L’ultimo episodio ci aveva lasciato con una dichiarazione di intenti ben precisa da parte degli autori, con una simpatica cognata pronta a dare battaglia e a cercare di ottenere informazioni sul fratello, scomparso in circostanze poco chiare, tra la preoccupazione generale degli studenti e di Annalise sulle sorti del loro piano per farla franca con l’uccisione di Sam.
Partiamo in bellezza con Annalise che passa le feste in allegria tra ettolitri di vodka in solitudine, sull’orlo del coma etilico, per tornare come se nulla fosse alla vita di tutti i giorni dopo le feste, avendo lasciato a casa la cognatina sospettosa a casa come nulla fosse, e con un flash forward generale di tutti gli altri personaggi fino all’inizio del secondo semestre.
Da un lato questo espediente è servito a farci capire meglio la vita dei nostri studenti assassini. Laurel è una perfetta shady bitch pronta a elargire a mani piene imbarazzo alla tavolata di Natale, Connor prova con tutte le sue forze a non finire a trumbazza pekoroskij con chiunque gli capiti a tiro – nonostante sua sorella provi a propinargli la qualunque – , Wes rimane ammorbato alla fidanzatina Rebecca (famiglia non ne tiene? Che ansia!) e in preda agli incubi. Michaela intanto è abilmente dedicata a far naufragare il suo matrimonio, più ubriaca di Mara Venier a Capodanno.
Dall’altro lato questa assenza di continuità appare parecchio forzata, soprattutto vedendo la cognatina sul piede di guerra mollata lì ad aspettare per tutto il periodo Natalizio perché dai, si è tutti più buoni e non è il caso di dissotterrare cadaveri appena raffreddati. Per quanto questi flashback siano un bell’intrattenimento, affrontano piuttosto superficialmente – o non affrontano affatto! – il trauma emotivo causato da qualcosa di gravoso come un omicidio e un occultamento di cadavere; solo Wes lamenta incubi, ma la sua prova d’attore appare appena accennata, come se si fosse svegliato dal pisolino pomeridiano. Inciampa il quadretto da coppietta Wes/Rebecca, che comunicano tutto tranne il fatto che sono una coppia, almeno in questo episodio. Un altro scivolone lo fa Asher, che prima fa il moralista e dice di volersi ritirare dal caso del giorno – sequestro e abuso di minori – per questioni di natura morale, per poi minacciare di far causa a Bonnie per molestie sessuali solo perché “i suoi sentimenti sono stati feriti”. Sento sempre più forti i miei pensieri sulla loro storiella
Apprezzabile la coppia Connor/Oliver, alle prese con difficoltà emotive tipiche di personalità così diverse nell’approccio alle relazioni sentimentali, e il ruolo dato all’altrimenti inutile Frank, praticamente un sicario di Annalise che fa un po’ il lavoro sporco e rifinisce il lavoro profuso dai ragazzi nel nascondere il delitto. Efficacissima come sempre Annalise, che molla tutte le carte alla cognata – mettici pure l’esito dell’esame alla prostata, già che ci sei – per permetterle di fare le sue congetture e ribalta ogni speculazione paranoica con un bel piatto di cavoletti di Bruxelles e qualche lacrima ben piazzata. Ho onestamente pensato per un secondo che la volesse avvelenare.
A risollevare le sorti dell’episodio gli ultimissimi minuti, con il ritrovamento del cadavere di Sam in discarica, che doveva succedere altrimenti sai che palle. Prevedo un seguito ricco di shade, urla, dramma e pazzia.
Globalmente sarei su tre porcamiseria su cinque. Per quanto il tutto possa comunque intrattenere, alcuni aspetti importanti di quella che potrei definire una buona trama sono stati trattati un po’ in malomodo e con mancanza di spessore generale.
Porcamiseria
Ti è piaciuto l'episodio?
