Il mid-season finale di questa stagione di Grey’s Anatomy ci lascia con fin troppe questioni in sospeso. A differenza della dinamicità che ha da sempre caratterizzato gli episodi prima della pausa invernale, si è preferito puntare sulle numerose e turbolente situazioni interpersonali tra i personaggi.
Da un lato abbiamo Jo che non ha più le forze di stare con qualcuno che la tratta sempre come l’ultima ruota del carro e dall’altra April che evita Jackson per paura di essere lasciata una volta per tutte. Il focus principale è però senza dubbio Owen Hunt. Nonostante una complicata giornata di lavoro in seguito ad un incendio, il medico riesce a trovare comunque il tempo di inveire contro Riggs più e più volte. La faida tra i due inizia seriamente a preoccupare Amelia che, in tutti i modi, cerca di capire cosa ci sia dietro. La situazione diventa piuttosto strana quando il fidanzato della madre di Owen rimane ferito e quest’ultima si presenta in ospedale. La donna incontra Riggs ed in lacrime lo abbraccia. Meredith ha un confronto diretto con la madre di Owen e si fa spiegare cosa si cela dietro tanto odio. Amelia cerca dunque di estorcere la verità, ma Meredith sembra non voler proferire parola, per via della promessa fatta a Cristina. Lo scontro tra le due è gigantesco, Amelia realizza che dietro l’ostilità di Meredith si nasconde ancora il profondo dolore per la morte di Derek, ciò però non la ferma dall’attaccarla. Meredith, dal canto suo, mette in chiaro le cose: Amelia non è sua sorella, Cristina lo era. Amelia è soltanto la sorella di Derek e Derek adesso è morto.
Gli ultimi istanti dell’episodio ci rivelano, più o meno, il segreto di Owen. Meredith gli si avvicina, quasi per consolarlo. Dalle sue ultime parole capiamo che Owen “aveva” una sorella. La logica ci farebbe pensare che Riggs sia stato il compagno/marito di quest’ultima e che in qualche modo sia coinvolto nella sua presunta morte. Ma siamo ormai abituati ad aspettarci di tutto da questa serie, dovremo perciò aspettare quasi tre mesi per avere tutte le risposte di cui abbiamo bisogno.
Caterina Scorsone è probabilmente una delle migliori attrici che ci siano state nella serie. Il modo in cui riesce a trasportare sullo schermo le emozioni e le paure di Amelia è strabiliante. Nonostante i drammi sembrano ormai accartocciarsi su questo bellissimo personaggio, sia Owen sia Meredith (i suoi due punti di riferimento principali dopo la morte del fratello) la tagliano fuori completamente. Il medico sembra abbandonata a se stessa e per tutta la durata dell’episodio è in cerca non solo di risposte, ma in qualche modo di approvazione. Le sue incertezze la rendono vulnerabile, vittima di una fragilità che dovrebbe essere compresa dai suoi colleghi che, al contrario, la rifiutano.
Per la prima volta in assoluto sono riuscito a provare empatia per Jo. La sua storia mi ha finalmente permesso di immedesimarmi nel suo personaggio e comprenderlo. Essere la seconda scelta di chiunque è qualcosa che pian piano le sta togliendo tutto quello per cui ha da sempre lottato. Sia sul piano lavorativo sia su quello personale la situazione non è delle migliori: Jo non si sente accettata, ma soprattutto non si sente valorizzata. Viene dopo Stephanie sul piano professionale e dopo Meredith su quello personale e ciò le fa capire di non essere una priorità, soprattutto di non essere la priorità principale di Alex. Quest’ultimo a sorpresa le chiede di sposarlo alla fine della puntata ma, nonostante il tutto sia farcito da un bel discorso romantico, sembrerebbe non bastare per dimostrare qualcosa alla donna.
La storia di April e Jackson sta ormai iniziando a perdere di significato. Portare avanti per così tanto tempo la questione divorzio o non divorzio ci ha ormai stancato. Fin dall’inizio mi sono espresso a favore della coppia e anche adesso spero che i due possano ritornare quelli di un tempo, ma trovo comunque ridicolo questo tira e molla continuo da parte prima di uno e poi dell’altra. Mi auguro davvero che la seconda parte di questa dodicesima stagione gli riserbi uno spazio diverso, magari con una nuova gravidanza.
La puntata è senza dubbio da 3 porcamiseria. Determinate dinamiche non hanno reso giustizia a quello che è davvero Grey’s Anatomy e l’elevata presenza di momenti difficili da gestire ha un po’ appesantito l’intero episodio. Con due mesi abbondanti di assenza abbiamo però la certezza che la serie si riprenderà nel migliore dei modi e tornerà a farci sognare come ha sempre fatto.
Twitter Freaks
Shonda sadica come sempre si diverte a lasciarci con tutte le situazioni così in sospeso per 83 giorni. IO DEVO SAPERE ORA #GreysAnatomy
— Niky 🦄 (@_xpandicorn_) November 20, 2015
Petizione per cambiare il nome Nathan Riggs in Rick perché è più facile.#GreysAnatomy
— Daniele (@edo_daniele) November 20, 2015
No ragazzi non toccatemi Amelia che io piango stasera #TGIT #GreysAnatomy
— 🌻 (@calzonawho) November 20, 2015
Ti è piaciuto l'episodio?
