How to Get Away with Murder5×11 Be The Martyr

Bonnie, Nate e Annalise continuano a costruire una difesa apparentemente impenetrabile dopo l'omicidio di Miller, ma nel contempo espongono le proprie fragilità e ossessioni. Emmett finalmente affronta il proprio incubo.

7.8

Si continuano a raccogliere i cocci dopo la morte di Miller, e in Be The Martyr, How to Get Away with Murder dà prova di essere uno show più oscuro di quanto non ci avesse già abituati. Complotti e cospirazioni piovono sul caso di Lahey Senior, tanto da lasciarci indecisi sul dove far pendere l’ago della bilancia. Avevamo sostenuto che Miller fosse sostanzialmente innocente, ma potremmo non esserne più sicuri.

Una grossa mole dell’episodio è infatti impiegata da Nate a cercare di corroborare la propria versione dei fatti – un modo per mettersi la coscienza a posto e convincersi di aver fatto un gesto estremo, ma giusto. Tra interrogatori passati sulla difensiva, coerentemente col piano elaborato assieme a Bonnie, e prove del DNA falsificate, la cospirazione ordita dalla Governatrice che ha portato all’omicidio del procuratore potrebbe sembrare più sensata e realistica di quanto di pensi.

La costruzione narrativa di questi ultimi 40 minuti è quasi tornata ai vecchi fasti di How to Get Away with Murder, non fosse per l’apparente sensazione che sia un po’ troppo accartocciata su se stessa e inutilmente confusa in alcuni punti, a causa del flashback interno all’episodio.

Eccellente l’introspezione di alcuni dei personaggi coinvolti nell’omicidio, con interi segmenti dedicati a Bonnie, l’elaborazione del lutto e del senso di colpa per ciò in cui ha contribuito, passando per il tentato suicidio in auto. Bonnie, suo malgrado, è l’eterna vittima della serie, nella reiterata privazione di qualunque motivo per essere felice, dal figlio scomparso al potenziale fidanzato. La vicinanza di Frank è provvidenziale, e potrebbe darle nuova linfa vitale.

Altro spunto positivo dell’episodio è Gabriel, che perde quell’aura di inutilità che lo permeava negli scorsi episodi e trova finalmente una collocazione nel quadro più generale della storia di questa stagione. Si può dire che sia il classico elemento di complicanza all’interno del gruppo di Annalise – ancora peggio del compianto Simon – nonché l’unico neo di cui Nate e gli altri non si stanno occupando. Oltre a lui, Tegan sta mangiando la foglia, e la sensazione dei protagonisti di essere braccati e sotto inchiesta stavolta riesce ad appassionarci più di qualunque interrogatorio studiato a tavolino.

Be The Martyr è tuttavia sbrigativo sul caso della settimana, con Emmett finalmente pronto a difendersi dalle accuse che adombrano la sua vita professionale e sentimentale. Dovendo bilanciare pro e contro di questa storyline, è interessante il gioco di intelligenza e il botta e risposta fra le parti in causa, ma tutto questo andirivieni brucia in un fuoco di paglia: da come veniva raccontato sembrava qualcosa di insormontabile, mentre invece lo vediamo venir risolto senza troppe cerimonie in a malapena un terzo di episodio.

Il gruppo dei Keating 5 sta in seconda fila, a parte qualche breve briefing e quella maledetta frase fuori posto con Tegan; tuttavia, la confessione di Michaela a Laurel per rassicurarla sullo stato mentale del piccolo Christopher riaccende brevemente il nostro interesse per il team di Annalise, che si era assopito dopo i fatti del matrimonio, e contribuisce a rinforzare le note più dark dell’episodio, congiuntamente ai gesti disperati di Bonnie.

How to Get Away with Murder, al netto di innegabili difetti nelle storyline secondarie, torna a convincerci un po’ di più, puntando a una lenta convergenza di tutti i protagonisti sull’omicidio di metà stagione e sulle sue ripercussioni. Conforta sapere che, quando necessario, la serie riesce a raccontare un buon intrigo anche senza il classico fattore shock, e senza reiterati flashforward a forzare cliffhanger a fine episodio.

  • 8/10
    Storia - 8/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 8.5/10
    Emozione - 8.5/10
7.8/10

Summary

How to Get Away with Murder racconta al meglio il nucleo centrale della storia, facendo sentire quasi anche a noi il fiato sul collo. La storyline secondaria di Emmett fila liscia e senza intoppi, risultando godibile, ma sbrigativa.

Porcamiseria

7.8

How to Get Away with Murder racconta al meglio il nucleo centrale della storia, facendo sentire quasi anche a noi il fiato sul collo. La storyline secondaria di Emmett fila liscia e senza intoppi, risultando godibile, ma sbrigativa.

Storia 8 Tecnica 7 Emozione 8.5
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