How to Get Away with Murder6×05 We’re All Gonna Die

Un episodio di How to Get Away with Murder ricco di drammi familiari, con Michaela, Asher e Tegan al centro delle questioni più spinose e coinvolgenti. Frank non se la passa bene, ma la sua interazione con Xavier porta grosse rivelazioni.

8.2

Questo episodio di How to Get Away with Murder racconta di percorsi famigliari difficoltosi e di bugie che finiscono per avere tremende conseguenze. I riflettori sono tutti puntati su Frank e sul suo stato precario dopo le torture inferte da Xavier nella missione in comune di ritrovare Laurel (sempre un passo avanti a tutti, l’ex protetta di Annalise pare diventare quasi un villain in remoto), ma anche sulle riunioni di famiglia di Michaela e Asher, a riprova che gli elementi narrativi da sviscerare non mancano mai, e possono portare nuovi, inaspettati problemi in una situazione già di per sé intricata.

Probabilmente si tratta del miglior episodio di stagione finora, strutturato a compartimenti semi-stagni in cui ci si concentra sì sulla scoperta di segreti a lungo taciuti, ma anche e soprattutto sulle conseguenze che le parole dette o non dette hanno sui protagonisti. Michaela nel suo chiedere spiegazioni ottiene verità, ma tutto è permeato da questo strano atteggiamento business-oriented che rende le interazioni schematiche e prive di reale affetto o voglia di conoscersi tra le parti. Asher si mostra come l’effettivo anello debole del gruppo di Annalise, e cede sotto le pressioni della sorella – dopo un acceso scontro con Connor e Michaela, che inaspettatamente lo conosce più intimamente di quanto credessimo. Connor e Oliver passano indenni un rapporto a tre, salvo poi compromettere la loro relazione per qualcosa di più sostanziale di una notte di sesso.

L’episodio dimostra che gli elementi narrativi da sviscerare non mancano mai, e possono portare nuovi, inaspettati problemi in una situazione già di per sé complicata

 

Sul versante del gruppo di Annalise ognuno è impegnato a risolvere i propri guai, dimenticandosi di Vivian e dell’FBI alle calcagna. L’unico che non si dà pace è sempre Nate, che più passano episodi più diventa insopportabile ed erratico. Lancia continue accuse ad Annalise e Tegan, e finisce persino per avvicinarsi a Cora, in disperata ricerca di una verità che non sarà mai in grado di trovare. La breve incursione della ormai ex moglie di Tegan potrebbe non essere così breve, e il suo ruolo aggiunge un ulteriore grado di complessità alla vicenda.

Tegan affronta finalmente i suoi problemi coniugali, chiudendo la procedura di divorzio da Cora non senza lacrime e sofferenza – ma almeno con un nuovo taglio di capelli: ci avviciniamo progressivamente al cuore pulsante del personaggio, grazie all’impeccabile performance di  Amirah Vann, scalfendo nel profondo la facciata impenetrabile di uno dei migliori recurring della serie sin dal suo ingresso nel cast.

Annalise, trovandosi a riascoltare le cassette della terapia di coppia con Sam e affrontando la nascita e l’evoluzione del loro rapporto, comprende finalmente un tassello importante di sé e il passo determinante verso la rovina della loro relazione. Annalise afferma il proprio rimorso a non aver vissuto tranquillamente con Eve, l’unica persona con la quale avesse una reale intesa di coppia, troppo spaventata dall’ipotesi di fare coming out durante i primi anni di carriera, ma la riflessione e il legame con Gabriel ci portano ad un nuovo livello di comprensione. La miccia di tutta la serie fu effettivamente Sam, ma la fiamma, ritornata per chiudere il cerchio di eventi ormai remoti, fu Gabriel.

Non c’è chiusura di episodio senza molteplici cliffhanger, nello specifico relativamente alla quest di Frank e al suo precario stato di salute. Si scopre durante la sua detenzione e tortura che l’FBI ha un informatore (Laurel, con la sua fuga forse aiutata da Annalise?) che pare essere morto, da quanto si evince nel flashforward, ma soprattutto che gli equilibri di fiducia tra i protagonisti non sono mai stati così precari. La confessione a Bonnie è un’ottima speranza per una coppia che era da sempre destinata a concretizzarsi, sperando che Frank riesca a sopravvivere.

 

How to Get Away with Murder mette molta carne sul fuoco. Aiutato da un apparato narrativo concentrato più sulle dinamiche relazionali che sull’investirci di rivelazioni ingarbugliate, questo episodio è per ora forse il migliore dell’ultima stagione. È però il momento di chiudere qualche porta, liberarsi di qualche bugia e di elementi sovrabbondanti, considerando soprattutto la relativa vicinanza al finale di serie.

  • 8.5/10
    Storia - 8.5/10
  • 7.5/10
    Tecnica - 7.5/10
  • 8.5/10
    Emozione - 8.5/10
8.2/10

Summary

How to Get Away with Murder torna con un interessante episodio, focalizzato sulle dinamiche sentimentali tra i protagonisti e le rispettive famiglie, e senza tralasciare importanti rivelazioni. È tuttavia il momento di iniziare a risolvere qualche punto spinoso, visto il sempre più vicino mid-season finale.

Porcamiseria

8.2

How to Get Away with Murder torna con un interessante episodio, focalizzato sulle dinamiche sentimentali tra i protagonisti e le rispettive famiglie, e senza tralasciare importanti rivelazioni. È tuttavia il momento di iniziare a risolvere qualche punto spinoso, visto il sempre più vicino mid-season finale.

Storia 8.5 Tecnica 7.5 Emozione 8.5
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