Here and Now1×03 If a Deer Shits in the Wood

Here and Now continua il suo viaggio senza meta, con un altro episodio pieno di messaggi filosofici e politici scarsamente ficcanti, mentre gli elementi brillanti si contano sulle dita di una mano.

5.3

Il grosso difetto della nuova serie di Alan Ball appare sempre più evidente, e sempre più ingombrante. Here and Now si prende la briga di raccontare la società contemporanea esponendo controversie, idiosincrasie e fastidi dell’umanità, iniettando empatia e ansie nelle vite semplici ma complicate dei protagonisti; quello che tuttavia non arriva a fare, peccando di pretenziosità, è andare oltre a ciò che il personaggio rappresenta. È tutto fastidiosamente etichettabile, quasi a compartimento stagno, e si tenta di occupare l’ora a disposizione esponendo tanti elementi narrativi e spunti morali, senza tuttavia quasi mai scavare sotto la superficie.

Si parla di Kristen e di MST senza mai responsabilizzarla, ma andando a testa bassa sul tema della violenza sessuale con ridicola ingenuità: non ha senso parlare di vendetta, perché il contatto è avvenuto consensualmente – sebbene le modalità non siano state del tutto ortodosse – e si vuole trovare per forza il capro espiatorio facendo passare quella di Ashley come buona azione; intendiamoci, il modello belloccio rimane uno stronzo, ma non si merita un trattamento simile. L’elemento empatico è una carta che gli sceneggiatori vogliono usare il più possibile, investendo tutti i protagonisti, ma in questa e in altre occasioni lungo l’episodio esso cozza con la razionalità.

La storia di Duc invece è appiattita dal resto, si osserva un possibile increspamento sulla superficie, ma la nostra reazione alla sua storia è momentaneamente di calma piatta mista a fastidio. Abbiamo capito la mania di controllo e l’asessualità, ma dovrebbero farci capire un po’ meglio come funziona il suo personaggio. Meglio, la strategia generale da seguire, viste le velleità introspettive di Here and Now, dovrebbe essere più fatta di lunghi viaggi personali, di interrelazioni con tuttavia il focus su pochi personaggi alla volta; allo stato attuale è tutto molto grezzo, superficiale e nozionistico.

Greg, ad esempio, va ad alti e bassi, con una scampagnata che a valle dell’episodio lascia davvero poco su cui elaborare, in una vacuità paragonabile ai segmenti pseudo-filosofici di The Walking Dead. E un modo per suggerirci che non tutte le coincidenze hanno un significato, e che Ramon è l’unico con qualcosa in più, ma la dietrologia operata nell’episodio allunga solamente il brodo.

Fortunatamente, Greg recupera terreno con una riflessione a cuore aperto sull’età che avanza e l’incapacità di rapportarsi con il lascito di un sé più giovane e meno disilluso, si gioca con termini clinici che vista la situazione e viste le ultime esternazioni andrebbero sviscerate, ed eventualmente distinte da un generico smarrimento davanti all’inevitabile vecchiaia. Si apprezza soprattutto l’interazione tra Greg e Audrey in tal senso, in un’eccellente prova attoriale di entrambi.

Ramon e Farid danno il loro meglio, il primo con una ottima analisi della sua condizione psicofisica – oltre che della sua relazione con le droghe leggere – che presto si aggancerà a Carmen e alla sua indefinibile capacità, il secondo con uno sguardo al suo background, ritraendo con nitidezza l’ansia religiosa da cui è affetto. Ramon spiega il suo videogioco come se fosse un viaggio focalizzato sulla scoperta di chi gioca e non sulla storia in sé, delineando incidentalmente ciò che Here and Now ancora non riesce a fare, nonostante tutta la buona volontà.

Con pochi elementi brillanti e parecchia nebbia, quello di Here and Now è un viaggio accidentato, pieno di concetti complessi trattati con superficialità. Il paragone con la storica Six Feet Under onestamente non ha più ragion d’essere, soprattutto perché è sempre più chiaro quanto questa nuova creatura seriale si stia lentamente inabissando, accartocciandosi su se stessa.

Porcamiseria
  • 4/10
    Storia - 4/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 5/10
    Emozione - 5/10
5.3/10

In Breve

La nuova fatica di Alan Ball è sempre più un coacervo di superficiali messaggi politici e filosofici. A parte qualche momento in stato di grazia, appare sempre più evidente come Here and Now non sia un prodotto destinato a prosperare.

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Porcamiseria

5.3

La nuova fatica di Alan Ball è sempre più un coacervo di superficiali messaggi politici e filosofici. A parte qualche momento in stato di grazia, appare sempre più evidente come Here and Now non sia un prodotto destinato a prosperare.

Storia 4 Tecnica 7 Emozione 5
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