Dopo quattro episodi che vertevano quasi esclusivamente sui movimenti del desiderio, su un ciclone di sensazioni e sull’alienazione dal contesto esterno, Grey’s Anatomy torna con All Eyez On Me a offrirci un episodio pieno di azione che vede concretizzare le ipotesi e le riflessioni che erano state partorite in precedenza.
Si passa dall’introspezione ad una realtà in cui non c’è più posto per i parallelismi e per i ricordi, ma c’è solo una Meredith hic et nunc. Nel “previously on Grey’s Anatomy“, risentiamo la frase dello psicologo che informa Meredith di quanto lei abbia imparato a stare sola, nonostante non lo voglia più. Tale supposizione riecheggia nelle parole di Callie, Miranda e Jackson che alludono ad un ipotetico corteggiatore di cui Meredith appare non solo disinteressata, ma anche esterrefatta. La situazione cambia quando, alla fine di una giornata particolarmente intensa, la Grey coglie l’attimo e mette in pratica ciò che era stato rimandato da molto tempo.
Il caso di questo episodio vede un dream team, composto da Avery, Bailey, Torres, Grey e Wilson, recarsi in un ospedale militare per un intervento altamente sperimentale, che riesce bene nonostante un momento di smarrimento di Callie. A questo caso collabora con i nostri dottori il chirurgo militare Thorpe, sin da subito scettico nei confronti dell’intervento ma allo stesso tempo interessato e colpito da Meredith.
Durante l’intervento, particolarmente importante e illuminante è il dialogo tra Callie e Meredith, la quale fa sì che la Torres esca dal suo impasse paralizzante, offrendole un confronto dialettico in grado di sbloccarla.
È proprio in questo momento che Meredith raggiunge la consapevolezza di quanto le parole dei suoi amici, volte a farla uscire dalla torre d’avorio della sua vedovanza, siano giuste e motivate.
In questo episodio, Meredith non è l’unica protagonista di un flirt: anche Jackson è corteggiato, sebbene in maniera sottile ed implicita, da una dottoressa incontrata all’ospedale militare. Un flirt che non ha sviluppi, ma è indicativo di un Jackson che torna ad essere compiaciuto di sé e della situazione creatasi, dopo un periodo assai tormentato a livello sentimentale.
Il Bauer Medical si rivela così come un’uscita dai propri confini e limiti, un cambiamento di scenario che vede, per la prima volta, Meredith andare incontro alla sua next life e muovere un passo verso il cambiamento. E mentre lo fa, la nostra dottoressa trasmette anche molta tenerezza, in quanto la scena con Thorpe è stata sapientemente costruita e strutturata, muovendo l’occhio prospettico da una Meredith intraprendente al sorriso dei suoi amici che la osservano con quell’affetto dettato dall’amicizia più intima.
Intanto al Grey Sloan, il pronto soccorso è messo a soqquadro da un gruppo di cheerleader che portano in scena le tipiche tematiche giovanili e liceali, analizzate fin troppe volte in Grey’s Anatomy. Infatti, di tutto questo caso si salva solo il discorso di Stephanie, la quale mostra uno spiccato problem-solving portando alla luce il suo background, che non è ancora stato esplorato. Tolto questo, penso sia stato abbastanza ridondante ripresentare le logiche liceali: per quanto sicuramente un tema molto importante, in questo episodio è stato sviluppato allo stesso modo dei casi precedenti. All’interno di una scuola, non è sempre il capitano di una squadra di cheerleader ad essere il più popolare: lo può anche essere una allieva intelligente, profonda e motivata. Qualche volta (in fondo anche questo è il compito dei mass media) sarebbe utile e interessante inviare un messaggio diverso, un’alternativa ad un sistema retrò e messo in scena innumerevoli volte a partire dagli anni ’90.
In All Eyez On Me si accendono i riflettori su Ben Warren, lasciato spesso in disparte, che si ritrova ad essere il protagonista di un salvataggio in extremis ma non conforme ai protocolli ospedalieri. Per questo motivo viene sospeso da Miranda: il fatto che lei agisca nelle vesti di Capo mette in luce dinamiche relazionali complesse ma abbastanza prevedibili, che la Bailey e Ben dovranno imparare a gestire confrontandosi con il doppio ambito di contatto in cui si trovano.
In questo episodio, Maggie, dopo un periodo di stasi, dà una svolta al proprio rapporto con De Luca, svelando pubblicamente il loro legame. D’altra parte, l’uscita di Maggie dalla sua comfort zone non sembra sia stata apprezzata da Andrew, che reagisce alla notizia con un atteggiamento un po’ distante. Sarà nteressanite vedere come evolverà il nuovo percorso intrapreso da questa coppia, ora che sono “ufficiali” a tutti gli effetti.
Vorrei poi sottolineare la poca importanza e il poco spazio che si sta dedicando ad Arizona, ormai diventata quasi un personaggio accessorio. Nonostante sia una dei protagonisti più longevi di Grey’s Anatomy, penso che stia da troppo tempo senza una precisa storyline personale.
L’episodio merita 3,5 porcamiseria, in quanto il caso delle cheerleader è stato la copia di altre storie ampiamente già viste e raccontate durante queste dodici stagioni e per il fatto che la vicenda di Ben sia scaduta in modo troppo prevedibile. Possiamo dunque definire All Eyez On Me un episodio di passaggio, che dà il la alle azioni future dei nostri personaggi, sempre più immersi in altalene di amore e odio, tenerezze e paure.
Arizona in ogni episodio come il sole in una giornata nuvolosa.
C'è poco, ma quando appare fa la differenza.#GreysAnatomy— Daniele (@edo_daniele) March 11, 2016
Jacks vedi il karma che ti fotte…divorzi con una cristiana incallita e poi la Bailey ti fa pregare e tu muto #GreysAnatomy
— Sehnsucht (@DouxBebe_) March 12, 2016
Voglio una Meredith Grey nella mia vita, che sia lí ad aiutarmi nei momenti difficili.#GreysAnatomy pic.twitter.com/RJrCTk7s5b
— auro|baci stellari (@crowenfeels_) March 12, 2016
E per concludere, ecco cosa ne penso di Thorpe#GreysAnatomy pic.twitter.com/Wy33Lwcfc1
— 𝐿𝑢𝑐𝑖𝑎 🥀 (@eliophilia) March 11, 2016