Un sottofondo musicale allegro, medici spensierati e sorridenti che camminano in tutta tranquillità: aspettate un attimo, questa non è una tipica apertura à la Grey’s Anatomy! Confesso che un inizio del genere mi ha lasciato spiazzato e mi ha fatto pensare a due cose: o questo sarà un episodio anonimo oppure succederà una catastrofe epocale. La seconda opzione (purtroppo) non si è avverata, quindi ahimè tocca dire che questo episodio non è stato proprio brillante.
Visto che strutturati e specializzandi sono ormai diventati migliori amici, Richard (che ricordiamo essere responsabile della gestione degli specializzandi) capisce che è tempo di portare un po’ di sana e vecchia disciplina e decide quindi di mescolare le coppie per far sì che gli specializzandi non si focalizzino solo su una branca chirurgica – questa cosa non ci è nuova, era già successo a tempi di Meredith e compagnia.
Ora, se questo cambio di rotta può risultare campato per aria, in realtà è utile ai fini della trama per smuovere alcune storie che si erano arenate e che erano state lasciate a sé stesse, abbandonate al triste destino delle trame secondarie di cui nessuno si cura più di tanto.
Il destino, che in questo caso si materializza in una padella da letto da cui gli specializzandi estraggono a sorte il loro strutturato della giornata, vuole che Penny venga assegnata ad Amelia – e pensare che la giornata della Shepherd era iniziata così bene, organizzando con Owen un appuntamento romantico. Ovviamente, scocciata dalla presenza della Blake – il cui unico ruolo sembra essere quello di essere bistrattata da un parente qualsiasi del compianto Derek Shepherd -, Amelia non pensa nemmeno lontanamente a seguirla come insegnante, figuriamoci a lasciarla seguire un paziente critico e complesso. Penny, poverina, dal canto suo ci mette tutto l’impegno possibile per risultare simpatica e credibile, ma per sua sfortuna risulta sempre goffa e impacciata, persino comica visto che presenta ad Amelia l’amante del paziente scambiandola per la moglie – quest’ultima interpretata da una esilarante e tagliente Rita Moreno, vincitrice (tra le altre decine di premi e riconoscimenti) del Premio Oscar nel 1961 per la migliore attrice non protagonista in West Side Story.
Amelia, però, è costretta a ricredersi quando scopre che Penny ha un talento innato per la neurochirurgia e, come vuole la tradizione di Grey’s Anatomy, decide che, per correttezza nei confronti della specializzanda, si prenderà l’impegno di farle da insegnante nonostante i recenti dissapori. Tutto qua? Così pare, e forse è meglio così: nonostante Amelia sia un personaggio ben scritto, il suo atteggiamento aggressivo nei confronti di Meredith e Penny iniziava a diventare ridondante e pesante. Sicuramente, le cose tra lei e la Blake non sono ancora risolte del tutto, ma questo episodio ha rappresentato un primo passo in avanti verso la costruzione di un rapporto quantomeno civile tra loro due.
La seconda coppia insolita che fa scintille in questo episodio è quella composta da Meredith e Jo. Come erano rimaste le cose tra di loro? La specializzanda si sente ancora minacciata dalla presenza di Meredith – e come non capirla: Alex e la Grey si conoscono da più di dieci anni, si può dire che siano cresciuti insieme e che abbiano costruito un rapporto di una solidità tale da essere quasi frainteso e scambiato per qualcosa di più di una semplice relazione di amicizia. Come ben sappiamo, però, Meredith ha sempre agito a insaputa di Jo per far funzionare il rapporto tra lei e Alex, spingendo quest’ultimo direttamente tra le braccia della ragazza (impossibile dimenticare i dialoghi e le scene toccanti tra Meredith e Alex in The Sound of Silence).
Occupata a ignorare le chiamate e i messaggi del tenebroso dottor Thorpe, Meredith non si accorge di trattare Jo al pari di una schiava invisibile, un insetto fastidioso da scacciare quando è troppo vicino: tutto ciò fa perdere la pazienza alla specializzanda, che esplode e inizia a riversare sulla Grey parole di risentimento non soltanto per il trattamento ricevuto in ospedale, ma anche e soprattutto per la presenza ingombrante di Meredith nella storia tra lei e Alex.
La sfuriata si conclude con Meredith che, assunte le vesti di guru spirituale, suggerisce a Jo di non farsi mai mettere i piedi in testa da nessuno, né in ambito lavorativo né sentimentale e le assicura che Alex è tutto per lei e che tifa da sempre loro.
Se tanto mi dà tanto, siamo fortunati perché anche questa storia sembra essersi conclusa per il meglio: non se ne poteva più della gelosia infondata di Jo, nonostante molti abbiano sperato in una storia d’amore tra Meredith e Alex da quando Derek non c’è più. Io personalmente l’ho sempre trovata una eventualità ben più che remota: Alex e Meredith hanno due caratteri fondamentalmente diversi e, pur completandosi in qualche modo, il loro è un rapporto simile a quello tra fratello e sorella. Stando così le cose, spero che Alex e Jo colgano l’occasione per andare oltre lo scoglio su cui si erano arenati, ora che le cose tra loro sembrano essersi sistemate.
Dopo diversi episodi in cui Grey’s Anatomy l’aveva relegata al semplice ruolo di comparsa secondaria, Jessica Capshaw (incinta per la quarta volta) ritorna a regalarci tutta la grinta e l’allegria di Arizona, che vediamo alle prese con una pazienta in attesa di quattro gemelli interpretata da Casey Wilson, l’esuberante Penny Hartz di Happy Endings. Tralasciando il caso clinico, Arizona diventa molto importante alla fine dell’episodio: dopo aver tampinato April nel tentativo di convincerla a dire a Jackson di essere incinta e a eseguire dei test pre-natali per verificare che il prossimo figlio non abbia anche lui l’osteogenesi imperfetta, Arizona prende una decisione assai controversa e racconta a Jackson della gravidanza di April. Nonostante le due siano amiche, Arizona è il medico curante di April e ciò la sottopone all’osservazione del segreto professionale: seppur mossa da buone intenzioni, Arizona ha violato non solo un patto di amicizia, ma soprattutto una delle regole fondamentali alla base del rapporto medico-paziente. Questo “passo falso” avrà ripercussioni non soltanto sul rapporto tra la Kepner e la Robbins, ma soprattutto tra April e Jackson, specie se si considera la situazione in luce del recente divorzio. Per l’ex coppia Odd Man Out rappresenta un ulteriore punto di svolta: sarà interessante assistere alla reazione di Jackson e alla direzione che i due intraprenderanno.
Il finale di questo episodio di Grey’s Anatomy ci ha lasciati con un momento topico: dopo aver ignorato a più riprese i messaggi e le chiamate del dottor Thorpe, Meredith si trova a nientemeno che a faccia a faccia con il militare e, non potendo fare altro, decide di sentire cosa ha da dire. Thorpe le fa la fatidica domanda:
“So what do you say, Dr. Grey? Would you like to go out with me?”
Il fandom di Grey’s Anatomy è letteralmente esploso dopo questa domanda e si è diviso tra i tenaci e strenui sostenitori dell’amore insostituibile tra Meredith e Derek e tra quelli speranzosi che la dottoressa Grey riprenda finalmente in mano le redini della propria vita e decida di non stare più da sola. Una cosa è certa: non importa da quale parte stiamo, siamo tutti curiosi di sapere quale sarà la risposta di Meredith.
Il pregio di questo episodio è che ha tirato le fila di molte storie: sommariamente, si può dire che non ci siano più eccessive trame in sospeso ed è positivo il fatto che sia stato lasciato tanto spazio a personaggi che di recente erano stati relegati in secondo piano. D’altro canto, è stato un episodio piuttosto anonimo: da una serie TV come Grey’s Anatomy non si può pretendere che mantenga l’hype sempre ai massimi livelli, specialmente se si considera il fatto che questa è la dodicesima stagione dello show. Non è stato un cattivo episodio, questo no, ma sicuramente non uno di quelli che verranno ricordati dai fan. Per questo motivo, mi tocca assumere il ruolo della maestrina dalla penna rossa, di quelle che “l’alunno è bravo, ma non si applica“, e assegnare soltanto 3 porcamiseria. Fortunatamente, il salto d’appello in questo caso non c’è, quindi Grey’s Anatomy ha tutte le carte in tavola per regalarci emozioni negli episodi a venire.
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Come le organizza Owen le esterne, nessuno mai.
Best corteggiatore evah.#GreysAnatomy pic.twitter.com/yG0oSfUHRa
— Daniele (@edo_daniele) March 18, 2016
Owen con i cuccioli sarò impopolare ma voto no no no. Owen va bene solo triste sulla ventola dell'aria oppure ubriaco #GreysAnatomy
— Saurophaganax 🌘🌑🌒 (@itasvamp) March 19, 2016
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