Un’introduzione apparentemente tranquilla: presente; una rivelazione-non-rivelazione mozzafiato: presente anche questa; flashback, chiamate a sconosciuti e misteri: immancabili. Ancora una volta, How to Get Away with Murder torna in scena con quelle che sono premesse più che appetibili per tenere gli spettatori meno esigenti incollati allo schermo e con una serie di dejavu che faranno storcere il naso a quelli più critici.
[…] ormai sono diventati personaggi a tutto tondo: non più figure bidimensionali […], bensì protagonisti operanti a tutti gli effetti.
Vi avevamo già spiegato come la serie, nel finale della scorsa stagione, sebbene fosse riuscita a chiudere in maniera decisiva alcuni filoni narrativi, abbia invece accantonato la spiegazione del motivo reale dell’assassinio di Wes. Nonostante questa sospensione a metà, il racconto è diventato innegabilmente più lineare ed è anche stato trovato spazio per la caratterizzazione di quelli che ormai sono diventati personaggi a tutto tondo: non più figure bidimensionali orbitanti intorno al perno imprescindibile che è Annalise Keating, bensì protagonisti operanti a tutti gli effetti.
Questa premiere non si discosta dalla linearità ottenuta con la quarta stagione: l’episodio si innesta in maniera fluida nei binari tracciati dallo scorso season finale; Annalise è reduce dalla vittoria della propria class action presso la Corte Suprema, con tutti i vantaggi e le rappresaglie del caso, mentre i Keating Five Four si riprendono dalle peripezie vissute per colpa del padre di Laurel e Frank… beh, Frank è occupato a fare ciò che gli riesce meglio: tramare nell’ombra per conto di non si sa bene chi.
A smuovere le acque prima dell’estate, infatti, era stato l’arrivo di un nuovo ragazzo al campus: l’ennesima gatta da pelare non solo per Frank, ma anche per Annalise, che suo malgrado si vede costretta ad ammetterlo alla propria clinica legale, a discapito del povero Asher.
L’inserimento di questa nuova incognita non è solo un modo per traghettare la serie nel futuro – cosa altamente necessaria per How to Get Away with Murder, arrivata al suo quarto rinnovo -, ma anche un escamotage per ancorarla al proprio passato: tutto lascia sospettare che Gabriel Maddox (che tra un esame di diritto e l’altro ha trovato anche il tempo per avere un signor fisico) sia figlio di Bonnie Summertop Winterbottom. Se questa ipotesi dovesse rivelarsi vera, cambierebbe ancora una volta le carte in tavola per l’avvocato, che finirà comunque per trovarsi al centro di una torbida vicenda da qui a tre mesi.
non bisogna ignorare la possibilità, ogni anno sempre più concreta, che ricorrere ai soliti stratagemmi possa far allontanare chi ha bisogno di fresche novità
L’eterno ritorno delle situazioni e degli espedienti narrativi utilizzati da How to Get Away with Murder è da sempre una lama a doppio taglio: pur essendo vero che flashback, flashforward e cliffhanger sono diventati capisaldi della serie, indispensabili per dipanare il bandolo di una matassa che altrimenti risulterebbe troppo complessa da sbrogliare e comprendere, non bisogna ignorare la possibilità, ogni anno sempre più concreta, che ricorrere ai soliti stratagemmi possa far allontanare chi ha bisogno di fresche novità, e non di dejavu ormai prevedibili. Appurata ormai la grande capacità della serie di tenere sulle spine il pubblico fino al grande reveal di midseason, dopo cinque anni ci si aspetta che abbia acquisito i mezzi necessari per farlo in maniera diversa, anche azzardando.
How to Get Away with Murder si porta a casa la sufficienza con questa quinta premiere: l’impressione è quella di una serie seduta sugli allori dei fasti passati, come quello studente che vive sempre di rendita facendo il minimo indispensabile per tirare avanti. Noi rimaniamo sempre pronti a farci sorprendere, sia chiaro, ma quest’anno sentiamo l’esigenza di qualche nuovo exploit, di un effetto sorpresa mai visto che ci farà capire che la serie sia maturata e cambiata in meglio.
Porcamiseria
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Storia - 7/107/10
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Tecnica - 6/106/10
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Emozione - 6/106/10
In Breve
How to Get Away with Murder ritorna con una premiere senza infamia e senza lode: sazia dei successi ottenuti negli anni precedenti, la serie ci offre l’ennesimo pacchetto pre-confezionato che, pur funzionando, alla lunga rischia di annoiare i fan più esigenti.
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How to Get Away with Murder ritorna con una premiere senza infamia e senza lode: sazia dei successi ottenuti negli anni precedenti, la serie ci offre l'ennesimo pacchetto pre-confezionato che, pur funzionando, alla lunga rischia di annoiare i fan più esigenti.
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