How To Sell Drugs Online (Fast)How To Sell Drugs Online (Fast) Season 1: la banalità del reato

Season Recap Su Netflix è arrivata questa nuova serie tedesca, che mischia gli eventi di cronaca reale con il teen drama: cosa fare quando la tua ragazza, di ritorno da un'esperienza di studio all'estero, ti molla per lo spacciatore della scuola? Chiaramente si tira su un sito illegale di vendita online di droga e si progetta di diventare schifosamente ricchi per riconquistarla!

7.0

Il 31 maggio è arrivata How To Sell Drugs Online (Fast), la nuova serie Netflix ispirata da una storia vera e prodotta fuori dagli USA.
In questo caso la serie è tedesca (come la splendida serie di fantascienza Dark, giunta in questi giorni con la seconda stagione), e il fatto di cronaca cui si rifà è il caso Shiny Flakes.
Questo caso, famoso in Germania e pressoché sconosciuto all’estero, aveva visto la scoperta e lo smantellamento di un incredibile giro di droga gestito da un ragazzo che viveva ancora in casa con la madre e che usava la propria camera come magazzino per le sostanze illecite, che poi vendeva online tramite dark web e anche web normale.
Nemmeno la polizia si aspettava di trovare tutto questo, quando dopo aver intercettato alcuni pacchi postali sospetti aveva deciso di indagare risalendo a lui e a un suo fornitore.
4,4 milioni di euro in Bitcoin ricevuti in poco più di un anno di attività per questo ventenne appassionato di informatica ma che non aveva proseguito gli studi, decidendo invece di mettersi in proprio con quella che si era rivelata una proficua ma illegale startup.

In questa versione per Netflix, la vicenda viene chiaramente romanzata abbassando al tempo stesso l’età del protagonista per realizzare un teen drama di sei episodi della durata di circa mezz’ora l’uno.
Il protagonista è Moritz Zimmermann, un nerd che aspetta con ansia il ritorno a casa dopo un’esperienza di studio all’estero della sua ragazza e amica d’infanzia Lisa.
Al suo fianco l’amico di sempre Lenny Sander, costretto sulla sedia a rotelle da una malattia terminale che da anni lo tiene in bilico tra la vita e la morte. Anche lui è un nerd, vive in mezzo ai computer e passa il tempo giocando e programmando. E sì, la sua figura sembra strizzare vagamente l’occhio a Breaking Bad
Lenny e Moritz da tempo stanno lavorando a un loro progetto, un negozio online per acquisti sicuri di oggetti dei videogiochi online.

La storia comincia con il ritorno di Lisa, e con l’amara scoperta da parte di Moritz che durante il periodo statunitense le è successo qualcosa, la ragazza è cambiata: è più distante, rompe con lui, comincia a girare col ragazzo che spaccia a scuola.
E questo diventa lo spunto che porterà, poco a poco, Moritz a trasformare il progetto che ha tirato su con Lenny in un negozio di droghe online, nel tentativo di riconquistare la sua ormai ex-ragazza.

Ci sono alcune parti che fanno storcere il naso facendo pensare che sia impossibile fare una cosa del genere… beh, in gran parte sono prese (quasi) pari pari dagli eventi reali. La realtà supera la fantasia

La parte relativa al fatto di cronaca è buona, e se ci sono delle parti che sembrano un po’ troppo assurde basta pensare che bene o male a grandi linee è tutto successo realmente, e se ci sono particolari che fanno storcere il naso come le spedizioni e le cassette postali, beh, si sono rivelate un buco di trama anche nella realtà.
Certo, alcune delle parti di cronaca inventate lasciano il tempo che trovano, come il padre poliziotto che si rivolge a lui per cercare di entrare nel computer dello spacciatore praticamente non protetto da password o lo spacciatore stesso che tra il primo incontro con Moritz, il suo ingresso in casa Zimmermann e la sua resa dei conti, appare troppo assurdo per essere realistico.
Buono anche il tono della serie, che malgrado alcune tematiche trattate resta sempre abbastanza leggero e divertente, con diversi momenti in cui viene rotta la quarta parete mostrandoci Moritz che, in uno studio, ci parla della sua storia e di questa serie, o ospiti esterni che spiegano alcune cose riguardo alle droghe o al dark web.

E sicuramente sono buoni gli spunti che vengono tirati fuori, dalla costante ricerca di approvazione su Instagram della sorellina di Moritz alla descrizione dello smarrimento di Lisa alla ricerca di se stessa e della sua strada, gravata da una situazione famigliare abbastanza pesante.
Una cosa, questa della famiglia difficile, comune anche ad altri personaggi: Dan lo spacciatore (e rivale di Moritz), ma anche Moritz stesso (la cui madre ha abbandonato la famiglia da tempo).
Abbiamo anche diverse scene in cui si mostra come Internet e i social network stessi siano droghe che i ragazzi usano per estraniarsi dalla realtà e costruirsene di nuove.
E poi ci sono i comportamenti scorretti, ben oltre lo stalking, che Moritz tiene con Lisa entrando nei suoi account per indagare, spiarla e tentare di manomettere la sua storia con Dan. Un comportamento molto à là Joe Goldberg.

Però a fronte di questi punti ben riusciti abbiamo una parte che pare molto meno solida, ed è la parte del teen drama.
Moritz viene presentato come un nerd, uno sfigato senza amici a parte Lenny (anche se per anni a quanto pare è stato il ragazzo della bella e ricca Lisa, il che già lascia perplessi).
Peccato solo che Moritz, per quello che vediamo, non sia un nerd (o almeno non nell’accezione che serviva in questo caso). Ha conoscenze di informatica ed è uno stalker, ma chi veramente parla i linguaggi informatici, la mente dietro al sito, è Lenny.
Moritz entra nell’account Facebook della sua ex ragazza perché ha la sua password, la cosa più nerd che fa è adattare il progetto per renderlo un sito illegale di droga (che comunque Lenny dovrà sistemare) e mostrare di avere confezioni di Lego comprate e mai aperte in prospettiva di un loro aumento di valore futuro.
Un po’ pochino.

E poi, la fissazione ossessiva nei confronti di Lisa che lo spinge a rischiare di rovinare l’amicizia con Lenny, a rischiare la vita e la galera, a mettersi in contatto con spacciatori albanesi, aviotrasportatori illegali e addirittura un gruppo dall’Olanda (malgrado un’altra bella ragazza gli stia dietro e lui non la consideri, tanto per ribadire quanto sia “nerd sfigato”) appare eccessiva e irritante.
Il brutto è che nella mente degli sceneggiatori ci dovrebbe essere una motivazione per questa ossessione, e cioè l’abbandono da parte della madre e il suo terrore di essere abbandonato di nuovo… legittimo e anche valido, volendo, peccato solo che alla fine questa cosa ce la debba dire Lenny in uno sfogo verso l’amico, perché lo spettatore non avrebbe immaginato tutto questo dietro i pochi riferimenti alla donna che ci vengono elargiti.

Insomma, abbiamo una serie breve, abbastanza divertente e che offre spunti interessanti anche per andare oltre la tematica del fatto di cronaca.
Soffre un poco però sul versante del teen drama, senza riuscire a trovare un equilibrio soddisfacente tra la cronaca, le riflessioni su giovani, droghe e tempi moderni, e le dinamiche dei rapporti tra teenagers.

  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 7/10
    Tecnica - 7/10
  • 6.5/10
    Emozione - 6.5/10
7/10

Summary

Il materiale “reale” del caso Shiny Flakes da cui la serie trae ispirazione viene mescolato con elementi più classici da teen drama e con un registro abbastanza scanzonato, riuscendo bene nel dare un tono leggero alla storia ma trovandosi un po’ più in difficoltà nel bilanciare gli elementi teen al suo interno, non riuscendo sempre a dargli abbastanza risalto o importanza ai fini della trama. Comunque una serie godibile, grazie anche alla durata ridotta.

Porcamiseria

7

Il materiale "reale" del caso Shiny Flakes da cui la serie trae ispirazione viene mescolato con elementi più classici da teen drama e con un registro abbastanza scanzonato, riuscendo bene nel dare un tono leggero alla storia ma trovandosi un po' più in difficoltà nel bilanciare gli elementi teen al suo interno, non riuscendo sempre a dargli abbastanza risalto o importanza ai fini della trama. Comunque una serie godibile, grazie anche alla durata ridotta.

Storia 7.5 Tecnica 7 Emozione 6.5
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