se da un lato un complicato caso di due gemelli neonati affetti dallo stesso tipo da tumore lo porta a mettere in discussione la sua carriera ed il suo modo di gestire le decisioni difficili, dall’altro, una lite con Jo sul futuro della coppia lo lascia dapprima perplesso, ed in seguito parecchio furioso. Jo scopre infatti che molti anni prima Alex era disposto ad avere dei bambini con Izzie (ci manchi, torna!), ma sembra invece avere dei dubbi su ciò che vuole dal suo avvenire con la sua attuale compagna. La verità è che Alex non ha idea di cosa aspettarsi dalla sua vita con Jo e ciò porta lo spettatore a chiedersi che cosa significhi questa coppia, se effettivamente i due avranno un futuro o se gli autori abbiano in mente altro per questo personaggio. Questa sua giornata impegnativa lo mette dunque di fronte a delle scelte non proprio idilliache e una conversazione con uno degli specializzandi (di cui forse sto imparando a ricordare il nome) gli fa capire di essere pronto per un nuovo capitolo della sua vita. Ci crediamo? O vedremo Alex ricadere nell’oblio dopo questa puntata?
Altro grande tema della puntata: April e Jackson.
La coppia non fa altro che litigare e anche se April è disposta a combattere per questa relazione, Jackson rimane fermo sulle sue convinzioni e ha bisogno di spazio. I toni tra i due continuano a peggiorare nel corso della puntata, fino ad arrivare alla parola divorzio. Jackson cerca più volte di far andare via April di casa, che invece insiste sulla possibilità che tutto possa essere risolto. Alla fine sarà Jackson che, esasperato, decide di andare via. La cosa mi turba parecchio. Dopo la partenza di Cristina, la morte di Derek, la separazione di Callie ed Arizona, non possiamo assistere anche al divorzio di April e Jackson. Semplicemente perché la loro storia d’amore è a mio parere una delle più genuine dell’intero show, costruita passo dopo passo, con fatica, sofferenza e tenacia. Per quanto mi riguarda anche una loro possibile separazione sarebbe poi risolta nel migliore dei modi, ma onestamente non ritengo necessario far separare proprio tutte le coppie della serie, per quanto purtroppo realistica possa essere la cosa.
Anche Maggie ha una piccola parte in questo episodio: pian piano realizza come il suo arrivo a Seattle abbia totalmente annullato la sua vita precedente e ciò la manda parecchio in crisi, come se tutti i ricordi creati negli anni fossero andati distrutti. Questo particolare stato d’animo fa uscire il lato comico del suo personaggio che, più volte sbronzo, si lascia andare a discorsi deliranti, arrivando addirittura a definire “alieni” tutti i suoi colleghi (con un’apprezzatissima citazione di Battlestar Galactica)
In linea di massima, nonostante la quasi totale presenza di Karev, quasi ogni personaggio ha avuto modo di comparire e dire la sua in questo episodio e devo dire che la gestione della puntata non mi è dispiaciuta affatto, anche per quel che riguarda la questione “minore” circa lo stipendio di Meredith. Nonostante Grey’s Anatomy abbia i suoi anni, riesce ancora ad appassionarci con le sue storie, il mix tra personaggi storici, semi-nuovi e new entry poi, funziona alla grande e questo è senza dubbio un gran punto di forza. Se Shonda giocherà le giuste carte, questa stagione può aspirare a fare meglio della precedente.
I miei 3,5 porcamiseria su 5 sono perciò un’indicazione grafica di quanto appena espresso: il potenziale c’è, è compito degli autori trasformarlo in qualcosa di più.
Twitter Freaks
Un altro episodio in cui si piange di più per la storia dei pazienti. Strano. #GreysAnatomy
— Antonella 🍁 (@whoiwantobe_) October 9, 2015
Ragazzi come fate ad odiare ancora Karev? Cioè sul serio parliamone 💌 #GreysAnatomy
— soph (@hollxndrn) October 9, 2015
12 stagioni
Personaggi principali morti o andati via
Lacrime
Ma #GreysAnatomy resta sempre il n 1— Tam (@91Tam_) October 9, 2015
alex parla di izzie e io subito RIDATEMI GLI IZZEX #GreysAnatomy #12×03
— Martina (@shesluna) October 9, 2015
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