Grey's Anatomy12×07 Something Against You

In dieci lunghi anni, l’ospedale più famoso della televisione ha visto avvicendarsi al suo interno una folta schiera di medici. C’è sempre stato un grande andirivieni di camici bianchi attorno ai pilastri principali del cast, le colonne portanti attorno alle quali ruotano le trame dello show: c’è chi è rimasto solo per qualche episodio, chi per […]

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In dieci lunghi anni, l’ospedale più famoso della televisione ha visto avvicendarsi al suo interno una folta schiera di medici. C’è sempre stato un grande andirivieni di camici bianchi attorno ai pilastri principali del cast, le colonne portanti attorno alle quali ruotano le trame dello show: c’è chi è rimasto solo per qualche episodio, chi per qualche anno, chi ancora è arrivato di soppiatto per poi diventare regular. In qualche modo, ognuno di loro ha lasciato il segno non solo nelle vite dei protagonisti ma addirittura nel cuore dei milioni di fan di Grey’s Anatomy. Nessuno potrà mai dimenticare Derek, Cristina, Lexie e Mark, ma anche Izzie e George: benché non ci siano più, sono diventati delle vere e proprie icone che ci hanno fatto affezionare a loro a tal punto da sentirli ancora come parte integrante della storia. Altri personaggi sono invece arrivati più recentemente, come Owen e Arizona, ma si sono fatti amare allo stesso modo dal pubblico.

Due, invece, sono i nuovi medici che stanno facendo storcere il naso ai più: la dottoressa Blake, la nuova fiamma di Callie, e il misterioso dottor Nathan Riggs. Entrambi hanno portato e, nel caso del dottore neozelandese, porteranno una buona dose di scompiglio a Seattle nelle vite dei nostri medici preferiti.

Che siano proprio i nuovi arrivi a metterli l’uno contro l’altro?

Bad Call

12x07 Something Against You Grey's Anatomy Recensione

Dopo la partenza di Cristina (per cui tutti soffriamo ancora amaramente – Cristina torna, fallo per noi!), Owen è stato relegato in un angolo: ad eccezione di qualche sporadica e fugace apparizione, la sua presenza non è stata per niente rilevante. Non c’è da sorprendersi: del resto, la storyline di Owen ha sempre ruotato attorno a quella della dottoressa Yang; non che lui non sia capace di una vita propria, ma non si può negare lo stretto legame che si era generato tra i due personaggi. Andata via Cristina, perciò, Hunt è stato spedito in panchina a riposarsi. Sappiamo benissimo però che Shonda ha sempre in serbo per ciascuno dei suoi personaggi qualche plot twist succulento: quale modo migliore, dunque, per far ritornare Owen in campo se non riesumarne i fantasmi del passato?

In questo episodio assistiamo al ritorno di un Owen iroso, cupo e profondamente turbato: l’ombra del PTSD torna con prepotenza a bussare alla sua porta e lo tiene sveglio di notte, rendendolo un pericolo per sé e gli altri proprio come era accaduto con Cristina.

L’arrivo del dottor Riggs sembra avere trascinato Owen nei drammi della guerra, nel pieno dell’orrore provato sul campo di battaglia. Quale che sia la causa dell’astio di Owen non è ancora dato sapere, ma mi aspetto che il winter finale getterà luce sul loro rapporto per poi, sulla sua scia, traghettare lo show nella seconda parte di stagione.

Che siano stati rivali in amore? Forse Riggs ha fatto uno sgarbo nei confronti di Owen, chi lo sa. Ciò che è certo è che Shonda porterà il drama alle stelle.

The Other Thing

12x07 Something Against You Grey's Anatomy Recensione

Uno dei meriti più importanti di Grey’s Anatomy è indubbiamente quello di aver scelto sin dai suoi albori un cast eterogeneo. Il casting iniziale è stato sempre effettuato con modalità color-blind: ovvero, l’attore o l’attrice venivano scelti per la loro bravura e per come il personaggio calzasse loro, non per il colore della loro pelle.
In un paese come gli Stati Uniti d’America in cui, oggi più che mai, la problematica della discriminazione razziale è una questione rilevante e drammatica, il peso che uno show come Grey’s può avere è decisamente importante: sarebbe ingenuo pensare che possa modificare di punto in bianco la mentalità di chi ancora oggi ritiene che ci siano differenze tra persone di diverse razze, ma non si può sicuramente negare l’influenza di un prodotto televisivo seguito da milioni di persone. Non si può allo stesso modo sottovalutare l’efficacia del messaggio di uguaglianza che esso veicola, quando alla sua guida è una donna di colore in un’epoca in cui le donne faticano ad ottenere sui luoghi di lavoro gli stessi diritti della controparte maschile.

Questo lo sanno bene Miranda Bailey, Stephanie Edwards e Maggie Pierce: tre donne di colore, tre brillanti chirurghi che ogni giorno devono affrontare il pregiudizio (talvolta subdolo e nascosto) che molti pazienti e, peggio ancora, alcuni colleghi hanno nei loro confronti. La situazione per cui “non importa quanto una donna investi su se stessa, si sacrifichi per raggiungere i propri obiettivi e per fare correttamente il proprio lavoro, perché ci sarà sempre un uomo che sarà ritenuto migliore di lei” è una alla quale Shonda Rhimes è determinata a porre fine, e diciamolo: quando Shonda vuole fare qualcosa, non c’è nessun pregiudizio che la possa fermare.

Lei, Lei e l’altra

12x07 Something Against You Grey's Anatomy Recensione

Il pubblico di Grey’s Anatomy è ormai diviso a metà tra chi odia Penny per aver ucciso Derek (come se gli avesse puntato una pistola alla tempia) e chi incolpa Meredith per essersi comportata da bulla nei suoi confronti. Non solo, c’è anche chi si scaglia contro la povera Blake per essere la nuova ragazza di Callie e aver così distrutto qualsiasi speranza di vedere lei e Arizona di nuovo insieme. Come se non bastasse, in questo episodio assistiamo all’ennesima discussione tra Callie e Meredith prima, e tra Penny e Meredith poi.

Alt, fermiamoci un attimo. Cosa sta succedendo?

All’inizio della stagione avevamo un ospedale i cui reparti di chirurgia erano mandati avanti esclusivamente da donne, mentre ora? Dall’arrivo di Penny la situazione è degenerata: prima Amelia contro Meredith, adesso Callie contro la Grey, per non parlare di Penny che zittisce la Torres in malo modo e rifiuta il suo aiuto. Questa situazione inizia a diventare pesante e ripetitiva.

Grey’s Anatomy deve riuscire a recuperare un equilibrio e cercare di capire come portare avanti la storia che vede Penny Blake al suo centro: qual è il futuro della specializzanda all’interno della serie? Al momento questo è molto vago perché, ad eccezione del suo passato, non sembra essere una presenza molto rilevante. Che il suo ultimo screzio con Callie possa portare ad un suo allontanamento per far sì che “Calzona” possano vivere per sempre felici e contente? A Shonda l’ardua sentenza.

In conclusione, ritengo che questo episodio ha avuto del potenziale sprecato: inserire il richiamo alla discriminazione razziale e di genere e sviluppare l’argomento in un solo episodio non è una cosa semplice, ma mi è sembrato che sia stato inserito come un semplice riempitivo di ripiego, sulla scia di tanti episodi tematici precedenti (vedi quello in cui la Bailey e il capo si trovano a visitare un paziente filo-nazista). Questo è un vero peccato, perché sarebbe stato un tema interessante se fosse stato trattato in maniera più organica, senza tutte quelle scene distraenti come i diverbi del “triangolo” Meredith-Callie-Penny.

Per questo motivo, l’episodio si aggiudica solo 2,5 porcamiseria su 5, nella speranza che il winter finale ci lasci a bocca aperta prima dello hiatus invernale.

2.5

 


 

Nel frattempo, inganniamo l’attesa con qualche vostro tweet:

https://twitter.com/Peyton2504/status/665914190624854016

Bisognerebbe chiamare Annalise Keating, poi. Crossover anyone?

Odi et amo.

Qualcuno chiami gli assistenti sociali!

Maggie ti amiamo, lo sai!

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