How to Get Away with Murder3×02 There are Worse Things Than Murder

Continua la ricerca di Frank per Annalise Keating e Laurel. Nel frattempo Connor deve fare i conti con la fine della sua relazione ed affrontare Oliver in maniera definitiva.

0.0

Se dovessimo utilizzare un solo aggettivo per descrivere “There are worse things than murder”, probabilmente la prima cosa che ci verrebbe in mente sarebbe caotico. Il caos di questo nuovo episodio di How To Get Away With Murder è però un caos che per la prima volta in molto tempo sembra controllato, distribuito a piccole dosi. Il “nuovo inizio” di questa stagione è senza ombra di dubbio la scelta narrativa più sensata che potesse essere fatta per  permettere ai personaggi di cambiare ed evolversi, ma soprattutto di dare vita a nuove storie e nuovi spunti di riflessione. Nel corso dell’episodio ci viene presentato un quadro piuttosto completo (molto simile a quello della scorsa settimana) degli stati d’animo della totalità dei personaggi. L’apparente equilibrio che sembra contraddistinguere questa terza stagione è in realtà costantemente minacciato da piccoli ostacoli che continuano a far ricadere ciascun personaggio in quegli schemi senza via d’uscita delle stagioni precedenti.

How to get away with murder

Annalise è, ancora una volta, l’assoluta protagonista dell’episodio. Quel distacco senza mezzi termini che la donna cerca di ottenere da qualsiasi aspetto della sua vita è contraddetto da ogni sua singola azione. Mrs. Keating sembra finalmente fare i conti con la sua coscienza, il non sapere dove sia Frank inizia a farla preoccupare, ma nonostante tutto non riesce ad ammettere (nemmeno a se stessa) di tenere al suo collaboratore. La ricerca di Frank è in qualche modo giustificata dal non voler che qualcosa di tragico accada o perlomeno è ciò che Annalise continua a ripetere a se stessa e agli altri, ma per quanto si sforzi di lasciare che le cose facciano il proprio corso è sempre portata a fare il passo successivo. L’aiuto di Nate sembra essere l’unica possibilità per continuare a tracciare gli spostamenti di Frank, ma presto ci si rende conto che un appello ai sentimenti dell’uomo è necessario per ottenere delle risposte. Ecco quindi che Laurel, colei che in qualche modo sembra incarnare tutti i pregi ed i difetti di Annalise, viene utilizzata come esca.

Il parallelismo fra i due personaggi è degno di nota: entrambe sono alla disperata ricerca di Frank, entrambe cercano di aver il totale controllo di qualsiasi cosa le circondi, ma le due affrontano le situazioni in maniera completamente diversa. Annalise ha ormai imparato ad incanalare qualsiasi emozione per non mostrare alcun segno di debolezza, mentre Laurel sembra aver parecchie difficoltà a gestire le proprie frustrazioni e preoccupazioni. L’ambiguità del rapporto con Wes è un ulteriore elemento che le accomuna. Lo spettatore non ha ancora capito cosa leghi Annalise a Wes in maniera così forte, il tutto va oltre il semplice suicidio della madre o ciò che è successo durante le prime due stagioni, ad unirli è qualcosa di più profondo, inspiegabile e che non trova nessuna giustificazione coerente e concreta nella trama. Annalise è quasi dipendente da Wes, è la sua oasi felice, è qualcosa di così spontaneo e naturale che sembra difficile anche solo classificarlo. Vi siete chiesti perché la Keating sia in qualche modo gelosa della relazione di Wes? È quasi come se volesse che Wes sia sereno, ma non accetta di non essere la causa di questa serenità. Laurel è invece visibilmente attratta dal suo collega, ma ciò pone il personaggio su due fronti distinti che non ci permettono di capire cosa stia provando in realtà. I prossimi episodi dovrebbero focalizzarsi sulla giusta strada da farle intraprendere, ma la verità è che tutto questo non influisce minimamente con il potenziale di questo personaggio. Laurel è sempre stata capace di distinguersi dagli altri per diverse ragioni e, nonostante le insicurezze di questi ultimi episodi, riesce comunque a risultare forte, ma soprattutto credibile.

Il resto del team è invece alle prese con la normalità della routine. Michaela e Asher discutono sul rivelare o meno ciò che sta accadendo fra di loro, Wes sembra finalmente gustare il sapore di una vita senza omicidi e menzogne e Connor si ritrova a fare i conti con la fine della sua relazione. La totale (e apparente) assenza di preoccupazioni sembra quasi stancare i protagonisti della serie che iniziano così a compilare una lista di possibili nemici per tentare di intuire chi si nasconde dietro il mistero dei volantini che dipingono Annalise come un’assassina. La quantità di nomi su quella lista ci fa forse un tantino riflettere e mettere in discussione alcune scelte fatte dagli autori in questi due anni. Troppa carne messa al fuoco, troppi enigmi da risolvere e di conseguenza troppi personaggi che sono entrati con forza in fin troppi schemi narrativi senza lasciarci davvero qualcosa.

how to get away with murder

La sofferenza di Connor è parte integrante della puntata e ci permette di vedere un lato inedito di un personaggio così complesso, ma che allo stesso tempo rende fin troppo facile l’immedesimazione. È assolutamente normale che all’interno di una storia che si protrae per diverse stagioni una delle coppie principali abbia delle difficoltà. Lo stratagemma della pausa e della separazione temporanea è esistito da sempre e serve a mescolare un po’ le carte in tavola. È ancora troppo presto per tirare delle conclusioni affrettate, ma non so quanto la svolta del personaggio di Oliver possa influire positivamente sul suo percorso. Ovviamente Oliver non è definito dalla sua relazione con Connor ed è sicuramente una scelta saggia quella di esplorare un po’ le dinamiche che lo vedono protagonista al di fuori di essa, ma la velocità con cui questa strana separazione è stata gestita non è per niente convincente. Adesso che Connor ha deciso di traslocare probabilmente vedremo la cosa da due diverse prospettive e forse sarà più facile capire perché è stata fatta questa scelta, ma in generale l’aneddoto del “If you love me let me go” ha smesso di essere avvincente da molto tempo.

How to get away with murder

I progressi della storyline ambientata nel futuro ci riservano una sorpresa del tutto inaspettata. I vari promo distribuiti dalla ABC ci avevano promesso che ad ogni episodio avremmo scoperto chi non morirà nel terribile incidente che sembra avvenire a casa di Annalise. Dopo il finale della scorsa puntata avevamo scoperto che la persona deceduta deve evidentemente significare qualcosa di molto forte per la donna, data la sua disperazione nello scoprire il cadavere. Le prime ipotesi fatte sui social network vedevano Nate protagonista di una teoria, ovvero la sua morte. Le cose però, in perfetto stile How To Get Away With Murder, si complicano. Negli ultimi frammenti dell’episodio vediamo infatti Oliver correre incontro ad Annalise. I due si scambiano delle informazioni piuttosto riservate e la donna si disfa segretamente di una pen drive poco prima di essere arrestata. Da questo intuiamo che anche Oliver è coinvolto nel grande segreto di questa stagione, ma ciò che dovrebbe sconvolgere lo spettatore sono proprio le lacrime di quest’ultimo alla scoperta dell’incidente. Annalise nasconde volutamente l’identità della persona deceduta e ciò ci porta di conseguenza a due possibili percorsi: Annalise vuole tenere Oliver all’oscuro di qualcosa probabilmente per proteggerlo o a morire è proprio una delle persone più vicine al giovane.

Merita invece una menzione a parte il caso di questa settimana. Shondaland è sempre stata in grado di portare sul piccolo schermo temi di attualità e casi fin troppo realistici che descrivono la costante discriminazione di determinati segmenti della nostra società. In questo episodio Irene, una donna che ha ucciso il marito che ha abusato di lei per l’intera durata della loro vita di coppia, descrive con estrema precisione cosa significhi vivere con il terrore all’interno delle proprie mura domestiche. I crudi particolari e l’espressione sul volto di una magistrale Amy Madigan rendono quel preciso momento il più drammatico dell’intero episodio.

La stagione, seppur con qualche piccola eccezione, sembra procedere bene. Far ripartire la storia da zero sta aiutando ciascuna storyline a riprendere da punti diversi e ad arrivare a conclusioni differenti. Nella speranza che vengano date più scene a Bonnie e che questo Frank fuggitivo torni presto a casa assegno alla puntata 3,5 porcamiseria su 5.

3.5

 

Vota l'episodio!

Sei d'accordo con noi o avresti dato un voto diverso? Dai i tuoi porcamiseria all'episodio e dicci che ne pensi nei commenti!

1 Porcamiseria2 Porcamiseria3 Porcamiseria4 Porcamiseria5 Porcamiseria
Hanno votato questo episodio 16 lettori, con una media di 3,75 porcamiseria su 5.
Loading...

 

 

https://twitter.com/therealgrassi/status/781934677179400193

 

 

Ricordate di seguirci su Facebook e Twitter! Per rimanere aggiornati sulla serie e discutere coi fan, seguite la pagina italiana Le Regole Del Delitto Perfetto!

 

 

 

Ti è piaciuto l'episodio?

like
0
Mi è piaciuto
love
0
Tutto!
haha
0
Divertente
wow
0
Porcamiseria!
sad
0
Meh...
angry
0
Che schifo

Commenta l'articolo

Simili a How to Get Away with Murder