Grey's Anatomy14×01 Break Down The House – 14×02 Get Off On The Pain

Season Premiere Dopo un'estate di attesa Grey's Anatomy torna riportando sulle scene il mood ironico e sexy del passato: lacrime e ammiccamenti convivono in questa doppia première che fa ben sperare per il futuro della serie.

7.7

Quando le foglie cominciano a ingiallire, le sere si fanno più fredde e la cioccolata calda diventa un bisogno primario per ognuno di noi, può voler dire solo una cosa: per noi di SerialFreaks è ricominciato il letargo da serie tv. Da quale appuntamento ripartire se non l’attesissima première di Grey’s Anatomy?

Sull’argomento bisogna essere onesti: nella scorsa stagione le storie di Shonda avevano lasciato delusi parecchi di noi costringendoci a usare parole dure nelle recensioni, ma a onor del vero va anche detto che ciò era stato in parte riscattato da un finale senza dubbio più che soddisfacente (la cui recensione – per gli smemorati – potete leggere qui).

Leggerezza is the new black

Le premesse che ci hanno accompagnato durante l’estate sono state senza dubbio molto forti e importanti, a partire dalla perdita di un personaggio fondamentale come Stephanie passando per il ritorno della sorella di Owen data per dispersa dieci anni prima. Insomma, tutto dava l’idea di una ripartenza col botto ad alto tasso di drama.

La nostra Shonda, però, ha più volte precisato nelle sue dichiarazioni che questa stagione di Grey’s Anatomy sarebbe stata più vicina a quelle del passato, intrisa di ironia, leggerezza e humor. E noi amanti di Grey’s lo sappiamo: Shonda mantiene le promesse. Inaspettatamente, infatti, la doppietta di puntate con cui viene inaugurata la stagione riesce ad affrontare tematiche importanti e serie, senza indugiare troppo sull’aspetto della drammaticità.

In primis possiamo apprezzare questo nuovo taglio nella costruzione del personaggio di Megan: la rossa riemersa dal mondo dei morti (per il cui personaggio è stato fatto un recast – l’attrice, Abigail Spencer, non è la stessa che vediamo nei ricordi di Owen in The Room Where It Happens ) è una donna allegra e spiritosa, dotata di una grande forza d’animo e senso dell’umorismo. Insomma, difficilmente riusciamo a non farcela andare a genio, tanto più quando si viene a sapere che ha un “figlio” in Iraq dal quale desidera ardentemente tornare, lasciando così che per noi fan si riaccenda la speranza – in fondo mai persa – che la relazione tra Nathan e Meredith possa continuare.

La storia di Megan è senza dubbio il fulcro del primo episodio: ogni sforzo e attenzione sono dedicati alla ricerca di una soluzione per curare le gravi ferite riportate che le impediscono di tornare dal bambino che ha lasciato. La situazione è tanto importante da riportare tra i corridoi del Grey Sloan Memorial una vecchia conoscenza, la dottoressa Teddy Altman. Teddy è la persona di Owen, l’amica innamorata pronta a tutto per sostenerlo: la sua indole dolce ma al contempo estremamente ferma e decisa condiziona molto le dinamiche della situazione.

Se Amelia si mostra assente e incapace di gestire la circostanza delicata nel quale è coinvolto quello che è pur sempre a tutti gli effetti suo marito, Teddy è invece presente e delicata, perfettamente in grado di gestire la crisi del maggiore Hunt con la naturalezza che solo un feeling consolidato può regalare. Il paragone tra le due figure è duro e impietoso: pur amando profondamente il suo personaggio, fatichiamo a reggere l’atteggiamento distaccato di Amelia, che in realtà non fa altro che incarnare e mettere in scena quella che è la sofferenza umana più recondita.

Infatti, nel momento di gioia del marito, Amelia riesce solo a intravedere ciò che le è stato strappato e che non potrà più riavere. La sua gelosia è il sentimento di chi ama incondizionatamente e non riesce a farsi una ragione della perdita, soprattutto di fronte alla felicità altrui, anche quando questa appartiene al suo stesso marito. Amelia reagisce a questo dolore inconfessabile buttandosi a capofitto in un caso molto rischioso: la possibilità di rendere reali la felicità e la vita di un giovane ragazzo affetto da un dolore che tutti ritenevano impossibile da curare, genera in lei quel senso di onnipotenza in grado di offuscare la propria inadeguatezza sentimentale. Ma la vittoria ha un sapore dolce amaro: Owen – esausto e ormai allo stremo delle forze – si allontana e una diagnosi avvenuta quasi per caso ci mette a conoscenza del fatto che forse dietro al comportamento di Amelia potrebbe nascondersi un male che non è solo emotivo, riportandoci con la mente alle visioni della mai dimenticata Dr.ssa Izzie Stevens e al Grey’s Anatomy dei tempi che furono.

Chi stupisce invece è Meredith che, contrariamente a quella che è la sua naturale propensione a starsene in disparte in questo genere di situazioni, assume un ruolo centrale nel processo di trattamento di Megan, trovando in prima persona la soluzione innovativa per poterla guarire. Questo fa sì che il rapporto tra le due donne di Nathan (ah, se Derek ci sentisse!) si intensifichi per ovvie ragioni: sarà Teddy a prendere le parti della sorella di Owen, lottando per il diritto di questa a conoscere la verità che le era stata negata per proteggerla.

Se come sempre il coraggio degli uomini tende a vacillare in questo genere di situazioni, sarà invece la stessa Meredith ad affrontare l’argomento con Megan. È un incontro tra due donne forti, due madri, entrambe schiacciate dalle sofferenze di una vita difficile, che scelgono di fidarsi l’una dell’altra. Questo è il modello di donna che Shonda Rimes vuole raccontare nelle sue storie, una donna che non fugge dagli ostacoli, che reagisce alle catastrofi, che sa trovare da sola “il proprio posto nel mondo” (anche senza tacchi ai piedi, come ci terrà a precisare la dr. Bailey nella sua personale battaglia per l’uguaglianza dei sessi).

E se purtroppo l’operazione si rivela a tratti un insuccesso, sarà proprio Meredith, pur affranta, delusa, amareggiata, arrabbiata, a trovare per l’ennesima volta un espediente per completare il processo, dimostrando sempre più di essere brillante quanto sua madre. Meredith affascina e scava nel profondo e anche Megan deve averlo capito poiché è lei in prima persona ad allontanare Nathan quando realizza che forse è davvero innamorato di colei che le ha salvato la vita.

L’economia del puzzle

Senza dubbio la storia di Megan e del suo ritorno hanno occupato una porzione importante della narrazione della doppia première, ma quello che soddisfa maggiormente nella costruzione della storia è che per la prima volta dopo tanto tempo il racconto corale riprende a funzionare. Nella stagione passata era evidente come fossero le puntate monografiche quelle scritte con maggiore accuratezza (a tratti le uniche destinate a divertire o a emozionare): ciò che invece ci piace di questo nuovo Grey’s Anatomy è proprio il fatto che i personaggi e le storie tornano a incastrarsi l’uno con l’altra, come i pezzi di un grande puzzle perfettamente armonioso.

Così si inseriscono alla perfezione gli inserti divertenti della Bailey, l’assurdo gruppo di tirocinanti guidati da Webber e anche la discutibile relazione che si sta innescando tra Jackson e Meggie (è soprattutto apprezzato il fatto che in qualche modo sia stato fatto nuovamente riferimento alla puntata ambientata in Montana che pareva essere stata completamente dimenticata). Arizona – dimenticata la saccente Eliza con una certa velocità – si consola alla grande e ha un nuovo flirt con la sorella di Andrew (dando vita a un siparietto che in lingua originale non può che far sorridere lo spettatore italiano!), un personaggio che sicuramente ci darà delle soddisfazioni. Persino Jo risulta di nuovo divertente e a tratti simpatica, una volta tolta la maschera da lagna perenne che l’aveva contraddistinta nell’ultima stagione: il lieto fine che viene concesso a lei e ad Alex sembra quasi un sollievo. In definitiva, con una giusta dose di drama aggiunto, al netto di una coerenza narrativa è così che ci piace Grey’s Anatomy: scanzonato, ironico, sexy.

https://twitter.com/Una_Gioia_Mai/status/913814577263136768

Porcamiseria
  • 8/10
    Storia - 8.0/10
  • 7/10
    Tecnica - 7.0/10
  • 8/10
    Emozione - 8.0/10
7.7/10

In breve

La doppia première di Grey’s Anatomy riesce a emozionare senza tralasciare il divertimento. Drammatico e sexy al punto giusto, pone buone premesse per il futuro della stagione.

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Porcamiseria

7.7

La doppia première di Grey's Anatomy riesce a emozionare senza tralasciare il divertimento. Drammatico e sexy al punto giusto, pone buone premesse per il futuro della stagione.

Storia 8.0 Tecnica 7.0 Emozione 8.0
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