In questi due ultimi episodi, Heroes Reborn cerca di fare definitivamente chiarezza sulla missione dei nostri personaggi. Come in ogni viaggio nel tempo che si rispetti, tuttavia, sarà necessario agire cercando di alterare il meno possibile il corso di altri eventi, collaterali in questo caso alla missione di Noah. Come dice Hiro Nakamura: “Don’t step on the butterflies.”, perché un dettaglio storto potrebbe causare un butterfly effect dagli esiti imprevedibili.
Save The Cheerleader / Stop The Bomb
Una cosa dovevano fare, anzi due, e nessuna di queste è andata a buon fine. Gli sforzi di Hiro per contrastare l’esplosione e sconfiggere Harris sono vani: capirà presto che la catastrofe del 13 giugno è inevitabile, a meno di essere capaci di fermare tutte le bombe contemporaneamente. Future Noah cerca almeno di vederci chiaro sul destino di Claire, allertato della sua condizione critica da Angela Petrelli, in corsa verso l’ER.
Forse non tutto il male viene per nuocere: abbiamo una prospettiva sugli eventi di quel giorno che avvalora la colpevolezza di Erica Kravid e della Renautas, fino al punto di orchestrare l’attentato nei minimi dettagli, incolpare Mohinder Suresh – vittima dell’esplosione – e gettare le basi per i suoi piani di ripopolamento terrestre post-apocalittico.
Gli elementi su cui riflettere sono interessanti, al di là di uno sviluppo di trama che, vista la partenza traballante di Heroes Reborn, appare finalmente fluido e privo di fastidiose forzature. Il nemico, ormai è evidente, è curiosamente umano, senza superpoteri, e gli autori hanno un chiaro messaggio da trasmettere: la minaccia più grave non è necessariamente una persona che fa un uso sregolato e malvagio dei propri poteri. Erica in tal senso ha solo trovato alcune persone deboli e disposte ad aiutarla, forse solo per essere incluse tra i superstiti dopo la tempesta solare: Phoebe, che la aiuta a creare un’eclissi artificiale sopra il padiglione del 13 giugno, in un chiaro rimando alla vecchia serie che fa sempre piacere; Matt Parkman, ristabilito economicamente dalla Renautas; Otomo e la reclusione di Hiro all’interno di Evernow (salvo poi pentirsene e creare Katana Girl).
Questo è un salto nel passato che fa bene, non solo perché si rivedono vecchi volti, a cui i più nostalgici sono indubbiamente affezionati, ma anche perché questo passato è strettamente interconnesso agli eventi raccontati in Heroes Reborn, in qualcosa di più dei semplici riferimenti che coglievamo negli scorsi episodi. Claire è morta di parto, dando alla luce due gemelli – telefonata: Malina e Nathan -, ed è su di loro che grava il futuro del pianeta. Ovviamente sarebbe bellissimo se tutto fosse proceduto così, senza intoppi, ma la sete di giustizia di Noah creerà qualche complicazione.
Too Many Butterflies
L’esplosione del colpo di pistola ai danni di Erica Kravid è quella farfalla che non si deve assolutamente calpestare. Il nemico è improvvisamente conscio della minaccia, capisce che c’è qualcosa che potrebbe andare storto, ma involontariamente il cambiamento più consistente avviene da parte di Quentin: il suo passato è stato cambiato, lui è riuscito a vedere Phoebe, diventando nel futuro una spia per la Renautas. ZAN ZAN! Plot twist che sa un po’ di cliché, ma assolutamente coerente con tutto il viaggio nel passato.
Il viaggio nel (tra)passato di Angela e Hiro ha un esito inaspettato, ma chiude il cerchio su elementi che altrimenti sarebbero stati paradossali per la coerenza della narrazione, in uno sforzo da parte degli sceneggiatori di far quadrare i conti che sembrava venuto meno a un certo punto del vecchio Heroes – ok, non riapriamo la ferita che è meglio -. Nathan ha lo stesso potere di parte della famiglia Petrelli, ossia l’assorbimento irreversibile dei poteri altrui, e questo ci fa finalmente capire perché Claire è rimasta senza capacità rigenerativa durante il parto, andando incontro alla morte, e perché Hiro ha perso la capacità di piegare tempo e spazio, lasciandola in dote al figlio adottivo, a cui baderà assieme all’infermiera Anne.
I due sono bloccati nel 1999, perdendo praticamente 15 anni di vita nel loro sacrificio involontario, ma portano avanti la loro missione, crescendo i gemelli di Claire e responsabilizzandoli sui loro poteri. Malina sarà successivamente aiutata da Farah, come sappiamo – abbiamo anche una breve sequenza che la collega più da vicino a Carlos -, mentre Nathan, separato dalla sorella onde evitare che assorba il suo potere, sarà l’unico a perdere la memoria sulla sua missione, ricollegandosi perfettamente alla trama as is. Qualche farfalla è stata calpestata, forse la più grave, ma almeno si è riuscito a salvare il salvabile.
Parallelamente si cerca anche di raccontare meglio il passato di Luke e Joanne, riuscendo persino nell’intento di dare una motivazione meno superficiale al cambio di rotta di Luke. Se dapprima il sospetto era che l’uomo avesse abbandonato la moglie solo a causa dei suoi poteri e con un esame di coscienza del tutto approssimativo, durante la violenta scena nella loro stanza capiamo quanto l’animo realmente disturbato sia quello di Joanne, e quanto Luke la segua solo perché comunque innamorato di lei.
Questo è l’Heroes Reborn che voglio vedere: viaggi nel tempo, passato, presente e futuro che si mescolano in un impasto omogeneo senza brutture e pezzi di trama persi per strada, con colpi di scena benvenuti, per quanto classici e in parte prevedibili. Quando la narrazione procede così fluida ci si dimentica anche di qualche difetto tecnico tra effetti speciali e scene d’azione, anche se merita apprezzamento il fade durante la visione di Angela, con una ipotetica Malina che fa riscrescere prati a perdita d’occhio. In questa seconda metà di stagione Heroes Reborn sta finalmente giocando le sue carte migliori, con buona pace di quegli impazienti che hanno deciso di desistere dopo i primi episodi. Peggio per loro.
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Tutti praticamente unanimi, finalmente la serie si è rimessa in carreggiata!
America spiegami perché #HeroesReborn ha fatto schifo fino al sesto episodio per riprendersi solo con gli ultimi due episodi.
— PaoLOST (@Pao_LOST) November 7, 2015
Sta serie è stata un crescendo: è partita in sordina ed è culminata nelle due puntate del 13 Giugno #HeroesReborn
— A.L.F. (@Alfredinik) November 7, 2015
Le due puntate su June 13th valgono da sole il "revival" di questa serie. #HeroesReborn
— four alarm fire ~ (@whofflepuff) November 6, 2015
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