House of Cards4×03 Chapter 42 – 4×04 Chapter 43

Dicono che la strada verso l’inferno sia lastricata di buone intenzioni, così come la scalata verso la Casa Bianca in House of Cards è lastricata di subdoli tradimenti e voltafaccia inaspettati. Una strada che lo show ci ha mostrato essere facilmente percorribile, a patto di non avere scrupolo alcuno e a meno che non si […]

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Dicono che la strada verso l’inferno sia lastricata di buone intenzioni, così come la scalata verso la Casa Bianca in House of Cards è lastricata di subdoli tradimenti e voltafaccia inaspettati. Una strada che lo show ci ha mostrato essere facilmente percorribile, a patto di non avere scrupolo alcuno e a meno che non si incappi in un uomo armato di rabbia, risentimento e proiettili.

Questa doppietta di episodi, infilati in successione magistralmente l’uno in seguito all’altro, è parecchio sorprendente: non sempre capita di assistere ad un inizio di stagione che, non a torto, può essere davvero definito “col botto” – non voglio fare facile ironia sulle sorti del Presidente Underwood, ma la battuta viene servita su un piatto d’argento ed è irresistibile. Non sempre succede che una escalation narrativa ben costruita, accompagnata da un tempismo regolato ad hoc, preceda un culmine narrativo imprevisto che lascia lo spettatore a bocca aperta: spesso, infatti, un evento come quello che accade in Chapter 43 viene introdotto da qualche avvisaglia, seppur minima. In questo caso, invece, gli autori sono riusciti a non anticipare e rovinare la sorpresa agli spettatori (il sottoscritto compreso) perché il focus era puntato su tutt’altra storia.

La quarta stagione di House of Cards si è aperta con un rimescolamento delle carte in tavola, a seguito della palese e profonda spaccatura tra la coppia presidenziale: l’allontanamento di Claire e il tradimento politico giocatole da Frank, con un conseguente rincaro di ira e disprezzo da parte della moglie, sono niente in confronto allo scontro a cui assistiamo in Chapter 42.
Nonostante House of Cards vada visto con gli occhi increduli e “ingenui” dello spettatore, ovvero con la consapevolezza che quanto viene trasmesso non sia un calco fedele della realtà politica (me lo auguro, almeno) ma soltanto un prodotto confezionato per renderlo godibile ai più, Chapter 42 trae spunto dalla cronaca attuale circa la vera battaglia per le elezioni presidenziali del prossimo novembre: gli autori ne approfittano per costruire l’arma perfetta (seppur metaforica) con cui Claire si vendica dello sgarro subìto.
Negli scorsi mesi, Donald Trump, il candidato Repubblicano alle presidenziali per eleggere il successore di Barack Obama, è stato subissato di domande circa un articolo datato 1927 in cui si leggeva come suo padre fosse stato arrestato, per poi essere rilasciato senza alcuna denuncia sporta a suo carico, dopo una manifestazione violenta organizzata dal Ku Klux Klan; nessuna dichiarazione precisa è stata rilasciata da Trump, che ha preferito ridurre l’accaduto ad una semplice fandonia creata ad arte dai tabloid per screditarlo.
Una cosa simile succede a Frank: la mattina del Primary Day una gigantografia che ritrae un giovane Underwood insieme al padre nella famigerata veste bianca del KKK fa la sua tremenda comparsa. Apriti cielo: la foto diventa virale e il Presidente subisce uno smacco pesante, reso ancora più grave dal fatto che lo scatto in questione si trova su una delle strade principali di Gaffney, la città della Carolina del Sud che gli ha dato i natali e in cui gli Underwood si trovavano a fare campagna elettorale. Una batosta inaspettata per il Presidente, che si trova a dover affrontare la marea di telefonate e domande scomode circa il passato del padre e, ancora peggio, a perdere il sostegno dell’Onorevole Doris Jones e della figlia, due figure di spicco nella comunità afroamericana.

House of Cards 4x03 Chapter 42 - 4x04 Chapter 43

La mente dietro alla macchina del fango non è un avversario politico (o meglio, non un avversario dichiarato apertamente), bensì niente meno che la First Lady. Nel corso del terzo episodio, si consuma quella che è la vendetta di Claire: dopo essere stata messa momentaneament fuori dai giochi di potere e ridicolizzata, lusingata e poi illusa, la First Lady mette in moto una contro-campagna sotterranea con lo scopo di minare la credibilità del marito. I dissapori intimi della coppia presidenziale vengono traslati sul piano pubblico e istituzionale, spostando la battaglia dalle stanze della Casa Bianca alla pubblica piazza, dove Frank viene screditato senza alcuna pietà. Agendo come un burattinaio che muove fili invisibili, Claire gestisce abilmente una controffensiva che punta direttamente al cuore della campagna presidenziale: è come se Frank fosse Giulio Cesare e Claire fosse Bruto, in una rivisitazione attuale del cesaricidio delle Idi di marzo.
Come avevo preannunciato nella recensione dei due episodi precedenti, una lunga serie di notti agitate si profila all’orizzonte per il Presidente Underwood: c’era d’aspettarselo, d’altronde, considerata la donna che si trova al suo fianco. Per l’ennesima volta, Robin Wright ci regala una Claire mite ma non remissiva, una donna determinata a strappare con i denti ciò che si è prefissata di ottenere. Così come il marito, anche Claire è risoluta e spietata, persino disposta a mettere Frank alla gogna mediatica dell’opinione pubblica.

Frank: “I’m worried about you, Claire.”

Con questa frase, Underwood concretizza le sue preoccupazioni circa i piani della moglie, in un confronto in cui quest’ultima svela le sue vere intenzioni: l’unico modo per far risorgere quella che ormai è una campagna destinata a fallire è riunire la loro coppia imbattibile. Claire non si riferisce a loro come marito e moglie, però, pur facendo leva sulla storia della loro relazione: lo sconcerto negli occhi di Frank è impagabile quando capisce che la moglie vuole concorrere insieme a lui per la carica di Vice Presidente.

Claire: “You can’t win without me.” […] “I can be a part of your campaign, or I can end it.”

Bastano poche parole per svelare il fine ultimo della campagna denigratoria orchestrata dalla First Lady: mettere Frank con le spalle al muro per fargli realizzare quanto lei gli sia indispensabile, lanciandogli un ultimatum che suona di minaccia.
Uno scontro epico quello che si consuma tra i due Underwood, una guerra domestica che si preannuncia decisiva per il proseguimento della stagione. Una stagione che vede un’altra eventuale preoccupazione per il Presidente: Lucas Goodwin, infatti, si è dato da fare e ha sfruttato il clamore delle primarie per raggiungere Heather Dunbar in segreto, sperando di poterla convincere a unirsi con lui nel suo piano per smascherare la vera natura del Presidente. Un episodio che lascia poco spazio alle critiche, questo, e che per gli alti livelli recitativi della coppia Wright – Spacey, mai deludenti e sempre incisivi, non può che meritare 4,5 porcamiseria.

4.5

 

House of Cards 4x03 Chapter 42 - 4x04 Chapter 43 recensione

Il ruolo sempre più rilevante che Claire ha iniziato ad assumere in House of Cards dall’inizio di questa stagione, e che ha iniziato a emergere prepotentemente nell’episodio 3, trova il suo prosieguo naturale in Chapter 43. All’indomani dell’attentato al Presidente (un altro parallelo con la storia vera degli Stati Uniti), la First Lady si trova in una posizione decisamente scomoda: nonostante la sua carica istituzionale la costringa a mostrarsi contrita in pubblico, Claire non riesce a provare un vero e proprio dolore per le gravi condizioni in cui versa la vita del marito. Non si può certo dire che sia contenta che Frank si trovi in punto di morte, ma anche in una situazione così drammatica e critica Claire non perde l’aplomb che da sempre la contraddistingue. Al contrario, intravede una opportunità imperdibile: la possibilità di disporre a proprio piacimento le carte sul piano da gioco delle strategie politiche.
Claire non è nuova alle complesse dinamiche della politica interna ed estera: in 30 anni a fianco del marito, ha imparato quali mosse sferrare nel momento più opportuno, unendo le competenze in ambito diplomatico alla sua naturale capacità di persuasione, seconda solo a quella di Frank. Quale occasione migliore, dunque, per poter fare il bello e cattivo tempo, senza esporsi pubblicamente, se non quella di approfittare di un Presidente facente funzioni debole e completamente inadatto al ruolo come Donald Blythe?

House of Cards 4x03 Chapter 42 - 4x04 Chapter 43 recensione

Frank: “If you don’t like the way the table is set, then turn over the table.”

Una delle frasi più iconiche di Frank Underwood torna in questo episodio pronunciata da Claire: fingendo di offrire la propria disponibilità ad aiutare Blythe in una crisi (l’ennesima) con la Russia del Presidente Petrov, Claire inizia a muovere i fili di una marionetta fin troppo manovrabile. Con questa frase, si intuisce benissimo quale futuro Claire prospetta per se stessa e per il marito: ora più che mai, è risoluta a dimostrargli la sua indispensabilità per ottenere la vittoria alle presidenziali, nonché la sua capacità di gestire una crisi per quanto questo, ufficialmente, non le competa. L’input di Claire alle decisioni prese da Blythe è un primo, grande passo nella sua scalata a fianco del marito, nonostante questo ne rimanga all’oscuro perché incosciente.
Sarà interessante vedere come reagirà Frank alla notizia che, seppur da dietro le quinte, Claire ha preso il comando dell’intera nazione mentre lui lottava tra la via e la morte.
Un plauso doveroso, non mi stancherò mai di ripeterlo, va fatto a Robin Wright: con Kevin Spacey fuori dallo schermo, la sua capacità attoriale risalta ancora di più e lei si dimostra perfetta nel portare avanti lo show come protagonista indiscussa. Soltanto la sua performance vale tutti i 4,5 porcamiseria che assegno al quarto episodio.

4.5

 

Prima di concludere, è d’obbligo fare una menzione speciale a ricordo di Meechum, morto nel tentativo di salvare Frank durante l’attentato: il suo sacrificio ha fatto sì che Underwood non si prendesse una pallottola mortale – meritata? – e che Lucas Goodwin non venisse a rappresentare più un pericolo per il Presidente (anche se a questo riguardo ho i miei dubbi).
Questa foto sarà più che sufficiente per ricordarlo:

House of Cards 4x03 Chapter 42 - 4x04 Chapter 43 recensione

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